L'ipnosi regressiva e la linea del tempo...



Cosa succede alla nostra Coscienza quando dormiamo, quando siamo in uno stato di profonda rilassatezza o siamo sotto anestesia per un intervento chirurgico? Che cosa accade ad una persona che è in coma? Perde totalmente la consapevolezza? Dove finisce il vero Sé? Al risveglio, ci si dimentica tutto, come in sogno, oppure si entra in un’altra dimensione? E nel sogno, dove andiamo? Il sogno è solo una vaga elaborazione di eventi, che viviamo in questa vita, oppure è un viaggio in un’altra dimensione? Ma, soprattutto, cosa ci accade dopo la Morte? E, ancora, che cos’è, dunque, quel passaggio che noi chiamiamo “Morte”?

Le nostre vite sono condizionate dalle azioni del passato: ma quale passato? Eventi di ieri, dello scorso anno, di quando eravamo piccoli o situazioni di altre nostre “vite”, di cui non sappiamo più nulla, a livello conscio, ma che ci condizionano nell’esistenza attuale? La soluzione dei nostri traumi recenti e passati può veramente cambiare il futuro, personale e del mondo! Medico, anestesista, neuroradiologo e specialista in Psicoterapia e Ipnosi, Lanfranco Mariottini risponde a tutte queste domande in un’opera straordinaria, scritta in maniera semplice, chiara e divulgativa, frutto di oltre quarant’anni di esperienze e indagini scientifiche svolte personalmente, sul campo; un’opera dal sapore autobiografico, che trasmette il sentire e il sapere di chi si è sempre messo in gioco in prima persona

Fin da giovanissimo, scoprì come sia possibile, attraverso l’Ipnosi, accedere ad insospettate informazioni inconsce, risvegliando, così, la propria energia vitale e riappropriandosi dei propri desideri più autentici, per riscoprire il nostro significato nel Mondo. Secondo l’autore tutti noi ci siamo così tanto identificati col nostro corpo da non concepire che viviamo anche in altre dimensioni e che queste altre vite, a loro volta, agiscono sulla nostra attuale esistenza.

Esiste davvero, quindi, una Coscienza del Sé, fuori dal corpo? E’ possibile vivere senza continuare a portarsi addosso fardelli, che non ci appartengono più? Il Dott. Mariottini ci indica una via, attraverso l’Ipnosi Regressiva, per raggiungere una sana e piena consapevolezza dei propri limiti e delle proprie infinite potenzialità, consci che, solo guardando in faccia i nostri errori e i nostri dolori, possiamo superarli e abbandonarli per sempre, per raggiungere mete nuove e orizzonti sconfinati.

L’ipnosi regressiva, dunque, per ricordare il Passato, guarire il Presente o osservare il Futuro.
In queste pagine, dense anche di tensione spirituale, il Dott. Mariottini, attraverso molte testimonianze e casi concreti da lui stesso seguiti nel corso degli anni, ci spiega come le esperienze vissute nelle precedenti vite possano influenzare il nostro presente e come sia possibile scoprire, tramite l’ipnosi regressiva, chi eravamo e cosa abbiamo fatto nel nostro passato.

Macro Edizioni – Collana: Sesto Senso

I Ching - Solo se siamo in grado di integrare non eliminiamo

Pranzo dopo l'intensivo sull'I Ching a Modena 


Quando mi hanno proposto di fare un week-end intensivo sul Libro dei Mutamenti ho accettato senza il minimo dubbio, nonostante fosse programmato a cavallo fra la fatidica “fine del mondo” e la vigilia di Natale (22 e 23 dicembre 2012).


Ho pensato che … se poi il mondo non finisce è di buon auspicio iniziare con una forma pensiero di trasformazione e innaffiare il seme del proposito fatto al Solstizio d’Inverno.


La mia casa era libera (ora che le ragazze sono in giro per il mondo in continuo mutamento), il calduccio non ci sarebbe mancato e il clima natalizio ci avrebbe abbracciato e predisposto alla magia che questi semplici segni lineari: il sì (____ intero) e il no  ( __ __ spezzato) combinati fra loro ci presentano il CIELO e la TERRA e ne realizzano il collegamento in una affascinante sequenza che tiene conto degli elementi di un popolo così diverso dal nostro e proprio per questo degno del massimo rispetto e della sua esplorazione.

