Una sannyasin spiega a Osho di provare una certa inquietudine che avverte principalmente nelle braccia. La sensazione è che abbiano sempre bisogno di fare qualcosa di energico...
Osho: Ogni sera siedi comodamente su una sedia e rivolgi la testa all’indietro, come fai dal dentista. Puoi usare un cuscino. Quindi rilassa la mascella inferiore. Rilassala in modo che la bocca si apra leggermente e inizia a respirare dalla bocca, non dal naso. Non cambiare la respirazione, lascia che sia naturale. I primi respiri saranno un po’ frenetici. A poco a poco il respiro si calmerà e diventerà molto leggero. Entrerà e uscirà con delicatezza. Tieni la bocca aperta, gli occhi chiusi e riposa.
Poi inizia a sentire che le gambe si stanno allentando, come se ti fossero strappate via, staccate dalle articolazioni. Quindi inizia a pensare di essere solo la parte superiore del corpo: le gambe sono sparite.
Poi le mani: pensa che entrambe le mani si stiano allentando e che siano portate via da te. Non sei più le tue mani, sono morte, sparite.
Quindi inizia a pensare alla testa: che te la tolgono, che sei decapitata. Lasciala andare: ovunque ti giri, a destra, a sinistra, non puoi fare nulla. Lasciala andare, è stata portata via. Hai solo il busto. Senti che sei solo il petto, la pancia e basta!
Fallo per almeno 20 minuti, prima di andare a dormire. E fallo per almeno 3 settimane.
L’inquietudine si calmerà. È solo che il tuo corpo non è allineato, l’energia non è distribuita proporzionalmente. Prendendo queste parti come separate, rimarrà solo l’essenziale, tutta la tua energia si sposterà nella parte essenziale.
Quella parte essenziale si rilasserà e l’energia ritornerà a fluire nelle gambe, nelle mani, nella testa in modo più proporzionato.
È necessaria una nuova distribuzione delle energie. Se l’energia è più in una parte e meno in un’altra ti farà sentire sbilanciata. Probabilmente le tue braccia hanno più energia delle altre parti. E si arrabbiano quando non possono fare nulla…
Tecnica di meditazione per alleggerire la pressione
Domanda: Osho, ultimamente ho attraversato una crisi finanziaria e da allora ho difficoltà a meditare, a causa delle pressioni esterne.
Osho: Quando c’è pressione dall’esterno – e ci sarà molte volte nella vita – l’ingresso diretto nella meditazione diventa difficile. Quindi prima della meditazione, per 15 minuti, devi fare qualcosa per annullare la pressione. Poi potrai entrare in meditazione, altrimenti no.
Quindi, per prima cosa, per 15 minuti, siediti semplicemente in silenzio e pensa che tutto il mondo sia un sogno! Ed è proprio così! Pensa al mondo intero come a un sogno che non contiene nulla di importante.
La seconda cosa: ricorda che prima o poi tutto sparirà, anche tu. Non ci sei sempre stato, non rimarrai per sempre. Niente è permanente.
E in terzo luogo: ricorda che sei solo un testimone. Questo è un sogno che passerà, un film.
Ricorda queste tre cose: che tutto questo mondo è un sogno e tutto passerà, anche tu. La morte si avvicina e l’unica realtà che esiste è l’essere testimone, quindi sii solo un testimone. Rilassa il corpo e sii un testimone per 15 minuti. Poi medita. Sarai in grado di entrarci, non ci saranno problemi.
Ma ogni volta che senti che questa meditazione è diventata semplice, smetti, altrimenti diventerà un’abitudine. Devi usarla solo in condizioni specifiche, quando ti risulta difficile entrare in meditazione. Se la fai ogni giorno perderà il suo effetto e non funzionerà più. Quindi usala come una medicina. Quando le cose vanno male, falla per ripulire il cammino e sarai in grado di rilassarti.
Brani di Osho, tratti da vari Darshan Dairy, registrazioni fedeli di colloqui a tu per tu coi discepoli.
Fonte: Osho Times n. 248
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