Orologio biologico e coraggio di cambiare (quando necessario)




C’è in noi un orologio biologico,  che  corrisponde alla memoria delle esperienze spazio-temporali vissute,  che potremmo definire la parte pragmatica dell’inconscio individuale e collettivo. Questo significa che il nostro organismo spontaneamente si predispone (con pulsioni innate) ad affrontare e rispondere adeguatamene alle condizioni che si manifestano nell’ambiente. Questo continuo aggiustamento interno-esterno avviene giorno per giorno, mese per mese, seguendo i ritmi lunari e stagionali. Infatti le variazioni energetiche (e climatiche) che si manifestano all’esterno, corrispondono all’interno con  le predisposizioni connaturate del nostro orologio biologico. 


Ora sappiamo che  il repentino cambiamento climatico in corso, dovuto a vari fattori naturali ed artificiali,  potrebbe rendere confusa la risposta (accumulata nell’inconscio) del nostro apparato psicofisico, che segue  a fatica le accelerazioni del mutamento. Teniamo conto di ciò nell’affrontare questo momento drammatico per l’umanità, in cui siamo chiamati ad un salto evolutivo “fuori del comune”, per raggranellare il massimo del coraggio e della pazienza necessari alla nuova trasformazione…



Trasforma l’aggressività

dell’io affermativo

in coraggio stabile

nel vivere le contingenze.

Trasforma l’ottenebramento

che porta all’oblio di sé

in distaccata percezione

dei fenomeni.

Trasforma la distinzione

fra alto e basso

in quel punto senza centro

né circonferenza.

Trasforma la relazione

di soggetto ed oggetto

in miracolosa proiezione

della mente.




Paolo D’Arpini

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