Liberazione umana e liberazione animale vanno di pari passo...


Collage di Vincenzo Toccaceli su vignetta di Staino

Tutto è radicalmente connesso nell'infelice campo dei "diritti". Solo per consuetudine culturale (costume che si fa regola(1)) le specie diverse dalla nostra sono da noi considerate, "viste"(2) – e l'aspetto fisico conta infatti moltissimo in tale valutazione – come animali altri da quello umano e totalmente a disposizione di quest'ultimo. 

NON è la differenza qualitativa intrinseca (quelle poche migliaia di geni diversi) tra lo scimpanzé e l'Homo sapiens sapiens che conduce il primo sul tavolo di vivisezione del secondo. 

O meglio: non direttamente, per quel che riguarda la nostra coscienza (e falsa coscienza). L'uomo, abituato da migliaia di anni a constatare quanto il suo cervello specialissimo gli consenta (in virtù di quella disparità biologica e di tutto lo sviluppo storico e sociale suo proprio) una superiorità di fatto incolmabile sulle altre specie, le sottomette e le reifica, fa di esse ciò che vuole. 

Unicamente il dominio, divenuto abitudine comune, "naturale" e poi legge inappellabile, fa ritenere un non-problema, dal punto di vista della giustizia, l'uccisione e la tortura seriale, infinita degli animali, al pari di noi senzienti il piacere e il dolore. 

Come la medesima attitudine (3 )abbia informato, lungo tutta la storia, la catena altrettanto senza fine di sopraffazioni intraspecifiche, di tormenti, umiliazioni e massacri inflitti a minoranze-maggioranze di "sottouomini", solo dei ciechi possono non vedere. 

Così è stato per millenni di schiavismo, di crociate, sino allo sterminio di interi popoli, eliminati, appunto, come "animali", come ratti e vermi. Ma se l'"inferiorità", intendo dire una vera e propria alterità, irregolarità, minorazione genetica, fosse esistita davvero, il comportamento di questi oppressori lo considereremmo meno odioso?... 

I poveri corpi ammassati l'uno sull'altro, ancora vivi e in silenzio, terrorizzati, come bestiame al macello, di Abu Ghraib, l'iracheno al guinzaglio come un cane, loro che, oltre a tutto, in linea filogenetica appartengono alle popolazioni (Sumeri, Accadi, Babilonesi) all'origine stessa della civiltà e cultura occidentale, erano, sono forse inferiori agli yankees di plastica, vomito e spettri?... 

No di sicuro e, ancora una volta, non di ciò si tratta, ma di forza bruta (4) e di immagine-incubo di massa. A fondamento ontologico, modello e paradigma di tutto questo delirio vi è l'antropocentrismo dell'uomo tiranno, l'abuso "normale" nei confronti delle altre specie. Senza liberazione degli animali, che solo l'uomo può compiere, non si avrà mai liberazione umana.


 Joe Fallisi

NOTE



(1) In questo senso etimologico effettivamente "etica", "morale" (cfr. http://www.etimo.it/?term=etica&find=Cercahttp://www.etimo.it/?term=morale&find=Cerca).

(2) "Specie" deriva dal verbo latino specio, "guardo verso un oggetto, una meta" (cfr. http://www.etimo.it/?term=specie&find=Cerca) – specismo: lo sguardo della reificazione (cfr. http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/100255).

(3) Particolarmente sviluppata nell'uomo occidentale soprattutto in virtù dell'effetto combinato dell'ideologia religiosa giudaico-cristiana (fra tutte la più antropocentrica) e, nella modernità, della scienza e del modo di produzione capitalistico, basato, quest'ultimo, sulla reificazione del vivente (predominio del lavoro morto sul lavoro vivo, del valore di scambio sul valore d'uso, dell’astratto sul concreto).

(4) Già per Aristotele il "servo" (cfr. http://www.etimo.it/?term=servo&find=Cerca), l’"ilota" (cfr. http://www.etimo.it/?term=ilota&find=Cerca), lo "schiavo" (cfr. http://www.etimo.it/?term=schiavo&find=Cerca) – il nemico vinto, il "barbaro" (cfr. http://www.etimo.it/?term=barbaro&find=Cerca), il "cattivo" (cfr. http://www.etimo.it/?term=cattivo&find=Cerca) – è  "inanimato", "strumento" verso il quale "non vi è amicizia né giustizia" da parte del "padrone", così come non ve ne può essere "verso un cavallo o un bue" (cfr. Etica Nicomachea, VIII, 11, 1261).

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