Cielo Anteriore  e Cielo Posteriore con 8 Trigrammi che portano le IDEE, che danno la direzione, l’orientamento e che costituiscono la famiglia primordiale e che indicano le forze primordiali costituenti gli elementi.

Campo degli eventi  o quadro generale degli archetipi con i  12 archetipi sono collegati ai 12 esagrammi che coincidono con il loro apparire nel tempo spazio mensile.  Gli Archetipi, sono  nati dallo sposalizio dei Trigrammi che precipitano dal mondo delle idee e divengono mutanti carichi delle energie che li attraversano.

5 Elementi e 5 Sensi, 5 Qualità e 5 Organi, persino 5 dita della mano e del piede … e 12 Animali che portano significati psichici che poi ritrovo nei miei sogni e che vivono in Sintonie e Affinità funzionali al Compimento. Questi animali si appropriano dell’Esagramma affine e seguono la loro direzione sulla terra, nell’elemento congeniale che li contraddistingue.

Ora non mi resta che leggere diligentemente il Libro dei Mutamenti e lasciare che da tutto nasca un tutto che segue tutto.

Ringrazio di cuore Paolo che con quell’aria sorniona da lupo di mare e quel berretto alla Lucio Dalla che gli scalda i pensieri mi ha regalato una chiave per aprire un mondo ALTRO che non posso afferrare ma in cui posso solo fluire…

Donatella – Associazione Senza Nome

Una sobria spiritualità pratica....




Scrive Franca Chichi dall'India: "Continuo ad inviarvi  parole di Augurio  che  ampliano il concetto augurale in quello di Rinascita interiore, che sicuramente conosciamo, ma è sempre meglio ricordare.(senza far caso alle loro promozioni...). Aggiungo un messaggio di Satish Kumar,  tratto dal Dossier Fiorigialli, che, per chi non lo riceve, è sempre un grande arricchimento. Prepariamoci a raccogliere il frutto di questa Rinascita con tutta la forza interiore che ci è stata donata, e con la certezza che potremo affrontare, così riempiti, con serena leggerezza,  le esperienze di vita che saremo portati a vivere."

Una semplicità sobria è il modo per scoprire la spiritualità

Materia e spirito sono le due parti della stessa medaglia. La materia è ciò che misuriamo; quello che proviamo è spirito. La materia rappresenta la quantità; lo spirito la qualità. Lo spirito si manifesta attraverso la materia; la materia vive tramite lo spirito. Lo spirito conferisce significato alla materia; la materia dà forma allo spirito. Senza spirito la materia non ha vita. Noi siamo, nel contempo, corpo e spirito. Anche un albero ha un corpo e uno spirito; anche le pietre, che sembrano inanimate, hanno il loro spirito. Non c’è dicotomia, non c’è dualismo, nessuna separazione tra materia e spirito. Il problema non è la materia ma il materialismo. Allo stesso modo, non c’è problema con lo spirito, ma è lo spiritualismo il problema. 

Quando incapsuliamo un’idea o un pensiero dentro un “ismo” mettiamo le basi per il pensiero dualistico. L’universo è verso-l’uno, è una canzone, una poesia, un verso. Contiene forme infinite che danzano insieme armoniose, che cantano insieme in un concerto, che si equilibrano nella gravità, che si trasformano evolvendosi, tuttavia l’universo mantiene la sua interezza ed il suo ordine interiore. Oscurità e luce, sopra e sotto, sinistra e destra, parole e significato, materia e spirito sono complementari l’uno l’altro, a proprio agio in un reciproco abbraccio. Dov’è la contraddizione? Dove il conflitto? La vita nutre la vita, la materia alimenta la materia, lo spirito nutre lo spirito. La vita nutre la materia, la materia nutre la vita e lo spirito alimenta sia la materia che la vita. C’è una totale reciprocità. Questa è la visione orientale, un punto di vista antico, un modo di vedere che si ritrova nelle tradizioni tribali delle culture preindustriali dove, natura e spirito, Terra e cielo, sole e luna sono in eterna reciprocità ed armonia.

