Per il mondo antico, così come per il Medioevo, la destra, il diritto (retto), il davanti e l’alto erano le parti-direzioni considerate eccellenti(1).
Se il davanti e l’alto rimandano al culminare del Sole, cioè alla sua massima luminosità, allo stesso modo la preferenza accordata al diritto e alla destra rivela un’indubbia origine astronomico-astrologica. “Il tempo che intercorre fra l’istante in cui sorge o tramonta il primo grado di un segno [immateriale] dello zodiaco e quello in cui sorge o tramonta l’ultimo grado, (…) chiamato tempo ascensionale, o tempo discensionale, (…) varia per ogni segno e per ogni diversa latitudine terrestre. (…)
Nella rotazione completa di 24 ore sorgono tutti i 360 gradi di equatore. In 12 ore sorgono 180 gradi e in 1 ora sorgono 15 gradi di equatore. L’arco di 30°, che sull’eclittica corrisponde ad un segno zodiacale, sull’equatore corrisponde ad una rotazione di 2 ore. Le ore equatoriali sono dette anche ‘equinoziali’ poiché i due equinozi sono sull’equatore e quando il Sole si trova in questi punti i suoi semiarchi diurni e notturni sono entrambi di 180° (= 12 ore) e il giorno dura quanto la notte. (…) I segni dello zodiaco che sorgono con un arco equatoriale minore di 30°, ovvero in un tempo minore di 2 ore, sono detti segni di breve ascensione, o segni obliqui, o segni curvi. Sono il Capricorno, l’Acquario, i Pesci, l’Ariete, il Toro, i Gemelli. I segni dello zodiaco che sorgono con un arco maggiore di 30°, ovvero in un tempo maggiore di 2 ore, sono detti segni di lunga ascensione, o segni retti. Sono il Cancro, il Leone, la Vergine, la Bilancia, lo Scorpione, il Sagittario. I segni che sorgono obliqui, tramontano retti e viceversa. (…) Poiché il cerchio dell’equatore rappresenta il sorgere e il tramontare nel tempo medio della rotazione diurna (2 ore = 30°, 24 ore = 360°), i segni che sorgono in un tempo minore assumono un significato analogo a ciò che avviene velocemente e senza fatica, quelli che sorgono in un tempo maggiore sono analoghi a ciò che avviene con lentezza. Queste sono le opinioni di alcuni autori: * Anonimo: ‘i segni retti significano il lento compiersi di eventi retti e sinceri, i curvi il compiersi rapido di eventi tortuosi o arditi’. * Doroteo: ‘per ogni azione che desideriamo retta e sincera scegliamo il sorgere dei segni retti e ancora la Luna o il significatore dell’azione in essi.
Ma se vogliamo un evento fallace od incerto serviamoci dei segni curvi o dei tropici’. * Efestione: ’se lo schiavo fugge al sorgere di un segno curvo, o quando la Luna è in esso, andrà errando nella sua fuga, ma in segni retti giungerà dove vuole’. * Giuliano di Laodicea: ‘i segni retti convengono agli accordi, i curvi alle trasgressioni’. * Retorio: ‘… i segni retti e curvi hanno significato sulla eutocia e distocia…’. * Pseudo Tolemeo (Centiloquio): ‘… i segni retti e curvi hanno significato sulla corporatura’.”(2)
“Il sorgere di un segno retto è indice di ciò che si compie lentamente e con fatica, di un segno curvo od obliquo il contrario [Doroteo]. Quando un bimbo viene alla luce, se la Luna è in un segno obliquo ed è osservata od accerchiata dai malefici, indica il parto difficile [Retorio]. I segni retti ed obliqui partecipano al giudizio sulla corporatura [Pseudo-Tolemeo], onde gli astrologi indiani definiscono come segni di media ascensione le coppie Gemelli-Cancro e Sagittario-Capricorno [Sphujidhvaja]. Retto ed obliquo, orthòs e plàghion, hanno inoltre un’accezione morale, rispettivamente: ciò che è vero e ciò che è equivoco. Il cerchio dell’equatore, rappresentando la giusta misura del tempo, rende sospette le levate che si compiono in tempi minori: ove non vi è fatica, vi è sovente raggiro; a sua volta, un’azione ove vi è raggiro si fa tortuosa e comporta travaglio. I segni retti indicano ‘il lento compiersi di eventi retti e sinceri’ [An.Ludw.]; gli obliqui o curvi ‘il compiersi rapido di eventi tortuosi o arditi’ [id]. ‘Quando vogliamo ricercare rettamente e sinceramente qualsiasi evento, scegliamo il sorgere dei segni retti e ancora la Luna o il significatore dell’evento in essi.
