Considerazioni raccolte fra gli scritti di pensatori significativi. Per spiegare le ragioni che hanno determinato l’aspetto personalistico del cosiddetto insegnamento del Cristo, personalismo che possiamo far discendere tanto dall’Epicureismo quanto dallo Stoicismo, dottrine filosofico-esistenziali di cui era pregno il mondo mediterraneo governato dalla Romanità e improntato dall’Ellenismo, vale la pena riportare quanto scritto dallo studioso Paolo Boccuccia (vedi anche il libro di don Ennio Innocenti: Gesù a Roma.):
"Il Gesù dei Vangeli vive, si muove ed opera su di uno sfondo ambientale e storico irreale, tranquillo, folkloristico, pacifico, al massimo turbato da qualche dramma personale senza importanza sociale, quali infermità o alienazioni mentali (indemoniati), drammi che danno al personaggio l’occasione di mostrare i suoi poteri taumaturgici e di porsi al centro di una attenzione collettiva priva del tutto di connotazioni politiche e di prospettive rivoluzionarie"
Nota: In questo clima è possibile instaurare un insegnamentol di carattere personalistico che promette la “vita eterna”, cioè un prolungamento della vita a chi si comporterà in un certo modo ( che può essere anche una modalità di esistenza del tipo di quelle che vanno per la maggiore, oggi, nelle riviste salutistiche. Da aggiungere anche che all’epoca, cioè all’epoca in cui è stato situato, arbitrariamente la predicazione di Gesù, la Palestina era letteralmente straziata da guerre civili e da ribellioni contro Roma.
Pitigrilli, nel suo libro ”La bella ed i curculionidi” scrive: "I Greci insegnavano se sei bello fatti più bello ancora. Oggi la gente coltiva la propria caricatura."
E Platone: “Scopo dell’uomo è la conoscenza e questa si ottiene nella Comunità e per la Comunità ”
Nota ulteriore: I racconti evangelici, nella loro astrazione -come fossero racconti fiabeschi- non permettono di identificare un elemento concreto. Questo il loro fascino ma anche il loro limite. Al contrario, la Fascinazione Mitica, alla quale i creatori dei Vangeli si sono sicuramente ispirati, permette una continua traslazione nella tradizione del mito: dalla Persia, alla Mesopotamia, alla Grecia, a Roma e da questa a tutta l’ area mediterranea, compresa la Pelstina, ma soprattutto Alessandria d’Egitto cuore pulsante e concentrazione di tutto il pensare ed il sentire.
Palingenesi Pitagorica: come scrive Arturo Reghini, non significa morire e rinascere, bensì ripetere l’ atto della nascita. nascere nuovamente.
Frasi utili alla comprensione:
"Perdonami per non essere riuscito a perdonarti."
"Io sono un altro Te stesso." saluto dei nativi americani.
"In fondo al Graal c’è il TAO." Eugenio Montale.
Vasile Droj: "Risonanza nella nostra Mente delle parole che pronunciamo e che ascoltiamo. Non ha senso escludere la sonorità e l’articolazione, cioè la lingua nazionale utilizzata nel discorso, dalla comprensione dei significati. Non c’è comprensione nella pura astrazione concettuale."
H. Laborit: "La sola ragione d’essere di un essere è di essere, diversamente non esisterebbero esseri"
Cartesio: "Occorre saper sceverare il vero dal certo"
Georgius Vitalicus (alias Giorgio Vitali)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.