"Avere l'anima non è da tutti.." secondo il sommo pontefice di Roma


Il papa ha detto  che "per gli animali non c'è vita eterna" ovvero sono privi di anima e quindi, sostanzialmente, si possono uccidere e sfruttare (tanto sono equiparabili ad oggetti)... Chissà se codesta affermazione  è stata fatta in considerazione dell'infallibilità papale (dogma cattolico) o in quanto semplice opinione di un comune essere umano (sia pur di altissimo rango religioso) che si appresta a festeggiare la "santa" Pasqua con l'abbacchio alla cacciatora? Nel frattempo, però, Francesco aveva anche detto che "nell'universo non siamo soli" aprendo quindi la porta alle illazioni sulla presenza di esseri alieni "extraterrestri". E -ancora- chissà se questi, secondo il sommo pontefice romano,  sono dotati di anima? E le donne?
Secondo i grandi saggi l’opinione è solo un riflesso personale della percezione individuale della verità. Insomma l’opinione è sempre e comunque parziale ed incapace di riferire un’interezza. Ma se siamo in grado di interpretare ogni opinione come un tassello del pensiero universale e cerchiamo di integrarla nell’insieme del conosciuto forse stiamo mettendo in pratica quel “sincretismo” di pensiero auspicabile per il superamento delle ideologie e delle religioni precostituite. Unica discriminante dovrebbe essere la qualità della sincerità ed obbiettività in cui l’opinione viene espressa…
Infatti se un’opinione è solo “strumentale” allora non vale nemmeno la pena di considerarla, essa non è nemmeno etichettabile come “opinione” (che già di per se stesso è un termine “riduttivo”) ma possiamo definirla “imbroglio giustificativo” teso alla soddisfazione di un vantaggio personale o ideologico… basato sull’assunzione di un pensiero (definito universale). Ciò avviene quando si mente sapendo di mentire o anche allorché non si è andati sufficientemente in profondità nell’analisi interiore!
Per questa ragione punto sul merito della laicità, o equanimità, ed è quanto cerco di affermare in ogni mia espressione… Ma secondo me “laicità” deve presupporre anche il lasciare agli altri la libertà di pensare a modo loro e non possiamo usare la laicità per continuamente controbattere sui punti che a noi sembrano ledere tale principio…
Insomma dovremmo essere laici persino nei confronti della laicità..
Questo atteggiamento mentale, super partes, è decisamente utile ed interessante per l’affermazione di un “sincretismo” che dovrebbe accomunare noi tutti esseri umani nel riconoscimento del pari valore del pensiero che in ognuno si manifesta…
Ah, per quel che riguarda l’ipotetica differenza fra Uomini, Animali od Extraterrestri è solo un fatto di gradiente o predisposizione intellettiva, ma la coscienza che anima queste categorie vitali è la stessa, la possibilità di auto-conoscenza è pure la stessa…
Amo gli animali, amo gli extraterrestri, amo ogni forma di vita ed ogni elemento.. ma dovendo perseguire una mia crescita personale (unico presupposto per la crescita universale) vale il detto “ad ognuno il suo”. E dal punto di vista umano, essendo io stesso un uomo, mi occupo della mia auto-conoscenza e lascio agli altri esseri (umani o non umani) di fare la parte che ad ognuno compete!
Tradotto in termini laici significa che per fare il bene di tutti è sufficiente non arrecar male ad alcuno.
Paolo D'Arpini

4 commenti:

  1. Commento ricevuto via email da Francesca:

    Scusa ma Papa Francesco non ha mai detto una cosa del genere, la quale sarebbe inoltre incoerente con le affermazioni bibliche e del catechismo secondo le quali in realtà tutto il creato e' destinato alla vita eterna e ad essere ricapitolato in Cristo. "tutta la creazione" attende questo.
    Il fatto che l'uomo sia un animale dotato di un'anima"ad immagine e somiglianza di Dio" (tutti gli essere umani e non solo alcuni di essi) non implica negare l'anima degli animali, i quali hanno un'anima sensibile. "essi sono presenti nella mente di Dio". Per non parlare delle esperienze dei mistici e dei santi che hanno detto di avere visualizzato nella luce celeste l'intera creazione nello stato di ordine e incorruttibilità, popolata da piante e animali di ogni specie.

    Parlare della esistenza di altri mondi nel senso di considerare ipotesi circa l'esistenza di altri pianeti ospitanti vita biologica (ipotesi conciliabile con il cristianesimo) non significa appoggiare la tesi ufologiche già rivelate essere false, né aprire l'immaginario ad alieni intelligenti e tecnologicamente evoluti. Significa solo includere nelle ipotesi sulla creazione anche la vita biologica eventualmente presente su altri pianeti. La tradizione tuttavia parla di intelligenze non umane e non terrestri e si riferisce agli enti spirituali di natura angelica.

    Scusa ma mi sento di voler rispondere a questo articolo che mi mandi con queste precisazioni, perché come dici tu e' vero che l'opinione e' personale e che possiamo avere colto più o meno, e riflettere più o meno, la Verità pura che ci trascende, ma esiste un insegnamento magisteriale e le rivelazioni private dei mistici e dei santi che sono date alle Anime per avvicinarsi alla logica del Cielo, quindi teniamone conto al di là delle nostre singole opinioni. Il Papa non può fare affermazioni di quel tipo e francamente dubito che le abbia fatte, come neppure credo che abbia negato l'inferno o altre cose che gli sono state attribuite, travisando completamente il senso delle affermazioni....

