Calcata - Paolo D'Arpini in raccoglimento nella Stanzetta del Pastore
Da un bel po’ di tempo sto cercando di raccogliere documenti e testimonianze sulla nascita (e sull’uso del termine) del concetto di “Spiritualità Laica”.
Purtroppo sono un confusionario e non riesco mai a tenere una esatta cronologia degli eventi vissuti, soprattutto quelli che -nel momento- non sembrano rivestire particolare importanza. Infatti di spiritualità, in forma laica, me ne occupo dall’estate del 1973 (questa data la ricordo bene in quanto fu particolarmente importante, fu l’anno in cui fui iniziato dal mio maestro Swami Muktananda). Da allora la mia pratica ha avuto molti momenti cruciali e varie svolte.
Ma avvenne circa dalla metà degli anni ‘90 che cominciai a tentare un percorso condiviso, in termini laici, con altri cercatori spirituali conosciuti nel corso degli anni a Roma ed in Italia.
Calcata. Circolo Vegetariano VV.TT. - Incontro astrologico con Gioa Oddi
Ricordo ad esempio un paio di riunioni tenute al Circolo vegetariano VV.TT. che a qual tempo aveva sede a Calcata, in cui venne fondato un gruppo denominato "Spirito senza Frontiere", un nome consigliato da Antonio Priolo che allora faceva parte di un gruppo di Osho. A quei primi incontri rammento anche la presenza di Alberto Mengoni, in rappresentanza dell'Unione Buddhista Italiana.
Alberto Mengoni
In seguito durante un’altra riunione, sempre tenuta al Circolo, fu usata per la prima volta la parola "Spiritualità Laica", questa parola fu coniata da Antonello Palieri, un caro amico, giornalista dell'ADNkronos, che si intressava di etica e spiritualità. Io stavo parlando di riscoprire la spiritualità naturale dell'uomo, indipendente da ogni contesto religioso e lui suggerì: "Allora si tratta di una spiritualità laica...". E tutti fummo d'accordo sull'utilizzo di questo neologismo che rendeva bene l'idea....
In seguito durante un’altra riunione, sempre tenuta al Circolo, fu usata per la prima volta la parola "Spiritualità Laica", questa parola fu coniata da Antonello Palieri, un caro amico, giornalista dell'ADNkronos, che si intressava di etica e spiritualità. Io stavo parlando di riscoprire la spiritualità naturale dell'uomo, indipendente da ogni contesto religioso e lui suggerì: "Allora si tratta di una spiritualità laica...". E tutti fummo d'accordo sull'utilizzo di questo neologismo che rendeva bene l'idea....
(Su Antonello Palieri - Inventore del termine Spiritualità Laica: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/01/07/antonello-palieri-e-tornato-ad-essere-quel-che-e-sempre-stato-coscienza-nella-coscienza-ultimo-saluto-ad-un-grande-uomo-semplice/)
Poco dopo fondammo a Roma, presso Bibliotè, un comitato dedicato appunto alla Spiritualità Laica, ed in quella veste organizzammo diversi eventi fra cui vari festeggiamenti sincretici e laici, in forma di passeggiate ecologiste e di conferenze ed incontri, spesso in corrispondenza del 4 ottobre, ricorrenza del Santo Francesco, e del 2 ottobre, per il compleanno di Gandhi.
Vedere i riferimenti: https://www.google.com/search?client=gmail&rls=gm&q=spiritualit%C3%A0%20laica%20paolo%20d'arpini#q=spiritualit%C3%A0+laica+paolo+d'arpini&rls=gm&start=0
Dal 2010, ovvero da quando abito a Treia, essendo ritirato dal lavoro ed avendo più tempo libero da dedicare alla "memoria" ho cercato di raggruppare i numerosi articoli ed interventi sinora scritti sul tema. Molti dei quali li ho inseriti nel libro "Riciclaggio della Memoria" - Edizione Tracce:
http://www.tracce.org/D'Arpini.htm
Durante una ulteriore ricerca ho scovato un comunicato stampa emesso nel dicembre 2006, in cui annunciavo la intenzione di fondare un apposito convento per lo studio e la pratica della Spiritualità Laica. L’idea, anche in questo caso, era un misto d’ispirazione fra il pensiero di Antonello Palieri, che pensava ad un vero e proprio “monastero per lo studio di etica e morale laica”, e la mia visione naturalistica che aveva già trovato una attuazione con la fondazione a Calcata del Tempio della Spiritualità della Natura (sorto nella ex discarica di Calcata sin dal 1984), talvolta anche definito “Parco di tutte le Religioni”.
