Cari amici vicini e lontani, debbo sottoporvi un discorso lungo e complesso che riguarda la nostra battaglia per il recupero della sovranità e contro la truffa dell'emissione monetaria concessa in esclusiva alle banche centrali private…
Rammento che, verso il 1996 (o giù di lì), nella sede del Circolo Vegetariano VV.TT. per lanciare un segnale facemmo una emissione simbolica di moneta alternativa "Petecchioni" che aveva valore legale per gli interscambi all’interno del Circolo. Ricordo che proposi all’allora sindaco di Calcata, Luigi Gasperini, di fare altrettanto per l’area comunale, questo perché nella Costituzione Italiana è tuttora consentita l’emissione comunale di cartamoneta. Purtroppo il sindaco non fu abbastanza lungimirante e scartò l’idea…
Qui occorre sapere che stampare carta moneta non può essere un monopolio. Proprio perché si tratta di una Cambiale (cioè una certificazione scritta di un debito) chiunque può farlo e nessuno lo può vietare.
Successivamente per spiegare bene al popolo cosa si celasse dietro alla truffa del signoraggio bancario, nel 2005, assieme al socio Giorgio Vitali, organizzammo nell’ex Lavatoio di Calcata un dibattito ad hoc, dopo quel primo incontro ne organizzammo vari altri, nella sede del Centro Visite del Parco del Treja di Calcata, a Faleria ed anche al comune di Sant'Oreste, etc. con numerosi esperti del settore.
(Vedete le risultanze qui: http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=moneta+debito+e+signoraggio).
Alcuni di voi non sapranno che attualmente non è lo Stato a emettere la carta moneta ma sono delle banche private, sia pur denominate Banca d’Italia od attualmente BCE, che si sono appropriate del diritto di emettere carta moneta per conto dello Stato, il quale a sua volta ripaga questo debito con l'emissione di Buoni del Tesoro che vengono posti in vendita dalle banche stesse guadagnandoci ulteriormente. Perciò capirete che per risolvere il problema del debito pubblico e degli interessi pagati e restituire allo Stato la sua dignità ed autonomia finanziaria è assolutamente necessario che l’emissione cartacea del denaro ritorni allo Stato. Inoltre siccome attualmente non c’è più alcuna trasferibilità fra la moneta ed il suo equivalente in oro ciò significa che -di fatto- il denaro che circola è semplice carta colorata e che in qualsiasi momento il suo valore convenzionale può scomparire del tutto.
Ma l’argomento che vorremmo trattare è veramente complesso e richiede alcune spiegazioni ed analisi preliminari, perciò iniziamo il discorso con l’analisi di alcune condizioni che hanno portato la nostra Repubblica all’attuale stato di cose.
Il problema è vasto e va affrontato con lungimiranza e con spirito di “comprensione”.
Chi ha detto che i gestori dell’economia finanziaria devono comandare su tutti gli altri? NESSUNO! E’ un sopruso accettato passivamente da una popolazione [europea] senza alcuna dignità. Chi ha stabilito che la BCE deve essere privata? Nessuno. E’ un sopruso. Non solo: Qualora noi e noi soli, italiani, decidessimo di nazionalizzare la Banca d’Italia, potremmo farlo perché, per il principio liberista, nessuno ci può impedire di trasformare l’assetto interno di un Ente che è uno degli azionisti della BCE. Banca d’Italia, ancorché pubblica, cioè di proprietà del Popolo italiano, sarebbe una normale azionista della banca centrale Europea.
E' forse Draghi a controllare la BCE? O i finanzieri internazionali organizzatori del famoso incontro umma aumma sul Britannia? Il benemerito presidente Cossiga, che stava al gioco ma non stava zitto, dichiarò che si trattava di un atto profondamente illegale. Infatti, non si dovrebbe nominare governatore di Banca centrale un uomo di una banca privata (Goldman Sachs). Lo hanno potuto fare perché hanno abusato di un potere assoluto, cioè senza controllo.
A questo punto non siamo in condizione di poter predire come andranno le cose. Di certo il gioco è pesante. E costellato di omicidi: Alfred Herrausen e Detlev Rowedder, due funzionari economici tedeschi che si opponevano alla sistemazione in senso privatistico della BCE. NON manchi a questo elenco anche Wim Duisberg, ANNEGATO in una piscina. (Ex governatore della BCE). NOTA: la di lui moglie fu sottoposta a processo in Olanda per “antisemitismo”. – COGLIAMO L’OCCASIONE PER RICORDARE ANCHE DUE ITALIANI MORTI O SPARITI: SBANCOR E FEDERICO CAFFE’. In questo elenco non manchino anche: l’americano Jeffry Picower e, volendo, anche il figlio di Madoff, nonchè i due Kennedy. Senza dimenticare Paolo Ungari ed Haider, nonché Aldo Moro e …. Borsellino.
