L'amore tra un dio e una dea...

 


Quando fate l’amore, dovete ricordare tre cose.

Una è: prima di fare l’amore, meditate. Non fate mai l’amore senza meditare, altrimenti l’amore rimarrà sessuale. Prima di incontrarvi dovete alzare il livello di coscienza, perché così l’incontro avverrà su un piano più alto. Per almeno quaranta minuti sedetevi a guardare il muro, con una luce molto fioca che dia un senso di mistero.

Setede in silenzio e non muovete il corpo, rimanete come statue.

Dopo, quando farete l’amore, il corpo si muoverà, quindi prima dategli un estremo di immobilità, in modo che prenda lo slancio per poi muoversi profondamente. Poi l’impulso diventerà così vibrante che tutto il corpo, ogni fibra, sarà pronta a entrare in movimento. Solo così è possibile l’orgasmo tantrico.

Potete mettere della musica, della musica classica andrà bene, qualcosa che dia un ritmo molto sottile al corpo.

Rendete il respiro il più lento possibile, perché quando dopo farete l’amore il respiro diventerà profondo e veloce. Quindi continuate a rallentarlo, ma senza sforzo, altrimenti non rallenterà. Semplicemente suggeritegli di rallentare.

Meditate insieme e quando vi sentirete entrambi meditativi, sarà il momento di amare. Non ci sarà tensione e l’energia fluirà. Se non vi sentite meditativi, non fate l’amore. Quando non siete meditativi, dimenticatevi completamente dell’amore.

Le persone fanno esattamente l’opposto. Molto spesso le coppie litigano prima di fare l’amore. Si arrabbiano, si tormentano a vicenda, creando ogni sorta di conflitto, e poi fanno l’amore. Cadono molto in basso a livello di coscienza, quindi ovviamente l’amore non sarà molto soddisfacente. Sarà frustrante e pieno di tensione.

La seconda cosa è: quando fate l’amore, prima di iniziare, venerate il partner e lasciate che il partner veneri voi. Quindi, dopo la meditazione, la venerazione. Mettetevi uno di fronte all’altra completamente nudi e veneratevi a vicenda, perché il Tantra non può essere tra un uomo e una donna. Può accadere solo tra un dio e una dea. È solo un gesto, ma è molto significativo. L’atteggiamento nel suo complesso deve diventare sublime in modo che voi scompariate. Inchinatevi, ornate il luogo di ghirlande di fiori. L’uomo si trasforma in Shiva e la donna in Shakti. A quel punto la vostra umanità è irrilevante, la forma è irrilevante, il nome è irrilevante: siete solo pura energia. La venerazione mette a fuoco quell’energia. E non fingete. La venerazione deve essere autentica. Non può essere solo un rituale, altrimenti vi sfuggirà. Il Tantra non è un rituale. C’è molto del rituale in esso, ma non è un rituale.

Potete ripetere il rituale meccanicamente, inchinandovi ai piedi dell’altro e toccarli, ma non vi servirà. Lasciate che sia un gesto profondamente significativo. Guardatevi davvero. Lei non è più tua moglie, non è più la tua ragazza, non è più una donna, non è più un corpo, ma una configurazione di energia. Lascia che prima diventi divina, poi fai l’amore con lei. Allora l’amore cambierà la sua qualità, diventerà divino. In questo consiste l’intera metodologia del Tantra.

Poi, la terza cosa: fate l’amore. Ma fate sì che il vostro fare l’amore sia più un accadere che un fare. L’espressione “fare l’amore” è brutta. Come si può fare l’amore? Non è qualcosa che si fa, non è un’azione. È uno stato. Puoi esserci dentro, ma non puoi crearlo. Puoi entrarci, ma non puoi farlo. Puoi amare, ma non puoi manipolarlo.

La mente occidentale cerca di manipolare tutto.

Se la mente occidentale un giorno dovesse trovare dio, persino lui sarebbe nei guai. Lo sfrutterebbe in un modo o nell’altro, lo manipolerebbe. Lo userebbero per qualche scopo, qualche scopo utilitaristico. Persino l’amore è diventato una specie di fare.

No.

Quando fate l’amore…

 Osho


Tratto da: Beloved of My Heart 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.