In memoria di Mohandas Gandhi.... nell'anniversario della sua uccisione




Ricorre il 30 gennaio l'anniversario della morte di Mohandas Gandhi.

Nel ricordare Gandhi con inestinguibile e vieppiù crescente gratitudine, ancora una volta affermiamo con profonda persuasione l'evidenza di questa verità: che solo la nonviolenza può salvare l'umanità.

La nonviolenza è l'unica forma adeguata e coerente di opposizione al razzismo e al maschilismo; è l'unica forma adeguata e coerente di opposizione a sfruttamento, inquinamento e guerra. Il concetto di nonviolenza e' sinonimo di antitotalitarismo e di antibarbarie. Nonviolenza è forza della verità, rispetto per la vita, impegno concreto per la convivenza e la liberazione comune.

Scegliere la nonviolenza e' opporsi a tutte le violenze e le menzogne, lottare contro tutte le uccisioni e le persecuzioni, recare soccorso a chi soffre, difendere e promuovere la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani, proteggere la biosfera casa comune dell'umanità intera: e' il primo dovere di ogni persona decente, e' il compito comune dell'umanità.

L'unico modo onesto di ricordare Gandhi è proseguirne la lotta per un'umanità di persone libere ed autonome, eguali in diritti e doveri, responsabili e solidali, nell'unico mondo comune che abbiamo.

Vi è una sola umanità. La nonviolenza è in cammino, la nonviolenza è il cammino.

Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo




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Una breve notizia biobibliografica su Gandhi

Mohandas K. Gandhi e' stato della nonviolenza il piu' grande e profondo pensatore e operatore, cercatore e scopritore; e il fondatore della nonviolenza come proposta d'intervento politico e sociale e principio d'organizzazione sociale e politica, come progetto di liberazione e di convivenza. Nato a Portbandar in India nel 1869, studi legali a Londra, avvocato, nel 1893 in Sud Africa, qui divenne il leader della lotta contro la discriminazione degli immigrati indiani ed elaboro' le tecniche della nonviolenza. Nel 1915 torno' in India e divenne uno dei leader del Partito del Congresso che si batteva per la liberazione dal colonialismo britannico. Guido' grandi lotte politiche e sociali affinando sempre piu' la teoria-prassi nonviolenta e sviluppando precise proposte di organizzazione economica e sociale in direzione solidale ed egualitaria. Fu assassinato il 30 gennaio del 1948. Sono tanti i meriti ed e' tale la grandezza di quest'uomo che una volta di piu' occorre ricordare che non va  mitizzato, e che quindi non vanno occultati limiti, contraddizioni, ed alcuni aspetti discutibili - che pure vi sono - della sua figura, della sua riflessione, della sua opera.



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