Similmente se vogliamo un evento fallace od incerto serviamoci dei segni curvi o dei tropici’ [Doroteo], se i segni retti sorgono ‘tutto avverrà rapidamente, mentre i curvi generano sforzi, difficoltà e ritardi’ [id.]. Il sorgere dei segni retti, senza testimonianza dei malefici, indica che ciò che viene intrapreso verrà compiuto senza ostacoli; al contrario, il sorgere dei segni obliqui, senza la testimonianza dei benefici, indica azioni lunghe e difficili [Efestione].”(3) ”Ai tempi degli antichi Greci, (…) gli indovini, quando volevano presagire il futuro volgevansi verso settentrione, e così i segnali celesti, che per essere fausti dovevano apparire nella regione orientale, trovavansi alla loro destra.”(4)
“Dopo il loro sorgere (…) gli astri si innalzano sopra la linea dell’orizzonte e, allorché giungono all’XI, X e IX luogo si configurano con esagono, quadrato e trigono all’oroscopo. Sono, questi, aspetti di elevazione, gli astri si trovano allora nelle parti destre rispetto al grado che sorge, in una regione del cielo che è sorta prima del grado dell’oroscopo al quale si configurano. Più brevemente, sono astri destri e per tale ragione fortiores, giacché gli astri destri recano maggiormente a compimento i loro decreti che non i sinistri. Nel circolo dello zodiaco sono destri quei segni la cui declinazione è boreale, dall’Ariete alla Vergine; allo stesso modo, nello spazio del giorno, l’emisfero che si estende dal grado che sorge all’occidente è detto destro, quello occultato dalla terra sinistro. Ora, la parte del cielo che è sopra l’orizzonte est nobilior et fortior. (…) Il senso della sovreminenza di un astro consiste nella facoltà dell’astro più alto di alienare, corrompere la forza dell’astro inferiore o, al contrario, di confortarlo (…). Ogni astro posto nel trigono o quadrato od esagono destro [ovvero precedente] è sovreminente rispetto a quello che è nel sinistro [o seguente]. Si muove infatti verso di lui.(…) La sovreminenza più efficace è quella che avviene con la figura del trigono e del quadrato ed invero l’astro che in tal modo esercita sovreminenza è fortissimo, sia esso benefico o malefico, soprattutto se angolare [ed orientale (…)].
Il benefico rende illustre la genitura, il malefico oscura. E infine, di norma, ogni astro posto nella parte destra esercita sovreminenza sull’astro posto nella parte sinistra, astro verso il quale si dirige. (…) Se la sovreminenza è figura destra, si può dire brevemente che esercitano sovreminenza gli astri che hanno meno gradi, soggiaciono alla sovreminenza gli astri che hanno più gradi; vi è pertanto sovreminenza anche fra gli astri posti nel medesimo segno o luogo (…).”(5) Nelle carte del cielo australi la sovreminenza è figura sinistra.(6)
Questi i significati etimologici e le corrispondenze e sinonimie di “diritto”, “retto”, “destro”, “curvo”, “obliquo” e “sinistro”(7): diritto e dritto 1. sp. dereczo; port. direito; prov. dreit; rum. drept; fr. droit; come aggett. dal lat. DIRECTUS [contratto in D’RECTUS] pp. di DIRIGERE porre in linea retta, dare una direzione, drizzare, governare (v. Dirigere e cfr. Diretto). – Fatto, Condotto ed anche Posto in linea retta; Che non piega da nessuna banda e non torce; e il suo contrario è, secondo i casi, Torto, Tortuoso, Cavo, Inclinato, Pendente. – Fig. Retto, Legittimo; Giusto, Onesto; Esatto; Acconcio, Accorto, Sagace [che vede dirittamente]; Favorevole; Destro; e sovente è anche opposto di Rovescio (che si suppone aspro e tortuoso). Deriv. Dirittamente; Dirittura. 