Alcune voci fuori dal coro sussurrano che la distruzione dei Templari fu causata dalla concorrenza usuraia ebrea che vedeva di malocchio la preminenza alla quale era giunto questo ordine, non a loro connesso, anzi antagonista.
I "banchieri" ebrei già dal XII secolo cominciarono a insinuarsi sino a lentamente prendere il sopravvento in varie nazioni d'Europa, a partire dall'Inghilterra -piegata dai debiti per il pagamento del riscatto di Riccardo Cuor di Leone e per altre ragioni- e che più tardi divenne la prima nazione a delegare ad una "banca privata" l'emissione monetaria (da lì chiamata "moneta/debito" in quanto nasceva come debito che poi veniva ripagato tramite le tassazioni statali). L'eliminazione dei Templari era perciò indispensabile per la propagazione del potere usuraio e trovò in Filippo il Bello un - forse inconsapevole- ma compiacente esecutore e nel papa Clemente V (colui che spostò la sede papale ad Avignone) un ignavo complice.
Paolo D'Arpini
Commento di Franco Stobbart: "... può anche darsi che chi ideò e complottò contro i Cavalieri del Tempio siano stati certi "banchieri". E' risaputo che in quell'epoca certi Clan di potere imperavano in Europa.Non rifiuto quanto hai riportato ma scelgo un'altra motivazione. I Templari furono coinvolti in un processo inquisitoriale per eresia a seguito delle confessioni di un ex cavaliere templare (espulso dall’Ordine), tale Esquieu de Floyran ex priore templare di Montfaucon, che a partire dal 1305 cominciò a mettere in giro presunte rivelazioni su infiltrazioni ereticali nell’Ordine.In realtà dietro il processo c’era la volontà del re francese di sbarazzarsi dell’ingombrante presenza dell’Ordine e impadronirsi delle sue ricchezze. L’opposizione del Gran Maestro Jacques di Molay a un prestito di quattrocentomila fiorini d’oro al re di Francia e il dissidio tra papa Bonifacio VIII e re Filippo IV di Francia fu la causa per mettere in moto la macchina dell’accanimento verso l’Ordine. Il pontefice per evitare che i rapporti tra regno di Francia e Santa Sede non peggiorassero, non assolse l’Ordine ma lo sciolse in modo ch’esso non fosse condannato. Ma oramai il destino dell’Ordine era comunque segnato."
Mia rispostina: "Sarà certo come tu dici, ma le voci "maligne" messe in giro da Esquieu dovevano avere per forza "degli altoparlanti" che le facessero circolare... Si chiede "cui prodest"? e vengono fuori i menzionati "banchieri" che già erano abbastanza intrallazzati sia con i poteri ecclesiastici che con quelli secolari ed in stretta concorrenza con i Templari"
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Alcune notizie storiche:
I Templari furono un Ordine religioso-militare, ebbe origine da un gruppo di Cavalieri che da Ugo di Payens furono impiegati a rendere più sicuro il viaggio dei pellegrini di Terrasanta; verso il 1119 presero sede a Gerusalemme in una parte del Palazzo reale, chiamato “Templum Salomonis” da qui il nome di Templari. I loro ordinamenti furono approvati dal Concilio di Troyes nel 1129.
Valorosi e talvolta temerari, ma disciplinati rispetto al loro Gran Maestro e ai loro Capi, i Templari compirono in Terrasanta imprese di guerra, famose, contro i musulmani.
A poco a poco aumentarono la loro potenza e il loro prestigio, grazie ai privilegi di natura fiscale e beni di proprietà e lasciti vari. Ottimi amministratori delle loro ricchezze che dovevano garantire l’efficienza dell’Ordine, furono grandi nel campo dell’architettura, della medicina, dell’agricoltura, nell’attività bancaria tanto che potevano assicurare il trasferimento delle somme a loro affidate in deposito ovunque.
Abili anche a custodire ed amministrare i tesori reali e principeschi. La loro eliminazione fu voluta dal re di Francia Filippo il Bello con la complicità passiva del Papa Clemente V, Bertrand de Ghot. Furono accusati di eresia e di immoralità, imprigionati e torturati atrocemente. Giudicati dal potere laico non religioso, il Papa soppresse l’Ordine “per via amministrativa”, nel 1312 al Concilio di Vienne, “con amarezza e senza prove”, incalzato dal re e dopo che il Vescovo di Sens aveva fatto bruciare 54 Templari.
