Sotto la volta del Cielo
"Non più eserciti armati di missili, ma schiere di tecnici dotati di
strumenti di ricerca". Così il beneamato dottor Gustavo Rol svelava
con speranza le possibilità offerte da un mondo unito, stimolando
proprio i giovani a farsi portavoce di questa nuova coscienza sul
futuro dell'essere umano e del pianeta Terra.
E chi se non Rol poteva spalancare ai giovani la magia che scaturisce
nello spirito di collaborazione, lui che del suo tempo libero ne ha
fatto un varco verso dimensioni sconosciute ed inconoscibili, dove
l'uomo non è più solo artefice e conoscitore, ma sopratutto partecipe
della realtà? Per Gustavo Rol la facciata del caos è solo il velo, il
tappeto verde su cui giocando si dispiega l'armonia del Cosmo.
Come non rimandarsi al divino pensando a Rol,come non riconoscere in
lui il semplice essere umano, mai definito che nella propria
riservatezza offre un ala infinita di magia, gioco, compassione,
schiettezza ed onestà, sempre disponibile verso il prossimo, magari
quello appena intravisto o lo sconosciuto sotto casa o per telefono.
Rol aveva il potenziale di destinare a tutti i propri doni, senza
discriminazioni o trattative, eppure solo alcuni intimi l'hanno
veramente conosciuto; molti, moltissimi gli sono invece sfilati a
fianco, arricchiti o scossi da un suo responso o da un sua repentina
indicazione: dai potenti di turno, ai padri e madri di famiglia, dagli
avventati agli infermi, dagli artisti agli scienziati, dai geni ai
ricercatori, ma è proprio verso i giovani che Rol ha riposto la
realizzazione di un avvenimento inevitabile "che questo è scritto nel
destino dell'uomo": GLI STATI UNITI DEL MONDO.
Giovani di tutto il mondo radunatesi in cortei troverebbero la forza
per far vagliare all'autorità di due superuomini di stato la proposta
degli Stati Uniti del Mondo, atta a ridare al pianeta Terra il suo
volto originario: quello di Unità, di madre appunto.
Certo Rol sapeva come lasciare senza fiato,e le sue facoltà
appartengono ad un ordine universale, quello a cui ognuno di noi,
quando individuo, rientra ed è chiamato. Un messaggio così accorato
come quello offerto da Gustavo Rol ai giovani affranca dai piccoli
problemi quotidiani e rivela ciò di cui c'è realmente bisogno. Ora,
per questo delicatissimo ecosistema, l'uomo sembra fungere da peso
determinante nella bilancia dell'evoluzione, peso che è una diretta
conseguenza della sua crescita interiore, già, ma allora come fare?
Riconoscere che questa realtà è gia in atto, e che adesso trova solo
tempi più accelerati ed imminenti per verificarsi, noi possiamo
stabilirci nella portata di quest'onda favoriti da un sistema che è
già globale. Nei numerosissimi esperimenti di Rol la magia accadeva
con una naturalezza e una semplicità tali che sembrava del tutto
normale, ci si stupiva, ma come bambini divertititi (e ai suoi
esperimenti parteciparono anche scienziati, primari, banchieri, gente
del tutto rispettabile e seria).
Più una cosa è semplice più è veritiera, ecco perchè il sistema
politico-religioso è difficile che scagioni il mondo dalla sua
frammentarietà, esso risulta troppo impegnato ad offrire motivazioni
valide per questa sterile avversione alla reciprocità, a ciò che di
fatto è naturale, ecco perché il risveglio a un essere umano globale
ha da levarsi dal basso, solo così può salire alla consapevolezza che:
il mondo è già unito, e allora diamogli conferma, tramandiamo a noi
stessi ciò che la natura custodisce da sempre. Rol lo sapeva ed è per
questo che con così tanta lucidità potè affermarlo telefonicamente al
pubblico di Domenica In nella puntata del 11/01/1987, certo: "E' un
po' strano", apparentemente quasi utopico, ma mai così necessario come
di questi tempi..."Raccogliete questo mio messaggio voi giovani
d'Italia e di tutto il mondo, incominciate a gridarlo dappertutto:
VOGLIAMO GLI STATI UNITI DEL MONDO, ci sarà certamente chi intende e
capisce [...] Non si parlerà più di un primo, di un secondo, di un
terzo mondo, non vi saranno più difficoltà monetarie come stanno
discutendo proprio ora a Bruxelles, di disoccupazione, di miseria, ma
lavoro per tutti."
E' chiaro, in un mondo unito è richiesto l'impegno di tutti, ognuno
con i suoi mezzi e le proprie caratteristiche, con una consapevolezza
comune, giocata sulla coscienza individuale. Cambierebbe la qualità
dell'impegno, non più focalizzato a risolvere solo problemi anteposti
o esigneze quotidiane, ma a ripartire le risorse, a stimolare la
ricerca e a metterla a frutto, a usare il tempo come arte, con
fragranza, a chiedere e a dare con la lungimiranza di ciò che è
realmente essenziale: l'amore.
"Mai come in questo momento uomini di tutte le fedi e di tutte le
razze si radunano ispirandosi a un desiderio di pace universale, ma io
vi dico cari giovani sostenete questo movimento, ma in più dotatevi di
una forza immensa, fornendovi un mezzo d'irresistibile potenza" la
voglia di vivere in un mondo non più diviso.
"Gli Stati Uniti del Mondo" sono di per se una "Garanzia [...] per
tutti i popoli della Terra, è questo il massimo strumento di difesa
che gli uomini possono offrirsi reciprocmente". Più che una
provocazione, o un atto sovversivo è un'azione creativa: "Nessuno si è
fin qui mai chiesto qualcosa di simile, fatelo voi giovani, fatelo
finalmente. Tutte le abitudini di vita legate alle razze e alle loro
origini, tutte le filosofie che abbiano un fondamento etico potranno
coesistere e collaborare pacificamente. Una simile coesisitenza
consentirà all'uomo di essere sostenuto nei suoi diritti e nelle sue
aspirazioni".
Dobbiamo tutti conoscere la Terra, e le sue possibilità di aiutarci in
questo nostro difficile momento. Se riusciremo a produrre cibo a
sufficienza per sfamare tutta l'umanità, sarà come sempre la Terra a
fornirlo: "In un mondo di Stati Uniti fra di loro ti viene naturale la
ripartizione dei beni e delle risorse che la natura offre
abbondantemente", dobbiamo però rispettare il vasto corpo, non
offenderlo, non deturparlo. Sfruttamento insensato, inquinamento,
speculazioni d'ogni genere alterano la superficie del suolo e anche le
profondità del terreno. Proviamo ad immaginare tutte queste azioni
come offesa, come ferite al corpo di un'amica. C'è di che ribellarsi,
eppure basta riflettere sulle possibilità che ancora ci offre
un'esistenza sana e sostenibile che ogni reazione si scioglie in
azione: il grande corpo, la Terra, riprende a vivere e noi con essa.
"Questo è il problema che interessa voi giovani in prima linea,
dobbiamo svegliarci perché ciò avvenga: Ve lo ripeto, muovetevi... è
il momento opportuno per farlo". (Gustavo Rol)