Satya Deva ed il collezionismo di maestri


Unialeph | intervista di Mauro Scardovelli a SATYA DEVA

In  una recente  intervista  Satya Deva  risponde a Mauro Scardovelli  (*): “sono stato un collezionista di Maestri. Tu (Scardovelli) mi hai fatto vedere una cosa molto importante: mentre tutti i maestri di spiritualità si preoccupano del microcosmo, quindi del risveglio di una o più persone, del risveglio spirituale, e bada bene come ti ho detto tante volte il risveglio spirituale è qualche cosa che non è una nuvoletta in mezzo al cielo, ma coinvolge il sistema nervoso, le ghiandole endocrine, lo scorrere del liquor nel canale vertebrale e nel cranio, coinvolge modificazioni anche drammatiche  del corpo,  ecco mentre tutti i maestri si preoccupano di questo, tu mi hai fatto vedere un sistema  necessario di illuminazione generale  perché, mentre  fino ad ora è stato molto faticoso il risveglio spirituale delle persone e dei singoli individui,  praticamente mi hai mostrato che è molto importante che ci sia una società che faciliti questo risveglio.   Quindi come mi hai spesso detto bisogna che l’economia, l’etica, la spiritualità, la politica  e tutto il corpus giuridico vadano a braccetto perché se si ha un’economia divisa dalla spiritualità l’unica cosa che un maestro ti può dire  è come Cristo  che disse, quando gli hanno fatto vedere un sesterzio, “dai a Dio quello che è di Dio e a Cesare quello che è di Cesare” nel senso   preoccupati della spiritualità e dai a Cesare quello che è di  Cesare. Tu praticamente hai portato nella mia vita una grandissima rivoluzione cioè  mi hai detto di  preoccuparmi – era una cosa che avevo già in seme -  anche della socialità, nel senso che se avviene un salto quantico in cui queste cose che abbiamo nominato si potessero riunire che invece restare in blocchi separati, e quindi avere un’economia non separata dalla spiritualità, dall’etica, dalla filosofia, dalla morale ecc. ma riunite, ecco che tutta l’umanità farebbe un grande salto  e i singoli individui sarebbero molto più facilitati nel loro percorso spirituale. E questa è una cosa magnifica. Cioè mentre i maestri si preoccupano della microevoluzione di persone o di piccoli gruppi che stanno in un monastero o in ashram, tu ti preoccupi di un salto evolutivo della socialità  e di come facilitare che avvenga questo fenomeno”

Anche tutte le ricerche divulgate da  Bernardino del Boca, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale e fino alla sua dipartita dal piano fisico del 2001,  concordano con ciò che Satya Deva e Mauro  Scardovelli hanno detto  in questa intervista. Basta ricordare la frase scritta nel sottotitolo del sito “Teosofia – Bernardino del Boca”:  “Finchè  non si sarà fatta una sintesi tra i vari rami della scienza e non si sarà sottoposta questa sintesi alla luce della spiritualità,  il fenomeno umano non potrà essere compreso nella sua finalità e nemmeno nella sua espressione individuale” (dal libro “La Dimensione Umana” 1971).

Paola Botta Beltramo

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1 commento:

  1. Commento di Osho: "“Non ho mai voluto essere un maestro per nessuno ma le persone vogliono un maestro, vogliono essere discepoli; quindi ho giocato questo ruolo. È ora di dirvi che adesso molti di voi sono pronti ad accettarmi come amico. Quelli che sono continuamente in armonia con me, senza alcuna interruzione, sono gli unici amici reali.”

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