Si discute molto in Europa sull'ipnotismo ed è molto utilizzato nelle terapie mediche. Tuttavia, la conoscenza che si ha di esso è molto superficiale e questo spiega i frequenti insuccessi della terapia. Si può dire che la cura di un uomo malato avviene quando in modo del tutto casuale viene fatto ciò di cui il paziente ha bisogno.
Generalmente parlando ci sono tre metodi di ipnotismo, ma il terzo metodo, quello del trasferimento del pensiero, è interamente sconosciuto in Europa.
Il primo metodo potrebbe essere chiamato auto-ipnosi, e in questo caso non è richiesto nessun potere di alcuna specie da parte dell'ipnotista. Egli deve solo conoscere come interrompere la connessione tra il centro emozionale e il centro intellettuale. La complessità dei metodi dell'ipnotismo è determinata dal numero di combinazioni possibili. Ci sono connessioni tra tutti i centri. Nell'uomo nello stato di veglia, o il centro intellettuale o il centro emozionale è sempre attivo, mentre l'altro osserva, per così dire, e critica in modo da non consentire che siano commesse "stupidità". Se non c'è connessione, ossia quando non vi è niente che può criticare, l'uomo fa qualsiasi cosa, con il centro che è attivo in quel momento, che gli capita di desiderare, e ciò significa che commetterà molte "stupidità".
Il compito dell'ipnotista consiste nell'interrompere artificialmente per un certo tempo questa connessione e dopo nel dare comandi a uno dei centri che eseguirà tutto alla lettera, finché non ci sarà critica da parte di un altro centro. Per un'illustrazione della connessione tra i centri, è utile ripetere l'analogia, data in precedenza, tra la macchina umana e il gruppo composto da carrozza, cavallo e cocchiere. La connessione tra i centri potrebbe essere paragonata con le redini e le stanghe.
Ma per un ipnotista ignorante c'è un'altra difficoltà. Nell'interrompere la connessione tra i centri, egli può, nell'ignoranza, interrompere quella sbagliata e in tale caso la sua ipnosi sarà infruttuosa. Se, per esempio, nel caso di un dato paziente, egli deve isolare il centro intellettuale ed egli, accidentalmente, interrompe proprio la connessione che isola il centro intellettuale, la sua ipnosi avrà successo; ma se egli interrompe, sempre accidentalmente, qualche altra connessione e isola il centro emozionale, che non capisce le parole ma capisce, diciamo, solo immagini, allora non importa ciò che egli comanderà con le parole, in questo caso non accadrà nulla. Questa è la semplice ragione del perché i pazienti sono spesso non guariti e dicono che l'ipnotismo non funziona.
Quando l'ipnotista interrompe la connessione, egli dice al paziente di fare questo e quello; e finché la critica di un altro centro è assente, il paziente crede e fa ciò che l'ipnotista ha detto. Anche se l'altro centro vede che qualcosa non è come dovrebbe essere, esso non può fare nulla e non può cambiare nulla, a causa della connessione interrotta, esso non può mandare nessun comando a quell'altro centro. Se si ordina qualcosa ad un uomo quando i centri sono disconnessi, in seguito, ogni volta che egli sarà in quello stato, obbedirà a quell'ordine. Anche un'azione definita, ad esempio toccarlo, potrà indurre in un uomo quest'identico stato. In questo tipo d'ipnosi, il centro motorio è sveglio. L'intera vita dell'uomo è vissuta in questo stato di auto-ipnosi e di ipnosi reciproca di un uomo sull'altro. Siamo pupazzi nelle mani della gente più forte di noi stessi. Noi possiamo diventare più forti, ad esempio, attraverso il lavoro contemporaneo di due centri, quello intellettuale e quello emozionale, mantenendoli svegli insieme per il più lungo tempo possibile. Il secondo metodo di ipnotismo è possibile solo se l'ipnotista possiede un certo definito potere. Per spiegare questo, è innanzitutto necessario dire che ogni uomo ha la sua propria atmosfera, simile all'atmosfera che circonda la terra. L'uomo è avvolto da uno strato uniforme di quest'atmosfera di una certa definita densità. Quando un uomo è molto interessato verso qualcosa, la sua atmosfera, ossia, diciamo così, i raggi di una certa specie di energia che egli emana, si muovono nella direzione del suo desiderio e la circonferenza di questa atmosfera diventa allungata da quel lato a discapito dell'altro. Se l'attrazione verso qualcosa è realmente forte, l'intera atmosfera può essere allungata da un lato e ad una tale estensione che essa potrebbe essere strappata dall'uomo senza ritornare più. Generalmente, in presenza di un forte desiderio, l'atmosfera è tirata fuori e diventa allungata nella direzione di questo desiderio.
Quando l'ipnotista utilizza questa emanazione, ossia riversa questa energia volontariamente, deve avere necessariamente una riserva di energia e deve sapere in che modo procurarsela. Nel mettere a dormire attraverso questo secondo metodo, l'ipnotista satura il paziente con la sua energia. Più un uomo è sano, più velocemente egli diventa saturo o appesantito da questa energia e va a dormire. Più un uomo è malato, più ha mancanza di questa sostanza, più risulta difficile metterlo in stato di sonno attraverso questo metodo. Quando due persone s'incontrano, quest'energia passa da quella che ne ha di meno a quella che ne ha di più, e questo spiega il fenomeno del "vampirismo". In genere quest'energia passa da un uomo all'altro in maniera automatica e involontaria. Il terzo metodo è completamente sconosciuto in Europa. Questo è il trasferimento del pensiero, che sarebbe il trasferimento di una definita materia, poiché il pensiero è materia, una materia con una specifica densità e vibrazione. Ciò che in genere in Europa viene definito come trasferimento del pensiero o telepatia, è ciarlataneria oppure ipnosi del primo tipo.
Paolo Mario Buttiglieri