La Piramide Etrusca o Altare Piramidale di Bomarzo è un enorme (8 x 16 metri circa) e particolare masso tufaceo adibito a luogo di culto dagli Etruschi del VII secolo A.C.
Viene chiamata "Piramide di Bomarzo" anche se in realtà è una piramide tronca, per certi versi simile a quelle dei Maya; un nome più appropriato è "altare piramidale", qualcuno la chiama anche "sasso del predicatore", perché ricorda un pulpito.
Il masso è stato sapientemente lavorato tanto da ricavarne una scalinata di 26 gradini che conducono prima a due altari intermedi affiancati e poi all'altare principale posto in cima. Completano la struttura altre scalinate minori per un totale di circa 50 gradini.
Sono inoltre presenti vari sedili e, sulla parte destra, dei canali che dovevano servire per la raccolta di liquidi versati durante i sacrifici, si notano anche varie nicchie profonde 15cm probabilmente destinate ad accogliere strumenti rituali e di culto.
La zona dove si trova la piramide è denominata "Tacchiolo" e come quella poco distante di "Santa Cecilia" è ricca di reperti ed insediamenti appartenenti al periodo etrusco ma anche protostorico. Percorrendo i sentieri che si snodano nei boschi circostanti ci si imbatte quindi anche in abitazioni rupestri scavate dentro enormi rocce megalitiche, altari e luoghi di culto, tagliate etrusche ed un cimitero paleocristiano.
I percorsi sono certo tortuosi, a volte non segnati e sommersi dalla vegetazione, costellati di continui saliscendi e di passaggi veramente ripidi ma... i tesori che nascondo ripagano dagli sforzi necessari per raggiungerli.
Tornando alla piramide è probabile che prima degli Etruschi il posto fosse stato scelto come "luogo alto" dalla civiltà dei Rinaldoniani, essa si insediava infatti proprio lungo i corsi d’acqua e sopra rupi prossime ai fiumi, inoltre i Rinaldoniani erano soliti scolpire le pietre, per farne sepolcri e per fini astronomici e di culto.
L'altare è stato scoperto nella primavera del 1991 da una spedizione guidata da alcuni ricercatori locali: Giovanni Lamoratta e Giuseppe Maiorano, purtroppo l'archeologia ufficiale non ha ancora effettuato uno studio approfondito su questo insediamento che rimane, di fatto, abbandonato a se stesso.
Fonte: sulletraccedelmistero.it
Fonte secondaria: La Tua Voce.it
QUESTA INCREDIBILE SCOPERTA DI CUI VENGO SOLO ORA A CONOSCENZA SPIEGA CHIARAMENTE IL PERCHé "UNO CHE SAPEVA", AVEVA FATTO COSTRUIRE PROPRIO A BOMARZO IL PARCO CHE TUTTI NOI CONOSCIAMO. E' ovvio che occorrono ulteriori ricerche. Forse emergerà qualcos'altro.
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