Alexandra David-Néel, una donna straordinaria...


 "Chi viaggia senza incontrare l'altro non viaggia, si sposta".



Nel 1868 nasce a Bruxelles Alexandra David-Néel. Di carattere ribelle ed avventuroso, già da adolescente lascia la famiglia per recarsi in bicicletta in Francia, in Spagna e, successivamente, in Inghilterra, luogo in cui inizia ad approcciarsi alle filosofie orientali. A Parigi studia lingue orientali all'università e si avvicina al buddhismo tibetano, ai movimenti femministi ed anarchici.

Tra il 1890 e il 1891 viaggia per due anni in India, all'inizio del Novecento ottiene la direzione artistica del teatro di Tunisi. La sua ferrea determinazione ad effettuare sempre nuove esperienze la porta prima a vagare nuovamente per l'Europa, poi a vivere per 3 mesi da eremita in una caverna in India.

Mentre infuria la prima guerra mondiale, Alexandra giunge prima in Giappone poi in Cina, attraversandola travestita da tibetana. Di tutte le sue impressionanti avventure, questa è probabilmente la più incredibile: nel 1924 giunge a Lhasa, all'epoca assolutamente vietata agli stranieri, dopo 8 mesi di cammino.

Alexandra è considerata la prima donna occidentale della storia a visitare la capitale tibetana.
Straordinaria viaggiatrice ed esploratrice, donna capace di precorrere i tempi, antropologa e fotografa, Alexandra David-Néel scrive numerosi libri di viaggio e alcuni testi sul buddhismo, concludendo la sua vita in Provenza a 101 anni. l'8 settembre 1969, una donna incredibile.



La saggezza non piace al potere delle società malate...



“Nessuna società vuole che tu diventi saggio. E’ contro l’investimento di tutte le società.

Se le persone sono sagge non possono essere sfruttate. Se sono intelligenti, non possono essere sottomesse.
Non possono essere costrette ad una vita meccanica, a vivere come robot. Si manifesteranno. Vorranno manifestare la loro individualità.

Saranno sempre circondate da un profumo di ribellione.

Vorranno vivere in libertà. La libertà viene con la saggezza e nessuna società vuole che la gente sia libera: le società comuniste, le società fasciste, le società capitaliste, indù, musulmane, cristiane, nessuna società. Perché nel momento in cui gli individui iniziano ad utilizzare la loro
intelligenza diventano pericolosi.

Pericolosi per il sistema. Pericolosi per le persone che sono al potere.

Pericolosi per gli abbienti. Pericolosi per tutti i tipi di oppressione, sfruttamento, soppressione. Pericolosi per le chiese. Pericolosi per gli stati. Pericolosi per le nazioni.

In effetti, un uomo saggio è come un fuoco, un leone… una fiamma  che non può vendere la sua vita. Non potrà più servire il sistema. Preferirà piuttosto morire che rinunciare alla sua libertà.”
 
Osho  



Carlo visto da Osho (nel 1987)



"... Il principe Carlo sembra interessato alla meditazione. È anche interessato ad esplorare il mondo interiore. Ma in Occidente, sfortunatamente, si pensa che queste persone siano un po' pazze, un po' fuori di testa.

Le sue dichiarazioni - cioè che parla alle sue piante per aiutarle a crescere - hanno creato quasi uno scandalo in tutta l'Inghilterra. Non pensano che il loro futuro re dovrebbe dire queste sciocchezze, anche se non è una sciocchezza. Ma da un uomo della famiglia reale, e in particolare l'uomo che diventerà il re, l'Inghilterra deve sentirsi molto insicura. Il suo andare da solo nel deserto o in piccoli villaggi per trovare la pace della mente è molto inquietante per il cristiano ortodosso tradizionale britannico; è inquietante per la sua famiglia, per la regina e per suo padre, il principe Filippo.
Quando era in India, si riferì in modo speciale a Vimalkirti e a sua moglie Turiya: erano entrambi i miei sannyasin. Vimalkirti era uno dei suoi cugini. Vimalkirti era il pronipote dell'imperatore tedesco, ed era direttamente collegato al principe Filippo; Il principe Filippo era il fratello di sua madre.
Ha parlato per ore di me, della meditazione, di quello che sta succedendo qui. Vimalkirti e Turiya lo invitarono entrambi a venire; era molto interessato, ma molto spaventato dalla famiglia reale. La regina Elisabetta gli disse in particolare di non andare a Poona. Andò a vedere lo shankaracharya, andò a trovare Madre Teresa, ma la regina Elisabetta aveva più paura di Poona che di altro.

In Oriente, i re furono inviati - in particolare i futuri re - dai grandi veggenti e mistici per imparare le vie della vita interiore, perché un re non ha alcun valore se non ha contatti con se stesso. Se è solo un estroverso, non può essere una benedizione per il suo popolo. Per anni in Oriente i principi sedevano ai piedi dei maestri per imparare il silenzio, per imparare la compassione, per imparare la meditazione, per prendere coscienza dei misteri dell'esistenza. Il re non dovrebbe solo essere consapevole del mondo esteriore, dovrebbe anche avere le sue radici nel sacro - solo allora è un uomo completo. E solo allora potrà prendersi cura della sua gente in tutti gli aspetti della vita. Ma in Occidente è tutta un'altra cosa.

Il principe Carlo è considerato un po' matto e l'Inghilterra è preoccupata perché diventerà il re. Ha già iniziato a lasciare la sua impronta; insiste a perseguire il suo modo di vivere..."

The Golden Future
Capitolo 35 - I bufali non si annoiano mai ,29 maggio 1987, Chuang Tzu Auditorium
"... Prince Charles is deeply interested in meditation. He is also interested in exploring the inner world. But in the West, unfortunately, such people are thought to be a little crazy -- a little loony.
His statements -- that he talks to his plants to help them grow -- have created almost a scandal all over England. They don't think that their future king should talk such nonsense -- although it is not nonsense. But from a man from the royal family, and particularly the man who is going to be the king, England must be feeling very insecure. His going alone in the desert or to small villages to find peace of mind is very disturbing to the British traditional, orthodox Christian; it is disturbing to his family, to the queen and to his father, Prince Philip.
When he was in India, he had specially called Vimalkirti and his wife, Turiya -- they both were my sannyasins. Vimalkirti was one of his cousins. Vimalkirti was the great-grandson of the German emperor, and he was directly connected to Prince Philip; Prince Philip was his mother's brother.
He talked for hours about me, about meditation, about what is happening here. Vimalkirti and Turiya both invited him to come; he was very interested, but very afraid of the royal family. He was specially told by Queen Elizabeth not to go to Poona. He went to see the shankaracharya, he went to see Mother Teresa, but Queen Elizabeth was more afraid of Poona than anything.
In the East, kings were sent -- particularly future kings -- to the great seers and mystics to learn the ways of inner life, because a king is not of any worth if he has no contact with himself. If he is just an extrovert, he cannot be a blessing to his people. For years in the East the princes used to sit at the feet of the masters to learn silence, to learn compassion, to learn meditation, to become aware of the mysteries of existence. The king should not only be aware of the mundane world, he should also have his roots in the sacred -- only then is he a complete man. And only then can he look after his people in all aspects of life. But in the West, it is totally a different thing.
Prince Charles is being thought of as if he is a little crazy, and England is worried because he is going to be the king. He has already started throwing his weight; he insists on his way of life ..."

Osho - The Golden Future
Chapter 35 - Buffaloes are never bored
29 May 1987 Chuang Tzu Auditorium