 Le culture moderne duali considerano la natura violenta, con denti e artigli, sopravvive il più forte e il più adattato, il debole e il mite scompaiono, la conflittualità e la competizione sono la sola vera realtà. Da questo punto di vista sorge il concetto di divisione tra mente e materia. Una volta che la mente e la materia sono state divise, allora il dibattito verte se sia superiore la mente o la materia.

Questa visione di scissione, di spaccatura, di conflitto, di separazione e dualismo ha anche dato origine all’idea di separazione tra il mondo umano e il mondo della natura. Una volta stabilita questa separazione, gli esseri umani si considerano la specie superiore, impegnata a controllare e a manipolare la natura a proprio uso e consumo. Questo modo di intendere il mondo considera la natura come proprietà e solo a beneficio degli esseri umani. Se la natura viene protetta e conservata è solo per la loro utilità. Il mondo naturale – piante, animali, fiumi, oceani, montagne, cieli sono stati privati dello spirito. Se si ammette l’esistenza dello spirito, allora esso è limitato allo spirito umano. Ma anche questo è messo in dubbio. Con questa concezione di pensiero gli esseri umani sono considerati nient’altro che un’aggregazione di materia, molecole, geni ed elementi. La mente, una funzione del cervello e il cervello un organo nella testa e niente di più. 


Stralcio sulla spiritualità pratica  tratto da un articolo di Satish Kumar (Fiori Gialli)

Congenialità della spiritualità laica nella vita mondana


Paolo D'Arpini seduto sui gradini di una abbazia chiusa

Tutto sommato ritengo che per noi laici la vita “nel mondo” sia più congeniale, anche perché la nostra ricerca non esula mai dal sé.. ed il sé è presente ovunque ed in ogni tempo… Ed ecco le mie riflessioni notturne su questo tema.
L’io individuale (ego) sorge dal riflesso della coscienza nello specchio della mente. Una sovrimposizione identificativa con l’oggetto osservato. L’oggetto è il corpo-mente che reagisce in relazione (al contatto) con gli altri oggetti esterni.
Il momento che, nell’autoconoscenza, l’identità fittizia con l’agente scompare quel che resta è la pura consapevolezza del Sé. Non è perciò necessario, al fine della realizzazione, che le immagini -il mondo e l’osservatore- scompaiano, è sufficiente che la falsa identità con l’oggetto/soggetto riflesso (ego) scompaia. Ciò significa che il mondo può tranquillamente continuare a manifestarsi non essendo percepito come realtà separata, più o meno come potrebbe esserlo un sogno rispetto al sognatore. A questo punto il Sé e la sua manifestazione sono visti come la stessa identica cosa mentre il senso dell’io separativo (del me e dell’altro) viene obliterato. In fondo il dualismo è soltanto ignoranza di sé.
Il saggio osserva le azioni svolgersi senza che vi sia alcuna propensione o intenzione o giudizio in lui. Spontaneamente ogni cosa avviene confacentemente e conseguentemente al “destino” designato. Il destino è la risposta alla naturale interazione (e predisposizione) dei vari elementi coinvolti… Siccome tutto succede automaticamente non vi è alcuna “preferenza” nell’agire del saggio. Anzi il suo stesso agire è (apparentemente) intenzionale solo agli occhi degli “altri”, giacché per il saggio ogni cosa accade di per sé. Ogni evento vissuto accade semplicemente in sua presenza e lui ne è il testimone silenzioso e distaccato. Il suo agire (o stato) può essere paragonato al sonnambulismo, od al sonno da sveglio.
Ed inoltre anche il concetto di “destino” e di azione ha un senso unicamente nella mente dell’osservatore ancora identificato con l’esterno, ovvero di un ego che si identifica con l’agente e con le sue azioni. Ma il momento -come già detto- che tale identificazione è distrutta ogni altro concetto collegato scompare.
La saggezza consiste nel rimanere immune dalla illusione dopo aver compresa la verità. La paura dell’agire e delle sue conseguenze (karma) permane solo in chi vede la pur minima differenza fra sé e l’altro. Finché esiste l’idea che il corpo/mente è l’io non si può essere espressione di verità.
Ma certamente è possibile per chiunque, ed in ogni condizione, conoscere la propria vera natura poiché essa è assolutamente vera e reale, è l’unicum per ognuno. Infatti lo stato di puro Essere è comune a tutti ed è la diretta esperienza di ciascuno. Vivere la propria vera natura questo si intende per auto-realizzazione, poiché il sé è presente qui ed ora.
Il pensiero di sentirsi separati è il solo ostacolo alla realizzazione dell’Essere onnipervadente ed onnipresente. E pure dal punto di vista empirico identificarsi con l’agente (ego) è un impedimento al buon funzionamento dell’apparato psicosomatico, nel contesto del funzionamento globale . Per cui già l’accettazione intellettuale della verità è una forma liberatoria dalla propensione intenzionale (razionale) ad agire. Ciò che è destinato ad accadere accadrà.
E’ nell’esperienza di ognuno che arrovellarsi nella domanda è un handicap a trovare la risposta.
Paolo D’Arpini


