Osho: "Quando mai vi ho detto che pratico il celibato..?"


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“Qualunque cosa relativa a Osho è sempre specialeTuttavia, oggi vorrei raccontarvi un incidente particolarmente speciale...  Mi è stato narrato dal professor Arvind Kumar, l’allora segretario di Osho, a Jabalpur. Credo che fosse il 1966. 

Una professoressa della Banaras Hindu University di Varanasi lesse un libro di Osho in Hindi, intitolato Kranti Beej, che significa “I semi della rivoluzione”. Restò così profondamente affascinata dalle sue parole che partì per Jabalpur dal primo treno disponibile per incontrare Osho. Si sentiva estremamente irrequieta e sapeva che sarebbe rimasta in quello stato fino a quando non fosse riuscita a inchinarsi ai piedi di Osho.

Ma al suo arrivo a Jabalpur, seppe che Osho era andato a Delhi e sarebbe tornato dopo cinque giorni. Disse al professor Arvind che il suo cuore stava bruciando e che non sarebbe riuscita a rilassarsi finché non avesse incontrato Osho. Pensò che sarebbe stato meglio andare direttamente a Delhi piuttosto che tornare a Varanasi e stare in quelle condizioni per cinque giorni e poi tornare a Jabalpur. Chiese l’indirizzo di Osho al professor Arvind e partì per Delhi.

All’arrivo a Delhi fu estremamente felice di poter finalmente incontrare Osho e parlare con lui. Euforica di estasi disse a Osho che voleva restare con lui per tutto il tempo possibile e che durante la notte avrebbe persino dormito nella sua stanza.
La mattina seguente andò ad ascoltare il discorso di Osho e al suo ritorno scoprì che il suo bagaglio era stato tirato fuori dalla stanza e scaricato sulla veranda. Si sentì molto umiliata e cominciò a singhiozzare, pensando di tornarsene a Varanasi.

Osho chiamò l’organizzatore e chiese quale fosse il problema: perché il suo bagaglio era stato rimosso dalla stanza? L’organizzatore rispose che, secondo le regole della Jain Society [L’associazione giainista che li ospitava, N.d.T], a un uomo e una donna non era permesso di stare nella stessa stanza. Osho disse: ‘Se lei vuole stare e io non ho obiezioni, perché dovreste preoccuparvene voi?’. Ma l’organizzatore insisté che le regole della Jain Society non potevano essere violate, senza eccezioni per nessuno.

La professoressa iniziò a piangere a voce alta, dicendo che fino a quel momento avevano insultato solo lei, ma ora stavano insultando anche Osho. Non poteva sopportarlo: prese il suo bagaglio e fece per andarsene.

Osho disse agli organizzatori di tenersi le loro stupide regole e che anche lui se ne sarebbe andato, alzandosi per seguire la professoressa. Quello fu il momento in cui Lala Sunder Lalji, un noto editore di libri in inglese (Motilal Banarsidas) si fece avanti per invitare Osho e la professoressa a rimanere a casa sua e portarli là. Osho in futuro sarebbe rimasto lì anche per le sue visite successive a Delhi.

Questo incidente finì su tutti i giornali, in tutte le lingue del paese, per diversi mesi.

Come c’era da aspettarsi, quando poco dopo Osho si recò ad Ahmedabad, alcuni amici gli consigliarono di non prestare molta attenzione alle donne, altrimenti gli avrebbe procurato una brutta nomea e la gente non avrebbe più creduto al fatto che lui fosse un saggio che praticava il celibato. A quel punto Osho disse: ‘Quando mai vi ho detto che pratico il celibato?’...”.

Ageh Bharti 

Ageh Bharti
(Fonte:  Osho Times n. 247)

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