Zygmunt Bauman: Nel tempo della “modernità liquida”, i punti di riferimento si sciolgono in un indistinto “reale”. In esso la memoria di ciò che è stato perde la sua “solidità” che diventa, per così dire, “incolore”.
Brian Stock: L’atto di porre per scritto il passato di una società equivale a ricrearne la cultura… L’organizzazione della tradizione riflette il bisogno di dare una definizione intellettuale a una realtà socio-geografica. L’influenza del passato non è solo legale e culturale. E’ anche spaziale. Essa si esprime in Terra e Popolo che hanno una collocazione geografica e possono ritenere di essere divinamente predestinati a rispecchiare una particolare tradizione.
Giacinto Auriti: Quando un popolo ha perso la consapevolezza del perché deve vivere, tutte le sue scelte ed i suoi comportamenti, non essendo finalizzati, finiscono per essere egoisticamente strumentalizzati dai gruppi di potere.
Edgar Morin: Quali che siano gli sviluppi futuri della microfisica, non si ritornerà più all’evento semplice, isolabile, indivisibile…Si tratta di far nascere una nuova concezione della scienza, che contesti e sconvolga le pietre angolari dei paradigmi e, in un certo senso, l’istituzione scientifica stessa. L’informazione non è una cosa inscritta in un segno, ma una relazione attiva che esiste solo in e attraverso un processo organizzazionale. Il Gene non risolve il mistero dell’auto-organizzazione, ma lo pone nella sua complessità.
Gregory Bateson: La logica e la quantità si dimostrano strumenti inadeguati per descrivere i fenomeni dell’organizzazione biologica e dell’interazione umana.
Carl Gustav Jung: L’ipotesi dello Spirito non è per nulla più fantastica di quella della Materia.
William Blake: I saggi vedono i contorni e perciò li tracciano.
Erwin Schroedinger: La vita è il più bel capolavoro compiuto da Dio secondo le linee della meccanica quantistica.
Richard Feinmann: Ciascuna delle particelle del tessuto rivela l’organizzazione della tappezzeria nel suo insieme.
Lewis Mumford: L’invisibile è altrettanto reale, presente, significativo del visibile.
Ludwig Wittgenstein: L’inesprimibile costituisce forse lo sfondo sul quale ciò che ha potuto esprimere acquista significato.
Novalis: Il presente non è affatto comprensibile senza il passato e senza una grande misura di formazione, una pienezza dei sommi prodotti, del più puro spirito della nostra epoca e dell’epoca primeva, e un’assimilazione, da cui sorga lo sguardo profetico dell’uomo.
Donald Duck: La saggezza non è l’ultima parola della saggezza.
Ugo Spirito: Questo estraniarsi della scienza dalla vita non ha potuto non incidere sullo stesso abito mentale dello scienziato che ha finito per esaltare la sua apoliticità come il colpo dell’obiettività. Ne è venuta fuori una sorta di positivismo economico e giuridico che è espressione più evidente della passività della scienza e della sua funzione sempre più accessoria e irrilevante. La preoccupazione dello scienziato è diventata esclusivamente quella di accogliere nei vecchi schemi il nuovo contenuto della realtà, forzandolo come in un letto di Procuste, con la convinzione dogmatica della riducibilità del nuovo al vecchio.
Fatto è che gli economisti, più degli altri, vivono al centro della società borghese, nella peculiare atmosfera adatta a coltivarne i pregiudizi ideologici, e finiscono con l’essere, anche senza averne chiara coscienza, i difensori più accaniti dei privilegi capitalistici. E’ una deformazione mentale ormai connaturata, che toglie ogni possibilità di distinguere l’essere dal dover essere e fa scambiare la contraddizione della situazione di fatto con la legge dialettica della realtà.
Mario Timio: Diagnosticare significa riconoscere il già conosciuto…. Il non-medico e il dilettante possono aver letto e studiato tutto sulla stenosi mitralica, ma non sono in grado di porre diagnosi di stenosi mitralica. Perché? Perché…”le osservazioni cliniche, come tutte le osservazioni,sono interpretazioni alla luce di teorie, e unicamente per questo motivo esse sembrano sostenere le teorie alla cui luce vengono intese.” Con queste parole, il filosofo Karl. R. Popper nell’introdurre il concetto fondamentale che lo scienziato approda a qualsiasi osservazione solo se ha delle teorie in testa, rigetta il metodo dell’induttivismo applicato alla scienza e quindi alla medicina clinica. In medicina, come in ogni branca della scienza, Popper insegna che esistono problemi-teorie-critiche-controlli. La diagnosi si pone quindi come un’attività tesa a risolvere problemi.
C.Michael-Titus: La vita di un essere umano comincia nel momento in cui essa significa qualcosa per un altro essere umano.
Pensieri raccolti a cura di Georgius Vitalicus
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