In un darshan con Osho, sono presenti una madre con la figlia di nove anni. La madre dice a Osho che in Occidente ha partecipato al gruppo la Liberazione della Donna...
Osho: Ti porterò fuori dal tuo femminismo e persino dal tuo maschilismo! Bisogna andare oltre entrambi, perché entrambi sono delle prigioni. Non si dovrebbe essere così attaccati alla biologia. Bisognerebbe iniziare a liberarsi dalla biologia, poi dalla psicologia e infine anche dalla spiritualità. Questo è l’obiettivo di Buddha. A quel punto emerge il "sunya"… Quando sei libero da tutte le identità, quando non sei né corpo né mente né anima.
La persona comune vive identificata con il corpo. È uomo, donna, nero, bianco, bello, brutto, giovane, vecchio. Quelle sono le sue definizioni del suo essere. Non sono false, contengono una certa verità, ma non sono nemmeno vere, perché contengono anche molta falsità. L’uomo è molto più del suo corpo. Il corpo è più o meno accidentale. È solo una coincidenza che tu sia in un corpo femminile e qualcun’altro in un corpo maschile. Sono solo vestiti.
Se una persona entra un po’ più in profondità nel suo essere, il corpo non è così importante. Ma poi la mente si impadronisce di lui: diventa un hindu, un musulmano, un cristiano, o un comunista... Ideologie e filosofie. Questo regno è un po’ più vasto del corpo, ma è ancora una sorta di prigione. Se vai un po’ più in profondità, diventi l’anima, il sé. Non sei più hindu, musulmano, o cristiano. Sei semplicemente coscienza, consapevolezza.
Ma rimane ancora un limite: il centro dell’”io”. Quella è l’ultima barriera verso dio, anche questa deve essere abbandonata. E poi sei un puro nulla e non c’è più modo di identificare, o demarcare. Sei un vuoto, un nulla. E la purezza di quel vuoto è grande, perché solo il vuoto può essere puro. Qualsiasi cosa resti in esso è una forma di inquinamento.
Tratto da: Osho, Let Go! # 26
(Fonte: Osho Times n. 249)