La realtà che stiamo vivendo è del tutto falsa.
Paolo D’Arpini
Paolo D’Arpini
Ed ora esausti e sazi della introduzione generale e consapevoli dei retroscena in cui la cessione della Sovranità dello Stato è passata alle banche ed ai poteri economici “altri”… passiamo decisamente all’interrogazione:
Al signor Ministro dell’Economia e delle Finanze
premesso che il popolo italiano in base all´art 1 della Costituzione, “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, è Sovrano e fra le varie Sovranità rientra anche la Sovranità monetaria.
La Sovranità monetaria consiste nel diritto di emettere moneta ex nihilo.
La Sovranità di uno Stato è indisponibile e inalienabile per chiunque tranne che per il popolo italiano che ne è il titolare esclusivo secondo qualsiasi testo di diritto Costituzionale e lo stato deteneva LA SOVRANITA´ MONETARIA fino alla privatizzazione delle tre BIN Banca Commerciale Italiana, Banca di Roma e Credito Italiano.
Si seguitò poi a vendere ai privati anche le partecipazioni nelle Banche di interesse nazionale come la BNL e l´Istituto bancario S Paolo di Torino. Con queste incaute vendite si trasferì ai privati la Sovranità
Premesso che nel 1992 iniziò la privatizzazione delle tre BIN nella quale il Ministro del Tesoro ”dimenticò” di trattenere le quote della Banca d´Italia che in base al vecchio art 3 dello Statuto della Banca d´Italia dovevano essere dello stato o di aziende con capitale a maggioranza statale. monetaria e si privatizzò la Banca d´Italia in maniera illegale rispetto al vecchio art 3 dello Statuto della Banca d´Italia che in un secondo tempo, per coprire la vendita illegale, fu riformato, dopo 14 anni di silenzio di politici e media, dai banchieri il 12/12/2006 quando è stato approvato per Decreto, dal Presidente del Consiglio Romano Prodi (ex consulente Goldman Sachs) e dal min dell´Economia Tommaso Padoa Schioppa, membro di Aspen Institute, della Commissione trilaterale e del Bilderberg Club, e avallato dal presidente della Repubblica Napolitano, la modifica all´art 3 dello statuto della Banca d'Italia il quale non prevede più la maggioranza dello Stato in Banca d'Italia.
Premesso che il 7 febbraio 1992 con la firma del Trattato di Maastricht da parte del Governo Andreotti, il cui art 105°A prevedeva che l´unico Ente autorizzato a emettere moneta fosse la BCE, banca privata e per giunta straniera, ci fu la cessione della Sovranità monetaria, avvenuta esplicitamente contro la legge italiana, perché la Sovranità monetaria non è a discrezione di un qualsiasi governo o di chiunque altro che non sia il popolo italiano ed inoltre non si seguì l´iter previsto dalla Costituzione per la modifica di quest´ultima.
Premesso che la cessione a banchieri privati, per giunta stranieri, della Sovranità monetaria è stata fatta in maniera incostituzionale in quanto è stata fatta una modifica alla Costituzione senza seguire l´iter previsto dalla stessa per le modifiche e inoltre qualsiasi Sovranità non è nella disponibilità di nessun governo. Infatti, la Costituzione italiana non prevede in alcun modo la cessione della Sovranità monetaria e men che meno a privati stranieri.
Premesso che secondo l´Articolo 105A del Trattato di Maastricht:
1.La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote all’interno della Comunità. La BCE e le Banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle Banche Centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nella Comunità.
2.Gli Stati membri possono coniare monete metalliche con l’approvazione delle BCE per quanto riguarda il volume del conio.
1.La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote all’interno della Comunità. La BCE e le Banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle Banche Centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nella Comunità.
2.Gli Stati membri possono coniare monete metalliche con l’approvazione delle BCE per quanto riguarda il volume del conio.
Premesso che l´autocrazia della BCE, unico creatore di moneta nell´Unione europea, entrò in tutti gli ordinamenti giuridici dell’Unione Europea per effetto del Trattato più volte citato (articolo 107)
Tutto ciò premesso,
SI CHIEDE di conoscere
dal Ministro del Tesoro pro tempore in quanto tempo prevede sia possibile riparare i danni arrecati all’intero popolo italiano, dato che è doverosa l'applicazione della Legge 262 del 28 dicembre 2005 il cui art 19 c 10 impone il rientro delle quote della Banca d´Italia nelle mani dello Stato entro tre anni, mentre sono già passati diversi anni dalla sua promulgazione e il cui regolamento di attuazione (da quel che noi sappiamo) non è stato finora redatto, con la conseguenza che la legge succitata non è mai stata applicata mentre lo Stato è costretto a chiedere in prestito alla banca centrale il denaro di cui necessita pagandone gli interessi ad una banca privata straniera, la BCE, e facendo pagare i costi agli italiani del tutto ignari della truffa.