2. Come sost. dal b. lat. Directum ciò che è retto, e fig. giusto, ragionevole, onesto, da DIRIGERE, dirigere, guidare, regolare (v. Dirigere). – Principio di giustizia dal quale debbono prender norma e misura gli atti della libertà umana; Legge o complesso di leggi; Ciò che a ciasuno spetta secondo la legge naturale o positiva; Facoltà riconosciuta dalla legge di fare o non fare, di obbligare od impedire altrui, di conservare o conseguire alcuna cosa. – vale pure Scienza delle leggi; ed in senso speciale Emolumento, oppure Tassa, Dazio, Tributo che il cittadino deve per disposizione di legge. – «A diritto, a buon diritto» = A ragione, Giustamente.rètto = lat. RECTUS da REGERE nel senso di stendersi in alto (v. Reggere): ma il Canello la dice forma aferrica di DIRETTO come RITTO lo è di DIRITTO. Diritto, In linea retta, Che non è curvo o, Che non piega da nessuna parte; fig. Che non devia dal gusto, da ciò che è conveniente, e quindi Buono, Onesto. «Caso retto» dicesi dai grammatici il nominantivo dei nomi rispetto agli altri casi, che si chiamano obliqui. In anatomia: preso sostantivamente dicesi così L’ultimo intestino, quello che confina coll’ano, perché posto d’alto in basso, senza curvature né flessioni. Deriv. Rettamente; Rettezza; Rettificare; Rettitudine. dèstra = lat. DÈSTRA sincope di DÈXTERA [sottinteso mànus mano] (v. Destro). La mano che è dalla parte del fegato, la quale per concorrervi maggior quantità di sangue, e per essere adoperata ordinariamente più dell’altra, è più vigorosa e più agile.dèstro prov. destre; sp. diestro; port. destro: dal lat. DEXTER [= gr. DEXITEROS], che sembra essere la forma comparativa del non usato DEXIUS che rimane a diritta, favorevole [= gr. DEXOS abile, pronto, industre], come DEXIMUS e DEXTIMUS n’è la forma superlativa: dalla radice DAKS = DAX, che si trova nel corrispondente sscr. DAKS-AS E DASINAS (= a. slav. DES-INU) in origine che è o va a diritta (onde daksinâ il mezzogiorno), e poi abile, idoneo, che gli etimologisti ricollegano al verbo DAKS-E, DAKS-AMI muoversi, affrettarsi, esser valido e attivo ed anche colpire.
Ciò che rimane all’uomo a mano destra, cioè dalla parte della mano che sta al lato del fegato; fig. presa somiglianza dal vigore e dalle attitudini della destra di fronte alla sinistra mano, vale Agile, Accomodato a operare con franchezza, Svelto, Lesto, e indi Agevole, Idoneo, Sagace, Scaltro. – Come sost. poi sta per Congiuntura propizia, favorevole: lo che risale ai tempi degli antichi Greci, perché gli indovini, quando volevano presagire il futuro volgevansi verso settentrione, e così i segnali celesti, che per essere fausti dovevano apparire nella regione orientale, trovavansi alla loro destra. Deriv. Destreggiare; Destrezza (sscr. daxya); Destriero; Addestrare. Cfr. Desterità. curvo prov. e cat. corb; sp. corvo; fr. courbe: dal lat. CURVUS, che secondo il Furlaretto trae dal gr. GUROS rotondo, che interposto il digramma eolico diviene GURFOS, ma che i più rannodano alla rad. KR che ha il senso di piegare, volgere in giro, che è nel gr. KYR-TOS (ted. kru-mm, a. slav. kri-vu) curvo, KOR-ONE cosa piegata, nel lat. CIR-CUS cerchio, nell’a. a. ted. HRI-NG (mod. Ring) anello, nel lit. KREI-VAS attorto, nel sscr. HVAR-ATI curvarsi, andare a sghembo, e più tipicamente, con ripetizione della radice, nel sscr. C’ARKRAS ruota, cerchio (cfr. Cilindro, Circo, Corona). Alquanto piegato in arco; contrario di Diritto, di Piano. Deriv. Curvo; Curvare; Curvatura; Curvezza; Curvità; Incurvare; Ricurvare. obliquo e obliquio = lat. OBLIQUUS e OBLICUS comp. della part. OB verso, per, e LIQUIS voce antica significante piegato, torto, da una rad. europ. LAC-, LIC-, che ha il senso di piegare, volgere a traverso, ond’anche lic-inus che ha le corna curvate in avanti (detto di bovi), limus per lic-mus sbieco (detto di occhio, che volge in direzione diversa dalla faccia), limes per *lic-mes via traversa, limen per *lic-men pietra che sta a traverso la porta di casa, lux-us (= gr. Lox-os) torto, slogato, il sabin. lix-usa ciambella, a cui fanno riscontro il lit. lenk-ti (= ted. lenk-en) piegare, link-ti piegarsi, lug-nas pieghevole, l’a. slav. leka io piego, non che il gr. lyg-os vimine (che si attorce), lyg-oô piego, annodo, lech-rios obliquo, ecc. che fanno capo al sscr. ling-âmi piego, ed alla quale congiungesi pure il lat. lig-are (cfr. Lago, Legare, Liccio, Lima, Limite, Limitare, Lussare, ed anche Bilenco, Collimare, Eliminare, Preliminare, Sublime).
