Il presente in cui non sai di esserci... ma ci sei...


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Durante un ritiro di Vipassana avevo ascoltato un  brano di Osho  tratto da Sat Chit Anand, che avevo trovato sorprendente e illuminante. Dice: “Noi dividiamo il tempo in tre parti: il passato, il presente, il futuro. Ma è una divisione sbagliata. Il tempo consiste solo del presente. E la mente consiste solo di passato e futuro. Stai mischiando tra loro due cose diverse...”.

Ma ti rendi conto di come cambia la prospettiva? Stiamo mischiando tra loro due cose diverse... Il tempo e la mente. Troppi film di fantascienza ci hanno dato l’idea che il passato e il futuro siano fatti della stessa sostanza di cui è fatto il presente, che siano su una stessa linea immaginaria.

E Osho continua: “La meditazione ti darà la chiarezza di dividerli esattamente per quello che sono: la mente è il ricordo del passato e la mente è l’immaginazione del futuro. Ma il tempo in sé è un’unica realtà indivisa, cioè il presente... Ciò che di fatto incontri, sempre, è il momento presente”.


Questa frase di Osho durante la Vipassana mi aveva aiutato tantissimo: seduto in meditazione, mi perdevo spesso nei pensieri del passato e nei pensieri del futuro. Tanto che sono arrivato a chiedermi: "Aiuto, dov’è la realtà?". Ma poi mi bastava sentire il respiro, una cosa reale e tangibile nel presente, con la sensazione di “Questo è il presente, questa è la realtà, tutto il resto è mente”; e poi quando aprivo gli occhi per la camminata, di nuovo sentivo: “Questa è l’unica realtà”. Attento al piede che toccava il pavimento, passo dopo passo. Erano momenti di risveglio potenti. Ogni passo era una rivelazione. Non c’era assolutamente nessun mischiamento di realtà diverse, di tempo e di mente. E fuori dal presente c’è solo la mente.

Oggi a pranzo ci ho riprovato per uscire dal turbinio della mattinata di attività folle. Cavolo, funziona! "Questo è il presente", sento, vedo “questo è il reale” e mi guardo intorno sentendomi lì, e mi sento seduto sulla sedia, e sento la consistenza e il sapore del cibo in bocca. Dopo 20 secondi, solo 20 secondi di questa apertura al presente imparata nella Vipassana, tutto il turbinio della mattina era svanito senza lasciare traccia. Ho sentito un profondo rilassamento pervadermi finalmente. E mi sono goduto in pace il mio delizioso pranzetto!

Può sembrare una cosa ovvia, quasi una stupidata, dire: “Solo il presente è reale”. Che scoperta! Ma prova a farlo, prova a sentirlo, a essere un testimone di questo fenomeno per più di un secondo e rimani lì più che puoi... A me ha fatto un effetto trasformante!

Il presente è così scivoloso, scappa via dalle mani, è inafferrabile, soprattutto se vissuto avvolti dalla nebbia della mente.


Akarmo

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