Mitra era un dio-guerriero di origine ariana indo-iranica. Era anche il dio che custodiva i patti. Questi due aspetti lo rendevano oggetto di particolare venerazione tra i legionari romani. La divinità era anche collegata a particolari culti solari: ora come aiutante del dio Apollo ora personificazione del sole (il Sol invictus).
Nella tradizione più antica, indo-iranica appunto, il dio combatteva accanto al dio del Bene, Ahura Mazda, nella guerra cosmica contro il dio del Male, Ahriman. La sua dimora sarebbe sulla catena montuosa dell'Erbuz: più esattamente sul monte Damavand, il più alto vulcano del pianeta (oltre 5.600 metri), considerato il "monte Olimpo" dell'Iran. Dove pure, secondo le leggende popolari, abiterebbe, incatenato all'interno di una spelonca, un terribile demone che un giorno si libererà e distruggerà la vita sulla Terra.
Il culto di Mitra arrivò a Roma intorno alla metà del I Secolo d.C. Tra il II e III secolo d.C. esso era talmente diffuso che, secondo l'opinione quasi unanime degli storici, se il mondo antico non fosse diventato cristiano sarebbe stato mitraista.
Chissà come sarebbe cambiata l'Europa se avesse trionfato questa forma di monoteismo guerriero, ma tollerante e sincretico, erede della tradizione culturale classica (nella forma del Neoplatonismo) e senza compromissioni con quel mondo abramatico che generò l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam.
Posso dire per certo che ciò avrebbe reso più semplice l'assimilazione delle popolazioni germaniche migrate all'interno dei confini tra il 370 e il 405 d.C. , che erano tutte pagane e guerriere con l'eccezione di qualche decina di migliaia di Goti (le popolazioni germaniche si convertiranno in massa al cristianesimo, nella forma ariana, solo durante il V secolo).
Enrico Montermini
Invincibile Mithra - India
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Annotazione di di Ananda K. Cumaraswami: "La distinzione delle funzioni in termini di sesso definisce la gerarchia. Soltanto Dio è maschile rispetto a tutto. Ne consegue che, così come Mitra è maschile rispetto a Varuna e Varuna è maschile rispetto alla Terra, analogamente il sacerdote è maschile rispetto al re e il re è maschile rispetto al suo reame. [...] In tutti questi rapporti, è il principio noetico a sanzionare o a prescrivere quanto è necessario all’armonia. Il disordine fa la sua comparsa quando l’elemento subordinato viene meno alla sua normale funzione, soggiacendo alla tirannia delle proprie passioni, anche se scambia ciò per libertà”
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