“Lo scienziato non è in grado di definire che cosa è la vita, ma
nemmeno lo spiritualista è in grado di farlo.
La mente umana è tuttora molto limitata e non può definire ciò che è
infinito. Tuttavia lo spiritualista ha una visione più ampia della
vita perché non si basa soltanto sugli elementi e i fenomeni
materiali, che rappresentano uno dei suoi aspetti. ma spazia sugli
orizzonti più vasti e quasi inesplorati dello spirito, un altro
aspetto della vita.
La scienza oggi ha imparato a dubitare dei sensi e di come la mente
vede, studia e accetta i fenomeni che i sensi ci fanno conoscere, ma
non ha ancora tentato di indagare su questi fenomeni usando, invece di
strumenti materiali, il suo spirito. Molti scienziati non vogliono
riconoscere ancora l’esistenza dello “spirito” e di una dimensione
spirituale della vita…..Quando ebbe origine la Vita? In che punto
dello spazio si è compiuto questo prodigio?
Per millenni gli uomini hanno cercato di rispondere a queste domande,
e nelle biblioteche del mondo sono conservate le numerose teorie che
gli uomini hanno ideato. Ma ora lo scienziato non si pone nemmeno più
questi problemi, perché ha compreso che è più urgente scoprire che
cosa sono la Vita e la materia… Le ricerche sono esse stesse un
fenomeno del fluire della vita un passaggio dalla biosfera alla
noosfera –la dimensione culturale illustrata da Teilhard de Chardin- ,
che si è formata in questi ultimi millenni con tutti i pensieri, le
idee e le culture ideate dall’uomo. Questa dimensione è reale come lo
è quella della biosfera, ed è quella che permette alla Vita di
ampliare la mentalità umana e condurre l’uomo a scoprire la propria
anima. Dai pensieri alle idee, dalle idee sulle idee, dal
rovesciamento, sezionamento e ricostruzione delle idee, l’uomo è stato
portato a indagare su tutto.
Sono perciò prodotti della noosfera anche le recenti scoperte dei
quasars (oggetti quasi stellari) che stanno facendo cambiare tutte le
teorie finora ideate sulla struttura dell’universo; la scoperta della
“nuvola di Magellano”, che rappresenta il legame fisico fra la
galassia della via Lattea, di cui fa parte la Terra, e la galassia a
noi più vicina; la scoperta dei tachioni, le particelle più veloci
della luce; quella del neutrino, che mina alle basi tutta la teoria
atomica.
Queste e tutte le altre scoperte che stanno rivoluzionando il pensiero
e la vita dell’uomo, sono dovute alla noosfera. Tutte queste scoperte
non hanno valore in se stesse, ma sono soltanto fenomeni del fluire
della Vita attraverso la mente dell’uomo per portare l’umanità alla
conquista, prima dell’Anima, e poi del suo Spirito.
Miliardi di miliardi di pensieri, idee, osservazioni e scoperte hanno
permesso all’uomo di individuare quasi tuti i fenomeni della Natura .
Per millenni, parallelamente, si sono sviluppate le due strade: quella
che ha portato alla conquista della materia, allo sviluppo della
tecnologia moderna e alla fabbricazione della bomba atomica, e quella
che ha portato alla predicazione della non-violenza, dell’amore, della
comprensione, della scienza di Dio, e a tutte le altre espressioni
dello spiritualismo…
Per raggiungere un nuovo piano di coscienza l’uomo ha soprattutto
bisogno di comprendere che una parte del suo essere è dominata
dall’illusione dello spazio-tempo mentre l’altra sua parte vive
nell’illimite e nell’eterno. L’individuo umano quando dice “io” si
riferisce alla sua personalità limitata dallo spazio-tempo, e di
conseguenza la sua visione dei problemi della vita è limitata e
distorta.