Art 19 c 10 della legge 262
Con regolamento da adottare ai sensi dell’articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, è ridefinito l’assetto proprietario della Banca d’Italia, e sono disciplinate le modalità di trasferimento, entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia in possesso di soggetti diversi dallo Stato o da altri enti pubblici.
Giorgio Vitali - Primo firmatario
dal Ministro del Tesoro pro tempore in quanto tempo prevede sia possibile riparare i danni arrecati all’intero popolo italiano, dato che è doverosa l'applicazione della Legge 262 del 28 dicembre 2005 il cui art 19 c 10 impone il rientro delle quote della Banca d´Italia nelle mani dello Stato entro tre anni, mentre sono già passati diversi anni dalla sua promulgazione e il cui regolamento di attuazione (da quel che noi sappiamo) non è stato finora redatto, con la conseguenza che la legge succitata non è mai stata applicata mentre lo Stato è costretto a chiedere in prestito alla banca centrale il denaro di cui necessita pagandone gli interessi ad una banca privata straniera, la BCE, e facendo pagare i costi agli italiani del tutto ignari della truffa.
Art 19 c 10 della legge 262
Con regolamento da adottare ai sensi dell’articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, è ridefinito l’assetto proprietario della Banca d’Italia, e sono disciplinate le modalità di trasferimento, entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia in possesso di soggetti diversi dallo Stato o da altri enti pubblici.
Giorgio Vitali - Primo firmatario
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Domanda di Cesare P. "In quale punto della Costituzione Italiana è specificato che è consentita l’emissione comunale di cartamoneta?"
Risposta di Giorgio Vitali: "IN QUALE PUNTO DELLA COSTITUZIONE è SPECIFICATO CHE NON è CONSENTITA L'EMISSIONE COMUNALE DI CARTA MONETA? A questa domanda si risponde molto semplicemente con l'operato del prof. Giacinto Auriti, ai libri del quale rimandiamo il nostro interrogante. Il prof. Auriti emise una moneta complementare chiamata SIMEC che circolò per lungo tempo nella cittadina abruzzese di Guardiagrele. Il giro fu l'equivalente di qualche miliardino di vecchie lire. Su questo argomento consigliamo la lettura del libro di Marco Saba: BANKENSTEIN, edito dalle edizioni NEXUS. Ad un certo punto, allarmata dal successo dell'iniziativa, la Banca d'Italia indusse la Guardia di Finanza ad interferire interrompendo la circolazione del SIMEC. Il prof. Auriti fu denunciato, come al solito per puro spirito di SOPRAFFAZIONE. La causa susseguente fu VINTA dal prof. Auriti. Nel contempo, un avvocato che si interessava della questione SIGNORAGGIo e che è ancora operativo in una cittadina del Sud Italiadi cui al momento non ricordo il nome, diede vita ad un procedimento giudiziario per conoscere il credito che vantava ogni cittadino italiano dalla Banca d'Italia per essere tale banca un ENTE PRIVATO. L'avvocato vinse la causa, ma la questione è rimasta in sospeso perché avrebbe dovuto esserci un CONSENSO POPOLARE adeguato. Cioè gli Italiani avrebbero dovuto fare causa TUTTI per farsi ridare i soldi. Non l'hanno fatto per la consueta VIGLIACCHERIA.In conclusione: la questione della banconota complementare è stata affrontata sulla base delle Norme della UE dall'avv. Maurizio Cerchiara del Foro di Roma, il quale ha anche sporto una dettagliata denuncia relativa alla DISFUNZIONE degli Organi Esecutivi della UE, i quali NON attuano le Norme Europee in merito ed a tutela dei singoli cittadini di questa strana Unione.Tuttavia, in UE circolano svariate centinaia di Monete Locali, secondo una CONSUETUDINE INTERNAZIONALE che delega al Sindaco la responsabilità e l'onere della emissione e di favorirne la circolazione. In Italia sono presenti moltissime monete locali, fra le quali la più nota è lo SCEC. Il IV Municipio di Roma l'accetta e la diffonde per situazioni di pubblica utilità. Nel comune di Velletri circolano alcune monete locali. A Napoli lo SCEC ha un'ottima circolazione. Negli USA e in Germania l'uso di monete complementari comunali è sempre esistito. Per quanto riguarda gli italiani, valga un caso: quando interrogavano per la Tv le vittime della IMBONITRICE Vanna Marchi perché avevano pagato salatamente le "consulenze" di costei, costoro rispondevano che la Marchi li aveva minacciati che avrebbe "CHIAMATO I CARABINIERI"!!! Martin Minski, scienziato informatico, ha scritto: " Quando costruiremo le macchine intelligenti non dovremo stupirci se saranno confuse e testarde quanto gli uomini nelle loro convinzioni rispetto a fatti mentali coscienza, libero arbitrio e simili."