La forza spirituale del maestro e quella dei libri
Perché si è convinti che i libri non diano la vera conoscenza e la liberazione come il vero Maestro?
In realtà, non che i libri dicano meno dei Maestri, anzi i Testi sacri, che si dice, ispirati dal Divino, dicono ancora di più. Ciò che fa la differenza è che quella ottenuta dai libri rimane, comunemente, relegata nella sfera razionale, quell’offerta data direttamente dal Maestro, trasmessa cioè da cuore a cuore, arriva a forme più elevate d’intuizione.
Il grande limite della scrittura, impossibile da travalicare, è che non può in nessun modo offrire aiuto quando è richiesto, mentre il Maestro, dopo un esame attento del mentale del discepolo, offre i suoi preziosi consigli.
Il vero Maestro è anche psicologo e terapeuta e conosce la giusta medicina da somministrare al suo discepolo, che desidera essere guarito dalla malattia nello spirito.
Il Maestro, prima di offrire i suoi servigi al discepolo, studia la sua personalità, il suo carattere, le difese che il falso ego escogita per non soccombere, cose che il libro non potrà mai dare.
Perciò, un ricercatore che, per vari motivi, non è ancora ai piedi di un Maestro e si avvale solo della buona lettura di opere spirituali, deve possedere (se vuole sperare in un qualche successo) l’innato acume e intelligenza di svolgere (per quanto possibile) il lavoro preliminare che avrebbe dovuto fare il Maestro, attraverso un’attenta e scrupolosa autoanalisi introspettiva.
Punto di partenza per svolgere con successo quest’oneroso lavoro, vi è l’estrema sincerità con se stessi, senza il quale, qualunque cosa si faccia, si fallisce. E’ come se l’allievo avesse un Maestro interiore che lo orientasse nello scovare e conoscere quali sono i suoi difetti che poi dovrà eliminare e sostituire con virtù. Tutto questo implica una sincerità, una volontà e un desiderio unici nel loro genere.
La ricerca spirituale, senza un istruttore che indica la via, si presenta come impresa titanica, quasi impossibile. E’ come se un esploratore che deve attraversare la giungla avesse come scelta la possibilità: o di avere una guida esperta che lo accompagni nel viaggio e, strada facendo, apprendere i pericoli che infestano la giungla, o cercare di conoscere anticipatamente ogni pericolo che si annida nella giungla, con lo scopo poi di evitarlo. Certamente la seconda ipotesi è molto più impegnativa e quasi destinata al fallimento ma, se l’esploratore possiede un’innata e spiccata intuizione, oltre una forte volontà, allora può sperare anche nella felice riuscita.
Uno su mille ha le qualità per intraprendere la ricerca spirituale sotto la guida di un Maestro, e uno su mille di questi ha le qualità di trovare da solo la liberazione.
Luciano De Bei
Beh, sicuramente il contatto diretto con un maestro vale più di qualsiasi libro, però la lettura di testi spirituali è un buon passatempo, d'altronde la mente cerca storie interessanti a cui dedicare la propria attenzione e sicuramente è meglio leggere storie di santi che polpettoni social.
RispondiElimina