Così ho appreso, il 3 luglio 2015, della dipartita del caro amico Alberto Mengoni, con il quale ebbi una frequentazione amichevole durata a lungo. Ora egli si è sciolto nel Tutto dal quale proveniva e nel quale noi tutti siamo.
Alberto Mengoni rappresenta un pezzo della mia vita. Egli fu un compagno di viaggio spirituale e, nel corso di parecchi anni, durante la mia permanenza a Roma ed a Calcata, avemmo occasione di condividere varie esperienze. E non soltanto, come si può inizialmente supporre, nel campo della spiritualità, anche nell'impegno sociale, politico, ecologico e culturale.
Ma prima ancora di conoscere Alberto conobbi il suo maestro Raphael, al secolo Raffaele Lacquaniti, e questo, in un certo senso, ci rese fratelli. Accadde nella prima metà degli anni '70, a quel tempo abitavo a Roma e mi capitò di leggere il Viveka Cuda Mani edito da Ashram Vidya, l’avevo acquistato nella libreria Rotondi di Via Merulana, consigliatomi da Rotondi stesso. Quel testo di Shankaracharia lo trovai sublime e perfettamente in sintonia con il mio sentire. Infatti Shankara è un grande Maestro Advaita (non-duale). Per quanto ne sapevo la traduzione mi sembrò ottima e –come spesso avviene per queste cose- presi il relatore per il messaggio e quindi mi misi a cercare chi fosse questo traduttore Raphael che sembrava egli stesso illuminato. Dopo accurata indagine presso la casa editrice e dietro mia insistenza finalmente ottenni il suo indirizzo, ance egli abitava a Roma e ritenni che sarebbe stata una fortuna per me poterlo vedere, così gli scrissi o telefonai e avendo ottenuta da lui una riposta ed un appuntamento mi recai senza indugio a casa sua. Raffaele si presentò a me con semplicità, non c’erano altre persone in casa, a dire il vero questo mi mise un po’ in imbarazzo ma accettai di sedermi in un salottino modesto davanti a lui. Il discorso ovviamente andò sulla sua traduzione, sulla sua esperienza della verità e su cosa si potesse fare per ottenere l’illuminazione. Io gli dissi francamente che ero ancora alla ricerca dell’illuminazione finale e chiesi altrettanto sinceramente se lui l’avesse raggiunta. Raffaele fece un gesto come a confermare che sì, aveva raggiunto la conoscenza, ed allora non mi restò che chiedere la sua benedizione per godere anch’io della sua “esperienza”.
Ma tornando all'amico Alberto ricordo di averlo conosciuto durante alcune riunioni tenute al Circolo vegetariano VV.TT., che allora aveva sede a Calcata, in cui venne fondato un gruppo denominato "Spirito senza Frontiere", un nome proposto da Antonio Priolo. A quel tempo Alberto Mengoni, era un rappresentante dell'Unione Buddhista Italiana. In seguito ci incontrammo ancora diverse volte a Roma, soprattutto al Centro Bibliothe, ed è lì che nacque il Comitato per la "Spiritualità Laica", questa parola fu coniata da Antonello Palieri, un caro amico giornalista dell'ADNkronos, che si interessava di etica e spiritualità. In seguito organizzammo assieme anche un paio di Marce ecologiste e spirituali, sempre a Roma, ed anche numerosi convegni in vari luoghi del Lazio. Ma fu soprattutto a Calcata che la nostra amicizia si cementò, infatti Alberto era un frequentatore abituale nel nostro Circolo vegetariano, e spesso vi organizzava incontri assieme al suo gruppo di meditazione (vedi sua testimonianza pubblicata qui: http://
Ma anche quando lasciai Calcata continuammo ad avere un costante rapporto epistolare e ci scambiammo pareri e scritti sui temi a noi cari della spiritualità laica, del taoismo e dello zen. Un paio di volte egli espresse il desiderio di venire a trovarmi a Treia, ma con il passare degli anni divenne sempre più sedentario, come d'altronde lo sono io stesso... Ed in fondo che senso ha girare in tondo quando siamo al centro?
Om Shanti, caro fratello Alberto!
Paolo D'Arpini
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Un articolo di Alberto Mengoni sulla "solitudine" della Coscienza:
http://
Un articolo sulla figura di Alberto Mengoni: http:// bioregionalismo-treia. blogspot.it/2012/10/aliberth- al-secolo-alberto-mengoni-chi. html
Mi spiace apprendere questa notizia, sopratutto per il fatto della causa della morte.... Conoscevo Alberto, anche se non lo frequentavo... Riposi in Pace...
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