Che non è diritto o perpendicolare, Che va di traverso; e fig. Ingiusto, Reo; Ambiguo, Equivoco. Sinon. di Sbieco, Sghembo, Stolto, Stravolto, Tortuoso. Der. Obliquare; Obliquità; Bièco. sinistra = lat. SINISTRA (v. Sinistro). La mano manca.sinistro = lat. SINISTRUM |il cui superlativo è SINISTIMUM|, che alcuno congiunge a SINUS seno, cioè che si nasconde sotto le pieghe della veste, come appunto nella toga romana la mano sinistra (v. Seno), altri a SENEX vecchio, come dire, più degno, e terminazione -TER, come in magis-ter, minis-ter. Che resta dalla parte della mano manca, che è la meno esercitata e quindi la più debole.
Presso i Romani, i quali volti a mezzogiorno avevano il levante a sinistra, donde venivano agli auguri i buoni auspici, significò pure di felice augurio, prospero, lieto: ma presso altri popoli e specialmente i Greci, i quali volti nei loro riti religiosi a settentrione avevano alla sinistra il ponente, da cui si partivano i cattivi auguri, significò Infelice, Infausto, Triste, Avverso, Perverso, Cattivo, e questo senso accettato poi anche dai Latini trapassò nelle lingue romanze e vi perdura tuttora. Come sost. Disgraziato accidente. Deriv. Sinistrare propr. Andare a sinistra obliquamente: Tergiversare, indi Imperversare, Andare in fallo.
Joe Fallisi
NOTE
(1) Cfr. Aristotele, De Coelo, Sansoni, Firenze 1961, Libro II, 2, p. 285a, 20 e 3, p. 285b, 15 sgg.
(2) Scuola di Astrologia Classica. Fondamenti astronomici e nozioni elementari di astrologia classica, di Giuseppe Bezza e Marco Fumagalli. Lezione 2 – La sfera locale. 18. Segni retti e segni curvi (cfr. http://www.cieloeterra.it/
(5) G. Bezza, op. cit., pp. 268-271. (6) “I nomi stessi dei punti cardinali dell’orizzonte sono stati attribuiti in relazione al nostro emisfero, assumendo poi un valore universale. Coloro che giungono, per la prima volta, dall’emisfero boreale a quello meridionale, non possono non sentirsi letteralmente disorientati constatando che il sorgere del Sole (Est), rivolti verso il Sud dell’emisfero in cui si trovano (verso il mezzogiorno), avviene alla loro destra, invece che alla sinistra, come accade nell’emisfero da cui provengono. Perciò nelle figure australi di nascita e di rivoluzione l’Ascendente e il Discendente devono essere invertiti rispetto a quelli settentrionali – e così i segni immateriali, le declinazioni e le latitudini celesti, dal momento che opposte sono le stagioni nell’uno e nell’altro emisfero –, rimanendo invariato solo l’asse X/IV. I pianeti, infatti, in tali figure, procedono lungo l’eclittica da sinistra verso destra, in senso orario, mentre sorgono e vanno a culminare da destra verso sinistra, in senso antiorario. Senza l’inversione dei segni e, insieme, della disposizione delle Case, le carte del cielo dell’emisfero Sud sono temi di fantasmi sbilenchi.” (J. Fallisi, “L’imperturbabile equità”, “Phôs” n. 12, giugno 2006, p. 14, http://it.groups.yahoo.com/
(7) Ottorino Pianigiani, op. cit., pp. 418 (cfr. http://www.etimo.it/?term=
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