Scienza e religione secondo H.P. Blavatsky

La Scienza senza la Religione zoppica, la Religione senza la Scienza è cieca”  - A. Einstein


Einstein ben conosceva i libri scritti da H.P. Blavatsky  co-fondatrice della Società Teosofica. Ella  scrisse nel suo primo libro “Iside Svelata” nel 1875:  “Scienza e Religione unite sono infallibili poiché l’intuizione spirituale supera le limitazioni dei sensi fisici. Separate, la scienza esatta respinge l’aiuto della voce interiore, mentre la religione diviene una teologia meramente dogmatica. In definitiva ognuna, lasciata a sé, non è che un cadavere senz’anima”

E scrissero gli Ispiratori della Società Teosofica nel 1880:
Noi non studiamo i fenomeni fisici ma queste idee universali poiché per comprendere i primi dobbiamo innanzi tutto capire queste ultime. Esse si riferiscono alla reale posizione dell’uomo nell’universo in relazione alle sue precedenti nascite ed  a quelle future; alle sue origini ed al suo destino finale; alla relazione esistente fra il mortale e l’immortale;  fra il temporaneo e l’eternità; fra il finito e l’infinito; idee profonde, grandiose, più comprensive, che riconoscono il regno universale della Legge Immutabile, costante ed inalterabile rispetto alla quale vi è solo un eterno presente…” (dalle “Lettere dei  Mahatma ad A.P. Sinnett” lett. N. 6 -  dicembre 1880  – ed. 1968  Vol I pag.62-63)
“Le nostre teorie sulla “materia cosmica” sono diametralmente opposte a quelle della scienza occidentale ... La Natura non può essere chiamata Male. Il vero male proviene dall’intelligenza umana e la sua origine è provocata solo dall’uomo razionale che si allontana dalla Natura. Perciò l’umanità è la vera ed unica fonte del male ... Non è la Natura che crea le malattie ma l’uomo ...” (Idem.  pag. 114-115)

 Paola Botta Beltramo

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