Kali Yuga e la chiave della spiritualità indoeuropea, secondo Maurizio Carella


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Come si è avuta innanzitutto l’epoca del Kali Yuga? Secondo la Tradizione vi fu all’inizio un’ Età dell’Oro in cui l’Essere ed il divenire coincidevano – l’Immutabile ed il Mutabile coincidevano – poi si è avuto il distacco tra Essere e divenire, e allora ecco che arrivò la corruzione dell’Essere, dapprima l’Essere dell’Età dell’Oro diventò d’Argento, poi ci fu il Bronzo, e poi il Ferro, che è l’epoca di Morte e di distruzione che stiamo vivendo - l’Età del Ferro - che viene chiamata anche Kali Yuga.

Come si è avuta questo distacco tra Essere e divenire – che ha portato poi al Kali Yuga – questo distacco si è avuta a causa della hybris dell’uomo e della donna – cioè della tracotanza – ma non facciamo i cristiani ed i moralisti attenzione, questa hybris non deve essere soppressa da una morale del gregge – come vorrebbe fare il cristianesimo – ma semplicemente governata Alcuni sostengono che la spiritualità indoeuropea sia la PRIORITA’ dell’elemento maschile e virile su quello femminile – Apollo che governa Dioniso – altri invece credono che la spiritualità indoeuropea sia la COINCIDENZA tra maschile e femminile, ora la tesi della PRIORITA’ del maschile sul femminile è la tesi che si afferma nella Tradizione dell’Europa, ovvero il gove Molto probabilmente è vero che il governo di Apollo su Dioniso – cioè il governo del maschile sul femminile – è parte della hybris e della tracotanza dell’uomo - e che quindi in origine non esisteva nei popoli indoeuropei - ma è anche vero che il “fuoco della tracotanza” NON E’ ANTIEUROPEO QUANDO VIENE “INQUADRATO”, occorrerebbe anzi dire che la Razza dell’uomo indoeuropeo si accede e divampa in tutta se stessa quando il lato oscuro della hybris si inquadra nella luminosità di Apollo, l’uomo indoeuropeo DIVENTA PIENAMENTE “INDOEUROPEO” QUANDO INQUADRA LA SUA HYBRIS NELLA POTENZA DI APOLLO, SENZA SOPPRIMERLA, infatti se questo “fuoco della tracotanza” viene poi “lavato da Marte” diventa Marziale, guerriero, gerarchico e si inquadra nella Tradizione indoeuropea, questo perché il vero uomo indoeuropeo non è colui che vuole sopprimere la hybris a differenza del cristiano ma è colui che la vuole GOVERNARE 

Nella mia vita ho attraversato tante fasi – campate in aria - prima di cercare davvero il sentiero indoeuropeo – FASI CHE OVVIAMENTE HO RINNEGATO, COME AD ESEMPIO QUELLA CATTOLICA - e alla fine la potenza dell’Europa mi ha folgorato davvero, anche per la sua capacità di inquadrare il Caos e la hybris dell’uomo nella potenza del Cosmo e dell’Ordine – Ad esempio domino dell’uomo sulla donna è certamente una hybris, il voler “rendere secondaria la donna” rispetto all’uomo è, certamente una hybris, ma questo dominio “Indoeuropeo” del maschile sul femminile non nasce da un senso maschilista, machista, sessista nei confronti della donna, l’uomo indoeuropeo si comporta in questo modo perché vuole “CONQUISTARE” LA COMPLICITA’ DELLA DONNA, poiché la donna – diventando poi “secondaria” – è in una posizione privilegiata, infatti la donna -diventando “secondaria” - sarà anche la figura che possiederà I SEGRETO DELLA VIRILITA’ DELL’UOMO VERSO CUI E’ COMPLICE, e quindi della sua eventuale IMMORTALITA’, inoltre non dimentichiamoci che l’atto della “complicità” della donna verso l’uomo è un’azione della donna che è anche ATTIVA – E NON SOLO PASSIVA – la co0mplicità della donna è la potenza con cui la donna diventa complice, ovviamente questa “dimensione attiva” della donna deve essere governata da Apollo, cioè dal lato maschile L’uomo indoeuropeo è diventato grandioso nel momento in cui ha impugnato la sua tracotanza, ed è riuscito a governarla e ad inquadrarla – il Caos della tracotanza non va soppresso ma governato – quindi è solo grazie a questo atto inconscio di tracotanza – che poi diventa consapevole, dopo che la visione del mondo si dispiega sempre di più – a questo punto l’idea indoeuropea è il rapporto di governo tra Caos e Cosmo, una volta realizzato l’incendio della hybris è necessario inquadrare, dunque la divinità della hybris non sta nella hybvris, MA è NEL COSMO STESSO, PERCHE’ è CAPACE DI FAR SPLENDERE LE FORZE SEGRETE DEL CAOS, riuscendo ad “INQUADRARE” NEL COSMO 

