Osho: "Lascia che ti racconti un aneddoto..."



Il poliziotto di un piccolo villaggio era lì da ormai vent’anni, ma non era molto popolare tra i residenti. Ben lungi dall’essere solo il poliziotto locale, un membro del villaggio come gli altri, come il macellaio o il postino, si era sempre mostrato come lo sceriffo di un film western e trattava persino ogni infrazione minore come se fosse un caso da Scotland Yard. Era la sua grande vanteria che ogni residente del villaggio avesse ricevuto almeno una citazione come risultato del suo attaccamento al dovere. Ma si stava avvicinando il momento in cui sarebbe stato congedato. Improvvisamente si rese conto del fatto che non aveva mai intentato una causa contro il parroco. E il suo orgoglio non poteva permettergli di andare in pensione senza mettere quest’uomo nelle mani della giustizia.

Era un caso senza molte speranze, ma osservando il parroco che andava al villaggio in bicicletta, un giorno escogitò un piano magistrale. Appostandosi ai piedi della collina del villaggio, attese che il parroco scendesse con la sua bicicletta. Quando il parroco era solo a pochi metri di distanza, il poliziotto si piantò di fronte a lui, pensando tra sé e sé: “Mi investirà. Farà male, ma lo denuncerò per non avere dei freni adeguati”. Tuttavia i riflessi del parroco gli permisero di fermare la bicicletta a pochi centimetri dagli stivali del poliziotto. Il quale, ammettendo a malincuore la sua sconfitta, disse: “Pensavo di averti in pugno questa volta, parroco”.

Il parroco disse: “Oh certo, ma dio era con me”.

“Ti ho colto in flagrante!” disse il poliziotto. “In due sulla bici!”.


È così che funziona la mente. Qualsiasi scusa, razionale, irrazionale; qualsiasi scusa, persino una assurdità qualsiasi, e la mente immediatamente salta su e cerca di continuare con il suo vecchio schema...


Osho




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