La Natura sta perciò portando gli scienziati e gli spiritualisti,
separatamente, a formulare quelle teorie e a fare quelle scoperte che
permetteranno a tutta l’umanità di conquistare nel futuro un nuovo
livello di coscienza, dal quale ci apparirà una realtà differente. La
scienza ha già scoperto che esiste un misterioso orologio
nell’universo, il cui ritmo influenza gli organismi, sia nelle loro
cellule che nel loro insieme; e i matematici e i fisici stanno già
indagando le misteriose corrispondenze tra le cellule e le galassie e
sono giunti a riconoscere che rispettando la Natura l’uomo difende se
stesso.
Vivendo in armonia con le leggi naturali egli armonizza anche la società umana.
Se di ogni scoperta si potesse ricostruire l’albero filetico si
troverebbe che la spinta alla ricerca è sempre stata determinata da
un’influenza spirituale o dal caso, cioè da un fattore irrazionale che
ha spinto lo scienziato ad agire quasi contro la sua mente……
Lo sviluppo dello psichismo è anche responsabile delle scoperte che
sono all’origine di ricerche che portano la mente a superare i
confini della materia per penetrare nel mondo dello spirito. Quando i
fisici riuscirono, con il protosincrotrone a fabbricare l’oro
artificiale, trasformando alcuni atomi di piombo, per prima cosa si
chiesero come avevano fatto gli antichi alchimisti a sapere che è
appunto dal piombo e dal mercurio che si può ottenere l’oro.
La ricerca della “pietra filosofale” è in un certo senso finita,
l’antico sogno degli alchimisti è diventato realtà. Solo che l’oro
ottenuto costa 500 miliardi di lire al grammo!
Ma gli antichi alchimisti non cercavano l’oro per l’oro, ma di
scoprire il segreto della materia per raggiungere lo Spirito
.
Lo scienziato d’oggi non si è ancora posto questo problema. Ma questa
scoperta ha un enorme valore per lo psichismo umano, perché permette
agli scienziati di formulare idee che non avrebbero potuto avere
altrimenti.
I colossali sincrotroni di Brookhaven, di Ginevra e di Serpukhov
stanno per dare l’assalto all’universo e, involontariamente, stanno
provando anche che le intuizioni dell’abate Ruggero Boscovich erano
giuste. Questo celebre matematico corato del XVIII secolo aveva
spiegato molti fenomeni della vita con la sua formulazione dei puncta,
entità base con cui è formata tutta la materia. I puncta di Boscovich
non occupano spazio, non hanno massa, e nessuna proprietà elettrica o
magnetica.
La fisica moderna li sta individuando ora, dopo che la loro esistenza
era stata intuita teoricamente, tramite moderni esperimenti di fisica.
Le teorie enunciate da questo gesuita di Ragusa sono tuttora troppo
avanzate per lo stato attuale della mentalità scientifica, e la sua
teoria della legge unica che dirige tutta la vita cosmica e che si
basa sui puncta, anticipa il futuro.
Ben giustamente Nietzsche ha scritto: “La teoria di Boscovich è il più
grande trionfo dello spirito umano sui sensi che sia stato finora
raggiunto sulla Terra”.
Con i sincrotroni e le camere a bolle si è ora giunti ad afferrare e
studiare alcune particelle ultime, chiamate boson, neutrino e quark,
tramite le quali i fisici pensano di giungere a scoprire
l’antimateria, cioè il contrario della vita come la percepiamo noi
terrestri.
Da anni era stato scoperto che l’atomo, etimologicamente
“l’indivisibile”, non era l’ultimo componente della materia (poiché
esso è costituito da protoni e neutroni e il nucleo è circondato dagli
elettroni orbitali) e la scoperta dei fotoni, i quanti di energia
radiante, aveva inoltre portato a intuire l’esistenza di una
“particella ultima” che fu battezzata quark. Quando nel 1962 il fisico
Murray Gell-Mann sentì il bisogno di dare un nome alle particelle
ipotetiche con cui egli intuisce sia costruito l’universo, lo scelse
da una riga di “Finnegans Wake” di Joyce: “Three quarkes for Muster
Mark!”. Gell.Mann disse che il quark “era semplicemente un mezzo
teorico utile per descrivere la natura delle particelle subatomiche; e
che non era necessario che esistesse”.
