Una chiarificazione sulla terminologia relativa alla “Divinità”, chiamarla Dea, Energia vitale, Assoluto, Coscienza o Dio... non modifica la sua natura. I nomi rientrano nella scelta basata sulle “credenze” ma la “sostanza” è la stessa. Infatti nel Nondualismo, massima espressione della spiritualità laica, si dice che il Sé (l'Assoluto Nonduale che tutto compenetra) è aldilà di nome e forma.
Solitamente quando scrivo in termini di spiritualità laica mi esprimo liberamente e mantengo una posizione chiara. Sono più sincretico invece svolgendo la funzione di redattore pluralista, come avviene per Il Giornaletto Di Saul (http://saul-arpino.blogspot. com/), ad esempio, in cui vengono trattati temi diversi: ecologia, vegetarismo, politica, economia alternativa, ricerca scientifica, religioni, socialità umana.... etc. etc. in tutte le varie sfaccettature. Allo stesso tempo non faccio confusione tra le mie idee personali e quelle collettive, nemmeno cercando di avvalorare le une rispetto alle altre (a parte i miei commentini che fungono da intercalare).
Nel Giornaletto di Saul lascio spazio a varie posizioni, che siano comunque rappresentative di un percorso umano "non involutivo", e c'è spazio per chiunque voglia esprimere le proprie idee in forma organica e compiuta. Lasciando poi ai lettori la possibilità di essere o meno d'accordo con il pensiero espresso. Qualsiasi pensiero, anche il più elaborato, non è mai l'unico pensiero giusto e vero. Altrimenti sarebbe come ritenersi profeta di un nuovo "credo" al quale gli altri debbano sottomettersi per la sua presunta superiorità ideologica.
Affermava Nisargadatta Maharaj: "Earlier I was sure of so many things, now I am sure of nothing. ... My not knowing is in itself knowledge of the fact that all knowledge is ignorance, that ‘I do not know’ is the only true statement the mind can make."
E lo disse anche un filosofo della nostra cultura laica occidentale, Socrate: "So di non sapere..."
Paolo D'Arpini