Un tram chiamato "Ri-conoscenza"

Sul bus di oggi a Bologna, ma poteva accadere in una qualunque città.

NSEGNAMENTI SPIRITUALI SULL'AUTOBUS 36
Sul bus di oggi a Bologna, ma poteva accadere in una qualunque città.
Il monaco (il sottoscritto) si siede su un sedile sul fondo del bus. Vicino c'è una cinese sui cinquant'anni con una ingombrante borsa della spesa. Più oltre un ragazzo indiano o pakistano e una giovane donna, probabilmente cubana. Sale una donna anziana che con fare sbrigativo fa cenno a tutti che vuole un posto a sedere. La cinese, di fronte a quel gesto imperativo, si alza in automatico e le cede il posto. Dopodichè la vecchietta si siede facendosi largo tra i vicini. Io rimango un pò contrariato e guardo con poca simpatia la vecchia che nel mettersi a sedere, mi aveva anche tirato per un braccio senza tanti complimenti... Passa qualche secondo e la cubana, sicuramente disturbata dalla scena, getta un'occhiataccia all'anziana e gli rimprovera il suo gesto e la sua arroganza. La vecchia nemmeno le risponde; le fa solo un chiaro cenno con la mano del tipo " ma che cavolo vuoi...'" e con un fare sprezzante disegnato in volto, si gira dall'altra parte. La cubana cerca allora la solidarietà del ragazzo ma, per via delle differenti lingue, non arrivano a capirsi.
L'autobus prosegue la corsa e dopo un tratto, a causa di un guasto, ci viene comunicato dall'autista che dobbiamo salire sul bus in sostituzione, che si trova già fermo davanti a noi. Ci alziamo tutti e noto, con mia sorpresa, che il ragazzo indiano va ad aiutare la vecchietta ad alzarsi e l'accompagna fino al nuovo bus. (io, sinceramente, la avrei lasciata lì ad arrangiarsi...). Si cambia bus, nuovi sedili, nuovi posizionamenti. Dopo 5 minuti di corsa il giovane indiano si avvia a scendere. Cerco di osservare attentamente se la vecchia non abbia un momento di cedimento emozionale verso il ragazzo, ma non noto niente, Ma poi, dal marciapiede, vedo che l'indiano le rivolge uno sguardo e, sorpresa..!, la vecchia sta agitando la sua mano in segno di saluto (allora c'è speranza, penso...). Passa ancora qualche minuto, l'anziana si alza, fa qualche passo attaccandosi ai sostegni, e cerca, senza molta fortuna, di suonare il campanello. Allora chiede un aiuto alla prima signora che trova lì accanto e, - guarda un pò i casi della vita (!) - è proprio la cinese che poco prima aveva costretto a cederle il posto ! La donna, che ora è di nuovo seduta, ancora una volta acconsente senza indugi e a quel punto ho potuto un'altro "Grazie " uscire dalle labbra dell'anziana. (e due...)
MORALE ? Ognuno tragga la sua. Il monaco ha osservato tutto con molta attenzione e ha trovato la vita ancora una volta incredibilmente sincronica e sorprendente per gli insegnamenti che riserva.

Il monaco (il sottoscritto) si siede su un sedile sul fondo del bus. Vicino c'è una cinese sui cinquant'anni con una ingombrante borsa della spesa. Più oltre un ragazzo indiano o pakistano e una giovane donna, probabilmente cubana. Sale una donna anziana che con fare sbrigativo fa cenno a tutti che vuole un posto a sedere. 

La cinese, di fronte a quel gesto imperativo, si alza in automatico e le cede il posto. Dopodichè la vecchietta si siede facendosi largo tra i vicini. Io rimango un po' contrariato e guardo con poca simpatia la vecchia che nel mettersi a sedere, mi aveva anche tirato per un braccio senza tanti complimenti... 

Passa qualche secondo e la cubana, sicuramente disturbata dalla scena, getta un'occhiataccia all'anziana e gli rimprovera il suo gesto e la sua arroganza. La vecchia nemmeno le risponde; le fa solo un chiaro cenno con la mano del tipo " ma che cavolo vuoi...'" e con un fare sprezzante disegnato in volto, si gira dall'altra parte. La cubana cerca allora la solidarietà del ragazzo ma, per via delle differenti lingue, non arrivano a capirsi.


L'autobus prosegue la corsa e dopo un tratto, a causa di un guasto, ci viene comunicato dall'autista che dobbiamo salire sul bus in sostituzione, che si trova già fermo davanti a noi. Ci alziamo tutti e noto, con mia sorpresa, che il ragazzo indiano va ad aiutare la vecchietta ad alzarsi e l'accompagna fino al nuovo bus. (io, sinceramente, la avrei lasciata lì ad arrangiarsi...). 

Si cambia bus, nuovi sedili, nuovi posizionamenti. Dopo 5 minuti di corsa il giovane indiano si avvia a scendere. Cerco di osservare attentamente se la vecchia non abbia un momento di cedimento emozionale verso il ragazzo, ma non noto niente, Ma poi, dal marciapiede, vedo che l'indiano le rivolge uno sguardo e, sorpresa..!, la vecchia sta agitando la sua mano in segno di saluto (allora c'è speranza, penso...). Passa ancora qualche minuto, l'anziana si alza, fa qualche passo attaccandosi ai sostegni, e cerca, senza molta fortuna, di suonare il campanello. 

Allora chiede un aiuto alla prima signora che trova lì accanto e, - guarda un po' i casi della vita (!) - è proprio la cinese che poco prima aveva costretto a cederle il posto ! La donna, che ora è di nuovo seduta, ancora una volta acconsente senza indugi e a quel punto ho potuto un'altro "Grazie " uscire dalle labbra dell'anziana. (e due...)

MORALE? Ognuno tragga la sua. Il monaco ha osservato tutto con molta attenzione e ha trovato la vita ancora una volta incredibilmente sincronica e sorprendente per gli insegnamenti che riserva.


Jalsha Claudio

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