    Francesca - happybrava@gmail.com

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  2. Mia risposta a Francesca:

    Cara Francesca, grazie per aver espresso il tuo parere. Beh, nell'articolo soprastante ho riferito la posizione più classica della Chiesa, per la quale "nelle altre creature, che non sono chiamate all'eternità, la morte significa soltanto la fine dell'esistenza sulla terra..." Anche se è vero che in una udienza papa Francesco disse che "gli animali saranno in paradiso con noi". Ma il riconoscere chiaramente l'esistenza dell'anima è un'altra cosa. Infatti si può intendere che gli animali saranno con noi in paradiso in forma di premio/integrazione della nostra beatitudine celestiale.

    Comunque sia il cattolicesimo accetta come legittima l'uccisione di animali ed il loro sfruttamento quindi tali dichiarazioni papaline assomigliano molto a quelle degli inquisitori che affermavano che la tortura e la morte degli eretici contribuiva a "purgarli" dei loro peccati.... (perciò erano considerate opera "religiosa").

    Per quanto riguarda la "posizione" della donna nel passato non è che fosse particolarmente elevata... (al contrario molti padri della chiesa la ritenevano un essere inferiore ed a tutt'oggi nel cattolicesimo le donne non sono titolate al sacerdozio) e sulla la natura gli extraterrestri lasciamola perdere, è una ipotesi ancora "fantascientifica" ed io l'ho appena accennata tanto per allargare il discorso.

    Ciao, Paolo

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  3. Replica ricevuta per email da Francesca:

    Ciao Paolo,

    Sono questioni che andrebbero trattate in diverse sedi.

    Devo precisare però che la Chiesa docente, magisteriale, afferma invece il destino di eternità della creazione. Gli animali li vedremo in Dio come ogni res creata, perché il nulla non esiste ma tutto sarà rinnovato anche se gli spiriti e le anime che hanno deliberatamente rifiutato di aderire alla logica del Cielo rimarranno per loro scelta escluse.

    Nel catechismo cattolico e' ribadito il principio di tutela dell'integrità del Creati ed è esplicitato che il maltrattamento, l'uccisione inutile di un animale costituiscono materia di peccato grave. Tutte le pratiche che implicano maltrattamento (cagionare inutile sofferenza) ad un animale sono considerate immorali nel cattolicesimo.

    Questo concetto e' espresso negli art. 2415, 2416 e 2418.

    Nelle Scritture gli animali sono chiamati servi e anche amici dell'uomo (perché Dio ha stabilito un'alleanza tra noi e loro ai primordi della storia umana). La signoria dell'uomo e' subordinata all'etica della carità (anche questo è espresso nel catechismo).

    Era relativamente normale che nelle culture antiche (quasi tutte) la donna avesse ruoli sociali diversi da quelli maschili, ma tale pensiero differenziativo a volte e' degenerato in un discorso di discriminazione di genere. Ciò non ha tuttavia fondamento nelle scritture le quali profetizzano oltre all'avvento messianico anche la figura cardine della Donna il cui compito altissimo e' sconfiggere "il drago" (tralascio il simbolismo). Se ne deduce che senza la Donna (e le donne) non sarebbe stata neppure possibile la Redenzione ad opera del Cristo. Rimangono le distinzioni dei ruoli (io personalmente non lo vedo bene il sacerdozio femminile, come non vedo affatto bene nessuna teoria "sul gender", compreso il matrimonio gay o la famiglia omogenitoriale di conseguenza). Pari dignità dei generi non significa "svolgere la stessa funzione". Però dalle Scritture si deduce che la Donna ha reso possibile la missione del Cristo e quindi la Donna ha un ruolo di corredentrice. La creatura più alta nella teologia cristiana non è un ente angelico ma e' la Madonna, e se Cristo e' "generato e non creato", la donna che gli fu madre e' creatura ma gode di un privilegio di grazia che la pone al di sopra delle schiere angeliche.
    Scusa se è poco...

    Purtroppo a causa del pensiero limitato di certi sedicenti teologi del passato e del presente, a causa di errori dottrinali medievali e non solo, a causa del desiderio da parte del clero corrotto di soggiogare le coscienze, una parte della cristianità e' tuttora vittima di una visione del Creato riduttiva e mediocre

    Ciao!!

    Francesca

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  4. Mia risposta:

    Francesca cara, dire di condannare uccisione o maltrattamento "inutile" è una forma d'ipocrisia, consente di uccidere gli animali per "necessità", anche in senso di vivisezione per la ricerca medica. Dai, ti prego, la posizione del vaticano sugli animali non è per nulla rispettosa ed etica... Però va bene così, non voglio continuare a fare polemiche, ognuno si adatta a credere ed a perseguire quel che ritiene meglio per lui stesso (magari dicendo che va bene anche per gli altri, secondo le convenienze). Guarda io non sono un animalista sfegatato, credo però che sia necessario un maggior rispetto fra le specie, pur ammettendo che in natura ogni cosa viva è cibo per la vita. Ti invito a leggere questo mio vecchio articolo in tal senso:
    http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/05/17/vegetarismo-ed-osservazione-della-vita-vegetale-con-antonio-doddi-da-cerveteri-a-calcata-il-passo-e-breve%E2%80%A6/

    Paolo D'Arpini

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