Albero di Natale - Origini, storie e leggende cristiane e pre-cristiane



E la tradizione dell’albero di Natale, come è nata? Secondo Richar Heinberg (I riti del Solstizio, Mediterranee 2001) nel nord Europa immaginavano l’Universo come un albero gigantesco, con l’asse terrestre come tronco. Le stelle erano luci fra i suoi rami, e l’oltretomba si estendeva tra le sue radici. Tale concetto di mondo si trova in tante altre civiltà.
 
La leggenda associa il primo albero di Natale a San Bonifacio e alla  conversione dei popoli germanici al cristianesimo. Si narra che un capo tribù locale stava per sacrificare il suo primogenito agli dei alla vigilia di Natale. La scena di tale atto avrebbe dovuto essere una quercia, albero sacro al dio Scandinavo Thor. Bonifacio si fece avanti per impedire il sacrificio abbattendo l’albero e dimostrando così l’impotenza del dio pagano. La folla riunita fu presa da un forte timore reverenziale e chiese a Bonifacio la parola di Dio. Indicando un piccolo abete che cresceva nei pressi, egli disse loro che quello era l’albero sacro al Bambino Gesù: ”Riunitevi attorno ad esso, e non nei boschi, ma a casa vostra”, pare abbia detto Bonifacio. “Che l’abete sia rifugio non per atti sanguinosi, ma per doni di amore e luci di gaiezza”. Chiaramente la storia è ritenuta universalmente apocrifa, deve essere servita un po’ come propaganda per persuadere generazione di europei ad abbandonare il loro tradizionale culto degli alberi, pur conservando parte della tradizione in una forma cristiana innocua.

Secondo un’altra leggenda Martin Lutero stava passeggiando, la vigilia di Natale, sotto un cielo sereno pieno di stelle. Quando tornò a casa portò con se un giovane abete che sistemò in piedi e illuminò con piccole candele per ricordare ai suoi figlioli come il Cristo, la luce del mondo, aveva così gloriosamente illuminato il cielo della prima Vigilia di Natale.

Leggende a parte, la storia dell’albero di Natale è molto nebulosa. Gli antichi romani, ad esempio, usavano alberi e ghirlande di sempreverdi (tipo ginepro, alloro, pino, tasso in quanto profumati) e decoravano le case e luoghi pubblici nei Saturnali e nelle cerimonie rituali del Solstizio d’inverno. 
Nell’era pagana un albero veniva decorato e bruciato durante il Solstizio d’inverno per spazzare via l’anno vecchio e festeggiare il ritorno del sole.

Nell’epoca moderna l’Albero di Natale è simbolo dei festeggiamenti ed è decorato in maniera tradizionale con fronde e luci; simbolicamente parlando rappresenta il nuovo anno e nuovi inizi. Mi vien da fare un appello: non devastate gli abeti in nome del simbolismo, anche con strutture artificiali è possibile tenere fede alle feste comandate e ai suoi relativi simbolismi.

Franco Stobbart

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