Accettare le emozioni, come cura...



Le emozioni? Accettale!

Fedeli al loro nome, le “e-mozioni”, si muovono. Lasciate a se stesse, vanno e vengono. Ma se fingiamo che non ci siano, o se proviamo a tenerle sotto controllo mettendo loro un coperchio, o se lottiamo contro di loro, possiamo rimanere così invischiati da dimenticare di essere separati dalle emozioni e restare bloccati.

Quando un’attività si accoppia alla coscienza diventa meditativa. La meditazione non è il tentativo di sbarazzarsi di un’emozione, ma può aiutarci a lasciarla andare.

Paradossalmente, quindi, il nostro punto di partenza è la disponibilità a stare con l’emozione, ad accettarla.

 

Ecco alcuni suggerimenti su come gestire le emozioni difficili

Riconosci e accetta la presenza dell’emozione. Ad esempio, paura, senso di colpa, vergogna, tristezza, ambivalenza o disperazione. Rimani con quel che senti. E non significa che devi dire che ti piace, anzi, cerca di non etichettare la sensazione. Permetti semplicemente la comprensione: “Sì, questa sensazione è presente in questo momento particolare”. 

Dillo tre volte

Questa tecnica buddhista molto veloce, semplice ed efficace ti aiuta a rimanere calmo e centrato, piuttosto che reagire inconsciamente. Ad esempio, quando la macchina non parte o quando sei in attesa di notizie urgenti e importanti.

Ogni volta che ti accorgi di provare un’emozione che minaccia di prendere il sopravvento – per esempio, la frustrazione – di’ a te stesso tre volte “Frustrazione... frustrazione... frustrazione”. Se sei solo, ovviamente puoi dirlo ad alta voce. Quindi osserva cosa succede dopo. Forse emerge un’altra sensazione, come tristezza o rabbia; di nuovo, ripeti tre volte.

“Questa strategia può aiutarti a essere più consapevole di ciò che stai provando e ricordarti che non sei quell’emozione, non sei un’emozione – sei separato da essa – e che non devi agire impulsivamente a causa sua. Con questa consapevolezza in primo piano, invariabilmente, la sensazione diminuirà o cambierà. Questa è la natura delle emozioni: si muovono. È il nostro tenerci a loro che ci lega ad esse e ci blocca”. Osho

La meditazione del “non due”

“La verità del ‘non due’… continua ad assaporarla il più possibile, continua a sentirla il più possibile. In ogni occasione, quando senti un po’ di tensione dentro di te, di’ ‘Non due’ e rilassa tutto il corpo. E osserva cosa succede dentro quando dici ‘non due’.

Ogni volta che c’è un’opportunità di divisione, ogni volta che senti che da quel momento in poi sarai diviso, che sei sull’orlo di una decisione, che stai per scegliere questo contro quello, quando senti che sta arrivando la tensione, un accumulo di tensione, di’ improvvisamente ‘non due’ e la tensione si rilasserà, l’energia sarà riassorbita. Quell’energia riassorbita diventa beatitudine”. 

Osho

 


 

Tratto dal sito di Maneesha oshosammasati.org

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