Calcata. Tempio della Spiritualità della Natura
Antonello avrebbe preferito veder sorgere il Convento sul Monte Soratte, in una qualche struttura storica, mentre io prediligevo l’idea della sua ubicazione in uno spazio naturalistico.
Ma… le idee vanno e vengono e poche trovano una attuazione concreta… l’unica cosa certa è che (almeno) l’idea ed il filone della Spiritualità Laica ha attecchito nella società moderna, basti vedere quante pagine sono reperibili con questa voce sui motori di ricerca in (c’è anche un nostro gruppo su facebook: https://www.facebook.com/groups/195270400546639/).
Comunque, ecco qui un documento certo e datato che fa riferimento ai nostri progetti, pubblicato dall’ADNkronos il 2 dicembre 2006:
“Calcata, 2 dic. 2006 (Adnkronos) – “Abbiamo gettato le fondamenta del convento della spiritualità laica” afferma Paolo D’Arpini, presidente del Circolo Vegetariano di Calcata, il borgo ‘sospeso’ tra Roma e Viterbo, che negli anni Sessanta faceva parte dei “1400 centri fatiscenti da demolire”, oggi visitato da 350mila persone l’anno. D’Arpini ha promosso una riunione dei “sostenitori e quadri generali
della spiritualità laica”, presso il centro culturale “Il Granarone”, fondato da Marijcke van der Maden, in ricordo dell’antico granaio etrusco. Calcata è stata di nuovo famosa, negli ultimi decenni del Novecento, soprattutto dalle proposte e dalle provocazioni del Circolo Vegetariano di Paolo D’Arpini."
Calcata. Nicchia e capanna agli Orti di Cristo
“Il convento della spiritualità laica – da un’idea di Antonello
Palieri – è stato progettato negli anni settanta, ma ha avuto finora pochi sostenitori, rileva Paolo D’Arpini, soprattutto per la resistenza di opposti fronti: quello laicista e quello più
conservatore fra i cattolici. L’idea è risolta ed è quella di creare una sede per analizzare e discutere tutte le espressioni spirituali che arrivano a noi, in particolare, dallo studio della poesia, della letteratura, dalla musica e dalle arti visive di tutto il mondo”
Bene, concludo questo articolo rivolgendo un appello a tutti i
compartecipi dell’avventura spirituale laica, che assieme a noi hanno provveduto a “ufficializzare” un percorso, affinché spremano le meningi e cerchino di riepilogare i fatti nella loro mente, descrivendone il percorso nella memoria…
Cari saluti, Paolo D’Arpini
Marche - Al fiume di San Ruffino
……………………….
Pensiero spirituale laico:
In the consciousness hierarchy there are three stages:
1) Jivatman (individual soul). Is the one who identifies himself with
the body-mind. One who thinks i am a body, a personality, an
individual apart from the world. He excludes and isolates himself from
the world as a separate personality because of identification with the
body and the mind.
2) Next only the beingness,or the consciousness,which is the world.
“I AM” means my whole world.Just being and the world. Together with
the beingness the world is also felt – that is Atman (The Self).
3) The Ultimate principle that knows this beingness cannot be termed
at all. It cannot be approached or conditioned by any words. That is
the Ultimate state.
The Hierarchy I explain in common words, like: I have a grandson (that
is jivatma). I have a son and I am the grandfather. Grandfather is the
source of the son and grandson.
The three stages cannot be termed as Knowledge. The term knowledge
comes at beingness level.
I have passed on to you the essence of my teachings.
(Sri Nisargadatta Maharaj)
Commentino a latere: “in questo momento storico drammatico in cui la guerra di civiltà sembra alle porte, mi hanno colpito le parole del “Santo Padre” relative alla sensazione che il suo “potrebbe essere un pontificato breve”. D'altronde dopo le dimissioni di paparatzy e la costante perdita di credibilità di questo nuovo pontefice, definito volgarmente “ciccio l'argentino”, che promuove un nuovo credo misticanza cristomuslimgiudeo, sono in molti che si aspettano il crollo finale della chiesa cattolica. Questo anche in sintonia con le veggenze sul “papa nero (che sarebbe lo stesso gesuita Bergoglio) e sulla fine dei tempi... Ma i tempi, quelli dell'Eterno, continueranno. Tra l'altro anche gli atei riconoscono l'esistenza di una energia "universale". In linea con una nuova comprensione della "religione", auspico cambiamenti radicali, ad iniziare dall'abbandono di obsolete dottrine bibliche ed alla comprensione che spirito e vita sono la stessa cosa...” (P.D'A.)
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