C’è però la spiritualità semitica, che afferma l’esatto contrario, infatti dal momento che la hybris stimola l’animo profondo dell’uomo, la spiritualità asiatico-semitica afferma allora <>, quindi il fatto di essere invitato da due lesbiche nel loro letto realizza quindi la complicità dell’uomo, ed è questo che affascina l’uomo È necessario però distinguere la cultura maschile dell’uomo indoeuropeo, dalla cultura maschilista che vediamo – ad esempio – nell’Islam L’uomo islamico – maschilista- vuole rendere secondaria la donna perché vuole rendere la donna INNOCUA e SERVIZIEVOLE nei confronti di suo marito, vuole quindi ASSERVIRLA E NON CONQUISTARLA - non vuole una complice - vuole una donna che faccia da moglie e madre L’uomo indoeuropeo invece è per una cultura MASCHILE che però NON E’ AFFATTO MASCHILISTA, infatti – come abbiamo già detto – l’uomo indoeuropeo vuole rendere la donna secondaria rispetto all’uomo perché vuole che la donna DIVENTI ARMATA DEL SEGRETO DELLA VIRILITA’ DELL’UOMO – “dietro ad ogni grande uomo c’è dietro una grande donna”, come dice il famoso proverbio – di qui la Necessità - che è di matrice Divina - del governo di Apollo su Dioniso, cioè del governo del maschile sul femminile Non per niente, la vera donna indoeuropea non è la donna che vediamo nel cristianesimo – La Vergine Maria che ci invita a diventare mansueti e asserviti, come dei “Servi di Dio”– ma è la donna del guerriero, la donna che prende l’arma per porgerla nelle mani del suo stesso uomo dicendo <>, questa è la vera donna indoeuropea – che vediamo anche nella cultura Greca e Romana - questa è la DONNA COMPLICE Inoltre si prendano ad esempio i gemiti di piacere della donna durante l’orgasmo femminile, ora questi gemiti - e questo capita soprattutto agli uomini più “inesperti” nel campo dell’Eros – fanno letteralmente “impazzire l’uomo”, perché nel suo desiderio vi è da una parte l’aspirazione di governare il Femminile con il maschile, dall’altra di comprendere IL SEGRETO DELLA PROPRIA VIRILTA’ - che è però NELLE MANI DELLA DONNA!- ora non importa se questi gemiti di piacere emessi dalla donna siano veri o falsi, infatti se una donna si prende persino la briga di fare dei gemiti di piacere vuol dire che accetta la complicità, e come tale fa impazzire l’uomo nell’Enigma del Mistero Della Femminilità, che è però parte integrante dell’Enigma presente nella VIRILITA’ DELL’UOMO Perché le donne – fra di loro – litigano molto più degli uomini? Perché fra di loro si realizza la potenza inconscia dell’amore lesbico e saffico, questo perché nelle donne si realizza molte volte l’amore lesbico, e quindi si producono i movimenti intensivi e spirituali dell’amore piuttosto che dell’amicizia, di qui la “gelosia fra donna”, che appartiene all’elemento lesbico della donna Ovviamente il fascino virile per la donna lesbica non riguarda assolutamente la versione della lesbica/maschiaccio, perché la lesbica/ maschiaccio è troppo simile all’uomo per stimolare la potenza virile ed intensiva della virilità maschile , infatti la lesbica maschiaccio RIFIUTA COMPELATEMNTE LA COMPLICITA’ DELL’UOMO, ED E’ PER QUESTO CHE ALL’UOMO NON INTERESSA.

 Il femminismo è anti-europeo quanto lo è maschilismo, il femminismo è infatti per la donna che RIFIUTA la complicità nei confronti dell’uomo e quindi RIFIUTA di diventare secondaria – proponendo quindi l’uguaglianza tra uomo e donna - mentre il maschilismo è anti-europeo perché, il maschilista vuole rendere secondaria la donna per poterla DISARMARE DELLA SUA PROPRIA COMPLICITA’, il maschilista infatti NON ACCETTA che la donna abbia - GRAZIE ALLA SUA COMPLICITA’ FEMMINILE – IL SEGRETO DELLA VIRILITA’ DELL’UOMO Dopotutto, prima ancora degli orgasmi e dei gemiti di piacere ci sono altri segnali di complicità: sguardi, movenze, tono di voce, il modo di avvicinarsi e di allontanarsi, ecc, tutto questo fa parte della complicità del Femminile e del suo Enigma - in cui è nascosta la virilità dell’uomo - le frasi allusive, i tempi di attesa che ci sono fra un silenzio e l’altro, fra una parola e l’altra, il modo di sfuggire agli sguardi per poterli poi osservare in maniera più “felina” ed imprevedibile la cultura greco-romana è piena di segnali divini di questa seduzione tra uomo e donna – basti pensare ad Ovidio e Catullo e la grande poesia elegiaca - c’è tutto un gioco di seduzione e di erotismo che racconta dello scontro divino tra maschile e femminile, quello scontro divino con cui si uccide la morte e si genera nuova vita 

Maurizio Carella -  mauriziorubicone104@virgilio.it

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