L’ultimo Gran Maestro dell’Ordine fu Jacques de Molay, arrestato nel 1307 con altri 139 cavalieri, dopo un lungo processo e una lunga prigionia fu arso vivo il 18 marzo 1314 in una piccola isola della Senna vicino al Palazzo Reale a Parigi con altri Cavalieri. Al momento del martirio il Gran Maestro volle essere rivolto verso Notre Dame e gridò: “L’Ordine è puro e santo, le accuse assurde, le confessioni menzognere”. Davanti ad una folla attonita si consuma tra le fiamme la leggenda del Tempio.
Franco Stobbart
A parte che il riscatto pagato per Riccardo I risale a oltre 100 anni prima... la maggior parte dei soldi fu versata da Eleonora , madre di Riccardo che era ricchissima ... essendo proprietaria di quasi meta Francia e avendo sposato in seconde nozze il re d Inghilterra quindi l Inghilterra , ammesso che fosse indebitata non lo era certo per quel motivo !
RispondiEliminala sostanza dei fatti e sue conseguenze non cambia, non si intendeva fare calcoli matematici con il bilancino sulle spese e sui debiti ma soltanto evocare alcune ragioni e modi di una scalata di potere finanziario ed economico, da parte dei grandi usurai, che oggi sono i grandi banchieri....
RispondiEliminaIntegrazione sulla correlazione tra Sacra Sindone e Jacques de Molay (l'ultimo gran maestro Templare) - I ricercatori Christopher Knight e Robert Lomas hanno condotto una ricerca estensiva in ambito Templare e Massonico con i due volumi “The Hiram Key” [La Chiave di Hiram N.d.A.] e “The Second Messiah” [Il Secondo Messia N.d.A.]. Essi descrivono la teoria del Mandylion teorizzando che l’immagine della Sacra Sindone mostri in realtà il volto dell’ultimo Gran Maestro Templare Jacques De Molay, che fu torturato alcuni mesi prima della sua esecuzione nel 1307.
RispondiEliminaL’immagine sul telo certamente coincide con la descrizione che viene data di De Molay come mostrato in alcuni intagli Medioevali: naso aquilino, capelli lunghi fino alle spalle e divisi al centro, barba lunga con biforcazione alla base, e l’altezza (si diceva che De Molay fosse piuttosto alto).
Molti hanno criticato tale teoria sulla base del fatto che la Regola dell’Ordine proibiva ai Templari di far crescere i capelli. La spiegazione regge fino a un certo punto, visto che De Molay passò sette anni in prigione e sembra improbabile che in quel tempo gli fosse concesso il lusso della cura della persona. Knight e Lomas continuano dicendo che il telo figurava nei rituali Templari di risurrezione simbolica e che il corpo torturato di De Molay fu avvolto in un sudario, che i Templari conservarono dopo la morte del Gran Maestro.
I ricercatori sostengono che sangue e acido lattico del corpo di De Molay si sarebbero mescolati al franchincenso (usato per sbiancare il panno) così da imprimere l’immagine del volto sul tessuto.
Quando la Sindone fu esposta per la prima volta nel 1357 (50 anni dopo la distruzione dell’Ordine) dalla famiglia di Goffredo De Charney (anch’egli bruciato sul rogo insieme a De Molay) le persone che videro il telo riconobbero in esso l’immagine di Cristo.
Gli autori teorizzano che Jacques De Molay potesse essere stato torturato in una maniera molto simile al Cristo per una sorta di macabra provocazione.
A quel punto, allora, le ferite inferte al vecchio Templare erano le stesse di quelle di Gesù sulla Croce.
Oggi si crede comunemente (attraverso la datazione del Carbonio), che la Sindone risalga al tardo XIII sec. e non alla possibile data della crocifissione di Cristo. E’ interessante notare come la Chiesa rese noti i risultati dell’analisi al Carbonio-14 il 13 ottobre 1989, cioè lo stesso giorno dell’arresto dei Templari da parte della Chiesa e della monarchia di Francia."
(Stralcio di un articolo di Diego Antolini)