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Testimonianze:
Sia che continuiate a vivere in famiglia o che vi rinunciate e andiate a vivere in una foresta, la vostra mente vi perseguiterà. L’ego è la fonte dei pensieri. Esso crea il corpo e il mondo e vi fa pensare di essere un grihasta (mondano). Se rinuncerete al mondo non farete altro che sostituire il pensiero di sannyasi (rinunciante) a quello di grihasta e l’ambiente di foresta all’ambiente della famiglia. Gli ostacoli mentali però resteranno lì, anzi, in un nuovo ambiente persino aumenteranno. Non serve a nulla cambiare ambiente. L’ostacolo è nella mente, che deve essere “compresa” sia a casa che nella foresta. Se potete farlo in una foresta, perché non nella società? Allora perché cambiare ambiente? Potete impegnarvi nella ricerca anche adesso, in qualunque ambiente vi troviate.” (Ramana Maharshi)

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Ogni sentiero porta all’irrealtà. I sentieri sono creazioni coll’intento di trasmettere una conoscenza. Perciò i sentieri e i movimenti (religioni) non possono condurre alla Realtà poiché la loro funzione è di coinvolgerti nella dimensione dell’apprendimento, mentre la realtà viene prima di questo. (L’Ultima Medicina di Nisargadatta Maharaj)

Commento: Indipendentemente dall’incontrarvi un maestro o no ogni sentiero è valido solo per la mente. Secondo la mia esperienza il rapporto con un maestro non ha lo scopo della trasmissione di qualsivoglia dottrina o insegnamento spirituale bensì di percepire il “tocco” o “profumo” della sua realizzazione. Le sue parole sono solo un sotterfugio per trasmettere la sua “grazia” (non c’è altra parola più pertinente ed appropriata)… trascorrendo il tempo nella sua “presenza”… (P. D’A.)

Ecologia marina - Balenottere in aumento nel Tirreno





Uno studio dell’ISPRA (l’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale del Ministero dell’Ambiente) recentemente pubblicato sull’importante rivista scientifica Marine Ecology ha documentato come negli ultimi anni, rispetto a venti anni fa, gli avvistamenti della balenottera nel Tirreno Centrale sono notevolmente aumentati (+300%). L’ISPRA ha ripreso nel 2007 a monitorare un transetto marino lungo la rotta Civitavecchia-Golfo Aranci a bordo di traghetti di linea utilizzando la stessa metodologia di ricerca utilizzata dall’associazione Accademia del Leviatano alla fine degli anni ’80.

Paragonando i risultati dei mesi estivi per tre anni consecutivi con oltre 700 avvistamenti di cetacei si è giunti alla conclusione che la balenottera è la specie con il maggiore numero di avvistamenti nella regione.

Luca Marini, presidente dell’Associazione Accademia del Leviatano e coautore della ricerca, conferma come il Tirreno Centrale nell’ultimo decennio si sia trasformato da una regione di transito durante le migrazioni ad un’area di sosta per le balene. L’aumento di balenottere nel Tirreno centrale non significa un aumento generalizzato della popolazione mediterranea, ma solo che l’area del Tirreno Centrale viene più utilizzata. Le motivazioni, ci dice, potrebbero essere da ricercare sia nei cambiamenti climatici in atto che hanno reso la regione ricca di clorofilla sia nell’aumento del traffico marittimo della regione del Santuario Pelagos.