Ma da quel momento la febbrile ricerca dei quarks è in corsa su tutta la Terra….
Anche quando il fisico austriaco Wolfgang Pauli nel 1931 avanzò
l’ipotesi dell’esistenza del neutrino, le particelle imponderabili e
prive di carica che possono attraversare praticamente indisturbate la
materia più spessa e compatta, come gli stessi pianeti, non pensava
certo di far sorgere una nuova astronomia, la neutrino-astronomia, ma
soprattutto non poteva nemmeno intuire che dall’unione della sua
scoperta con quella delle anti-particelle intuite dal fisico inglese
Dirac, sarebbe nata un’altra teoria sulla evoluzione cosmica, la
teoria dell’antimateria.
A questa teoria sono giunti molti scienziati quando si sono accorti
che la concezione relativistica finisce per comportarsi come uno
schermo illusorio. Molti fisici sono addirittura giunti ad accettare
l’ipotesi degli universi paralleli per spiegare fenomeni
altrimenti inconcepibili, come quello del mesone K il cui
comportamento sarebbe turbato da forze di un altro universo
suscettibile di interferire con il nostro.
Ma ciò che deve farci riflettere di più è il nuovo e avventuroso modo
con cui i fisici hanno previsto, con matematica sicurezza, l’esistenza
dell’antimateria prima ancor di scoprirla mediante la ricerca
sperimentale.
Lo scienziato si è servito dell’intuizione e del suo psichismo prima
di eseguire le esperienze, e ciò ha permesso l’elaborazione di nuova
teorie sull’evoluzione cosmica e sulla natura dell’universo, quali
quella del fisico scandinavo Hanne Alfvén e del tedesco Carl Friedrich
von Weizsaecher, che molto si avvicinano a quella esposta da H.P.
Blavatsky nella Dottrina Segreta.
Lo spazio è mobile e ponderale e, all’estensione, possiede densità,
fluidità e mobilità. I movimenti rotanti dello spazio fluido ponderale
formano la materia e i suoi campi attraenti e repellenti.
I movimenti ondulatori suscitano nella psiche le sensazioni, sia
quelle fisiche che quelle psichiche. Tutto è movimento, ma questo
movimento non è quello delle particelle che costituiscono i corpi, ma
quello di un elettro-magnetismo universale simile a una sostanza di
una tenuità e di una elasticità estrema, diffusa in tutto lo spazio.
I nostri sensi non percepiscono che i movimento ondulatori, ma le
forze vitali che irrompono dall’antimateria-spazio modificano le
imponderabili particelle dando origine ai corpi. Di questi noi
percepiano soltanto quella parte che si trova sul traguardo mobile del
presente.
Solo il tempo fluisce nello spazio con le forze vitali e creatrici,
mentre tutto il resto è fermo.
Il futuro è perciò spazio ancora indifferenziato, mentre il passato
contiene tutto ciò che il flusso vitale ha creato. Così il flusso
vitale muta porzioni dello spazio nel presente e conserva tutto nel
passato, perché nulla ritorna nello stesso punto dello spazio. Il
nostro pianeta e tutto ciò che su esso esiste e ha forma, continua ad
essere e si trasforma in un fluire di cui conosciamo soltanto i valori
di tempo…..
Nulla muore, perché nello spazio-passato tutto è conservato intatto.
Lo stato attuale della nostra percezione sensoriale non ci permette di
avere una visione completa della realtà, ma la nostra mente è stata
guidata a elaborare queste teorie e altre, come quella dei mondi
paralleli, che sempre più si avvicinano alle teorie formulate dagli
spiritualisti sulla base delle loro conoscenze esoteriche.
Bernardino del Boca
“La Dimensione Umana” – ed- 1971 pag. 42-58,
– ed. 1986 – pag. 34 -45; ed. 2006 pag. 42-56
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