Il libro dei mutamenti è un pozzo sapienziale dal quale è possibile trarre significati profondi diversi a seconda di ognuno.
L'I Ching si compone di 64 esagrammi che "prendono" vita... E mentre la mente tenta, con le associazioni alle quali è allenata, di creare idee, ti rendi conto che devi lasciare andare immediatamente quelle stesse idee per accedere ad un sistema analogico intuitivo perché "la descrizione non può essere la realtà"...
Il sistema dell'I Ching è uno strumento per conoscere se stessi, cominciando dagli aspetti personali, ma dobbiamo essere consapevoli che la vera auto-conoscenza non ha bisogno di mezzi: nel momento che descrivo l'io, non-sono-Io... Il processo infine deve passare dal "conoscere l'Io", "all'Essere Io", attraverso la discriminazione (scelta intuitiva) e il distacco (essere testimoni).
Qualsiasi cosa sia osservabile e conoscibile, dal senso dell'io al mondo degli oggetti, lo è attraverso il movimento del positivo/negativo (Yin e Yang) e della manifestazione dei cinque elementi che da tale movimento prendono forma.
Gli Elementi:
Acqua, Legno, Fuoco, Metallo, Terra rappresentano forme energetiche:
La Terra vince l'Acqua
L'Acqua vince il Fuoco
Il Fuoco vince il Metallo
Il Metallo vince il Legno
Il Legno vince la Terra
E conseguenzialmente:
Dalla Terra nasce il Metallo
Dal Metallo nasce l'Acqua
Dall'Acqua nasce il Legno
Dal Legno nasce il Fuoco
Dal Fuoco nasce la Terra
...e il ciclo si conclude o, meglio, ricomincia per percorrere una nuova spirale nell'eternità. Il continuo movimento è il modo espressivo dell'Unità. L'Uno è incomprensibile alla mente, perché è la nostra vera natura e non è sperimentabile nella dualità. Possiamo mentalmente vagamente intuire l'Unità, tuttavia non possiamo comprendere l'Uno, possiamo solo esserlo al di là di ogni concettualizzazione.
Nella mente creiamo l’immagine dell’oggetto che osserviamo stabilendo nel frattempo una separazione tra soggetto e oggetto e ci rendiamo conto di “essere separati”. Da questa distinzione, o proiezione, deriva la nostra identità personale ed il senso del mondo "empirico". Il mondo appare nella dicotomia di noumeno ("soggetto percepente") e fenomeno ("l'oggetto percepito"). Il noumeno è la capacità auto-identificativa della coscienza di rappresentare se stessa in quanto "io", il conoscitore. Il fenomeno è la proiezione speculare, a cui esso fa riferimento, che viene riconosciuta come oggetto percepito, nel mondo dei nomi e delle forme. Insieme creano lo spazio-tempo e la "realtà" in cui siamo immersi.
Paolo D'Arpini ed Associazione Senza Nome
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