Zi Lu trasporta il riso per nutrire i genitori
Il discepolo di Confucio Zi Lu visse durante la dinastia Zhou. Fu un figlio molto rispettoso e devoto. La sua famiglia era povera, così il ragazzo doveva raccogliere fagioli selvatici e radici nei campi per sfamarsi. Per assicurarsi che i genitori avessero cibo adatto e sufficiente, spesso percorreva molta strada per trovare qualche lavoro.
Zi Lu si svegliava molto prima dell'alba e conduceva viaggi lunghi e pericolosi in stati stranieri, in cerca di lavoro. Spesso viaggiava per oltre cento miglia, guadagnando ciò che poteva, per poter comprare del riso e altro cibo per i suoi genitori. Poi portando a spalle il sacco con i rifornimenti, percorreva le molte miglia che lo separavano da casa, e quando arrivava cucinava un pasto nutriente per i suoi genitori. Quando il sacco si vuotava, ripartiva ancora una volta in cerca di lavoro. Finché i suoi genitori rimasero sulla terra, Zi Lu faceva di tutto per trattarli con il giusto rispetto filiale. Tutti consideravano il suo un esempio inusuale di vero servizio filiale di buon cuore.
Dopo che i suoi genitori morirono, il giovane lasciò la terra natale e si trasferì a sud nella contea di Zhou. Il re di Chu rimase impressionato dalla cultura e dal carattere morale di Zi Lu e gli offrì un incarico di funzionario civile. Zi Lu accettò e in seguito divenne un ufficiale d'alto rango. Riceveva un alto salario e ricchi benefici grazie alla sua capace gestione degli affari statali. Ogni volta che viaggiava sulla sua carrozza foderata di seta, un corteo di cento carri la accompagnava. I suoi depositi personali di cereali, abiti, libri e argento coprivano un acro di terreno. I suoi appartamenti erano lussuosamente adornati con tappeti e stoffe. Alla sua tavola si trovavano sempre prelibatezze rare e preziose.
Nonostante la vita ricca e comoda, Zi Lu nel suo cuore si struggeva sempre nel ricordo dei giorni della sua giovinezza, quando serviva sua madre e suo padre. Sospirava spesso, "Ricchezza e onori sono insapori e deprimenti. Come vorrei poter tornare ai vecchi giorni, quando mangiavo i fagioli del campo e portavo il riso sulla schiena per mamma e papà. Come ero felice in quei giorni! Ora che i miei genitori hanno lasciato questo mondo non posso più adempiere al mio dovere di figlio devoto…."
Una poesia in suo onore recita,
"Il sacco di riso sulla sua schiena,
contiene una sorpresa preziosa per i suoi genitori,
Senza mormorio di fatica,
percorreva tutte quelle miglia.
Gloria, ricchezza e onore,
una volta che i suoi genitori se ne sono andati
Non significano niente:
egli soltanto pensa giorni felici ormai passati."
Le storie di esemplare pietà filiale abbondano nella storia cinese. I "24 esempi di pietà filiale" furono raccolti da Guo Jujing durante al dinastia Yuan (1280-1368 d.C) per ricordare il padre scomparso. Egli così raccontò le imprese di figli devoti verso i loro genitori dall'epoca dell'imperatore Shun fino ai suoi tempi. Ancora oggi queste storie rappresentano una parte importante dell'ortodossa virtù cinese.
(Fonte: http://www.pureinsight.org/)
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