Le balenottere, infatti, vengono avvistate sempre negli spot con i valori più alti di clorofilla ed il network di ricerca ha documentato come con l’aumentare del traffico marittimo siano minori gli avvistamenti di balene.

Luca Marini ci dice inoltre come la ricerca si è avvalsa di diversi ricercatori che si sono alternati sui traghetti e di come è stato fondamentale il supporto della Fondazione CARICIV per lo studio realizzato.

ISPRA dal 2007 coordina il network di ricerca che monitora cetacei utilizzando traghetti di linea della Corsica-Sardinia Ferries e della Grimaldi Lines. A questa rete di monitoraggio fanno parte, tra le altre, la Fondazione CIMA , l’Università di Pisa, Pelagos France, GIS3M e l’associazione siciliana Ketos.
Questa metodologia di ricerca, utilizzata anche nell’Atlantico, permette di poter monitorare periodicamente i trend di distribuzione delle popolazioni di cetacei anche in zone di mare alto altrimenti difficilmente raggiungibili, il tutto a costi ridotti.

Il network di ricerca ha individuato tra il mar Ligure ed il Mar Tirreno delle aree, lungo le rotte marittime, ad alta densità di cetacei. In queste zone sarebbe auspicabile una regolamentazione nella navigazione al fine di evitare potenziali collisioni tra navi e grandi cetacei, anche sfruttando il recente decreto, che ha istituito una zona di protezione ecologica, che ha allargato la giurisdizione italiana anche in acque internazionali.

Monteveglio e Albareto - Due esperienze per conoscere se stessi ed il mondo


Il mini intensivo sull’I Ching, tenuto a Modena nei giorni scorsi, si è concluso felicemente. Abbiamo affinato la comprensione del testo e soprattutto la sua non-comprensione. Insomma anche stavolta siamo salvi e possiamo continuare a vivere come se nulla fosse. Dicono che oggi sia la vigilia di natale… beh… veramente non ci credo, comunque è un bel giorno come un altro e perciò vi auguro buona vita!

Ah, Caterina ha voluto descrivere brevemente sia le sensazioni vissute durante l’incontro zodiacale tenuto ad Albareto che durante una precedente passeggiata fatta a Monteveglio. I pensieri sono accompagnati da alcune immagini… (Paolo D'Arpini)


Caterina Regazzi a Monteveglio


Monteveglio, un paesino in provincia di Bologna. Ho portato Paolo a visitare il borgo antico con l'abbazia, un luogo suggestivo, in cui il silenzio regna sovrano, solo pochi visitatori popolavano le stradine ed un paio di bambini armati dei loro stivaletti rossi, gli "scintillini" animavano il loro cortile. Il sole scaldava il viso e ci faceva indugiare ancora un po' prima di andare ad incontrare gli amici bolognesi per il consueto pranzo prenatalizio, a base delle classiche crescentine (bolognesi) e tigelle (modenesi), a Montebudello.  (Baci tanti scimmione mio....)


Successivamente, il 22 ed il 23 dicembre 2012,   siamo stati accolti nella confortevole casa di Donatella dei "Senzanome" per un intensivo sul "Libro dei mutamenti" e oroscopo cinese che già da tempo era previsto per alcune componenti dell'associazione da parte di Paolo: oltre a Donatella c'erano Manuela e Adele. Io accompagnavo Paolo ed ho approfittato per rispolverare alcune idee e sensazioni e già ascoltate e per goderne di nuove. Le ragazze sono state attente e partecipi, il clima era sereno e amichevole ma carico di attenzione e coinvolgimento, anche per me. Abbiamo consumato con loro i due pranzi di sabato e domenica, domenica era presente anche Pierre, il marito di Donatella. Dopo le prime basi storico-filosofiche e l'analisi dei trigrammi, oggi siamo andati più nel pratico, con l'esame degli elementi, delle associazioni, delle affinità e tanto altro. Aspetto ansiosa il resoconto delle allieve. Due giornate molto piacevoli e interessanti.

Caterina Regazzi

Albareto, pranzo dopo la sessione zodiacale