Ogni vegetariano, tranne una trascurabile minoranza di persone che sono state abituate sin dalla nascita a questo tipo di dieta, ha normalmente alle sue spalle un passato di sofferta autocritica, di ricerca e di riflessione.
Per tutti noi, il primo passo è stato quello di compatire. Di patire cioè, insieme alle vittime, di soffrire sinceramente per il dolore e di percepire una decisa ripulsa verso una violenza assassina che soltanto l’impari rapporto di forze esistente fra l’uomo e gli altri animali può “giustificare”.
Certamente questo primo passo è senz’altro degno di ammirazione e di rispetto… ma bisogna onestamente riconoscere che il nostro sacrificio (volendo dimenticare i miglioramenti al bilancio ecologico-ambientale così bene descritti in questo libro) non porta ad altra conseguenza che
quella di salvare le nostre coscienze. Ben poca cosa, dunque.
Sarebbe invece auspicabile –ed ognuno di noi continua irragionevolmente a dispetto della realtà ad alimentare questa segreta speranza- che la somma dei sacrifici e delle rinunce di ciascuno di noi fosse in grado di sviluppare un circolo virtuoso il cui punto più alto sarebbe la pacifica convivenza di tutti in un nuovo “paradiso terrestre”.
Giuseppe Zambon
zambon@zambon.net
Interessante il commento. In effetti questo è il risultato: mettere in pace la nostra coscienza. L'interazione con gli altri diventa di secondo piano, anche se tutti dichiarano che è per il bene del pianeta. Un miraggio un po' troppo lontano perché sia raggiungibile in fretta. Credo che l'equilibrio mondiale dipenda da così tanti fattori che questo del vegetarianesimo diventa proprio marginale. Forse sarebbe giusto essere se stessi con pregi e difetti e a volte col desiderio di mangiare una bistecca. Certo, se ne mangiassimo una alla settimana invece che due al giorno, sarebbe meglio. Forse ascoltiamo poco il corpo e quello che ci chiede, siamo così onnipotenti da poter dominare tutto, anche il passato che ci contraddistingue! Mi sono lasciata andare... non ho letto il libro, quindi non sono forse la persona più indicata. Comunque ho espresso il mio parere. Grazie
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