Dall'empirismo allo scientismo (e ritorno) - Un altro giro di giostra nell'Universo


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Penso che poche persone si rendano pienamente conto della portata enorme, dell'umanità, della cosiddetta "rivoluzione copernicana", (poi perfezionata da Galileo), quando cioè fu scoperto che la Terra girava intorno al Sole e non viceversa come si era sempre pensato.

A differenza di molti, o forse dei più, ritengo che sia stato un impatto del tutto negativo.

In primo luogo, che cosa cambia per noi sapere che è la Terra che gira e non il sole? Per la percezione umana, oggi come allora - e infatti lo diciamo così, è il sole che sorge e poi tramonta. Che ce ne importa di conoscere il meccanismo che agisce al contrario? Non cambia proprio niente.

Quel che invece è cambiato, ed è una trasformazione epocale - anzi un dramma- è che tutto un universo di simbologie che si reggevano sul presupposto contrario è stato strappato all'uomo, aprendo la strada per la nefasta opera dell'illuminismo, che ha di fatto cancellato il trascendente dalla sfera umana.

Mi spiego meglio.

I simboli che offre la natura non sono casuali, né fini a se stessi, ma rappresentano realtà pertinenti ad un altro ordine di cose, quello non visto, ma più sostanziale. Essi sono stati modellati sulla psiche umana, affinché essa potesse percepire in modo mediato realtà superiori: nel caso del Sole che gira intorno a noi la coscienza di un progetto, di un'intelligenza il cui fine è "illuminare" l'uomo (non nel senso illuminista) fornirgli luce, calore e quell'energia che lo può elevare verso stati più alti dell'essere.
La scienza stessa si è trovata a rispolverare il concetto antropico, cioè quello che vede l'uomo come figura centrale nel contesto universale, ammettendo che l'esistenza della vita sulla Terra è un'alta improbabilità statistica: c'è circa una sola possibilità su un milione o più che tutti i fattori necessari alla vita umana siano miscelati in maniera così perfetta. Una sola virgola di troppo avrebbe impedito questo processo. 

Questo significa eliminare la "casualità" che accompagna ogni tesi scientifica, a partire dal Big Bang, teoria  secondo la quale un'esplosione avrebbe dato vita , del tutto casualmente, a un universo ordinato e dotato di leggi come quello che conosciamo. Questo equivarrebbe a dire che dall'esplosione di una tipografia ne verrebbe fuori l'enciclopedia Treccani.
Ma la scoperta di Copernico ha avuto come implicazioni la disposizione della psiche su di un piano orizzontale, senza più la verticalità della trascendenza: ha sradicato l'uomo dal suo contesto di significati consegnandolo alla piatta rassegnazione che l'uomo è solo un ingranaggio passivo in un ripetersi ciclico e insensato di sequenze temporali.

Il messaggio che ne deriva è: siamo soli nell'universo a bordo di un pianeta che gira a non finire. 

Un altro giro di giostra.

Simon Smeraldo
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2 commenti:

  1. "Nell'infinito-eterno non esiste né centro né periferia, né inizio né fine, né creazione né distruzione"

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  2. La scoperta di Copernico è importante.....la scienza è bloccata perché deve sempre dimostrare secondo formule e teorie. Solo ora la scienza quantistica comincia a considerare il nesso tra il sistema circolatorio umano e il movimento delle galassie....il corpo umano e l'universo.Diamo valore alle scoperte....

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