Yad Adonai - La leggenda della "Manina di Fatima"

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La cosiddetta "Manina di Fatima" in realtà è la Yad Adonai, un simbolo prettamente ebraico. La mano è raffigurata simmetrica (come se avesse due pollici), perché in tal modo le dita venivano ad assumere la forma del nome divino IHWH in lettere ebraiche, ed era un simbolo ebraico molto diffuso come lo è ancor oggi fra gli Ebrei di tutto il mondo. 

Lo era in particolare fra gli Ebrei del Nord Africa, specie in Tunisia, dove la maggioranza della popolazione era ebrea e lo Stato era governato da una sacerdotessa ebraica (La Kahina). Con la colonizzazione islamica del Nord Africa, le popolazioni indigene ebree o cristiane finirono massacrate, e coloro che si salvarono dalle stragi vennero convertiti all'islam con la forza. Presso di loro era molto diffuso come talismano la Yad Adonai, e gli imam locali, invece di proibirne l'uso, lo islamizzarono inventando la leggenda su Fatima, leggenda che nelle aree islamiche dove la Yad Adonai non era diffusa è semplicemente sconosciuta. 

Ovviamente il contenuto della leggenda è del tutto anacronistico, perché nel periodo in cui si riferisce la poligamia e il possesso di schiave era diffuso e socialmente e religiosamente accettato, e nessuna moglie si sarebbe mai azzardata a protestare se il marito prendeva un'altra moglie o acquistava delle schiave con cui era lecito avere rapporti sessuali. Storicamente poi sappiamo che, oltre a Fatima, Ali non restò affatto "monogamo per far piacere a Fatima", ma ebbe altre mogli e altre schiave, avendo da tutte loro figli che poi giocheranno un ruolo significativo nella storia araba successiva. 

L'origine ebraica e non islamica del simbolo è poi dimostrano da due elementi fondamentali 
1) La forma delle dita, che rappresentano lettere ebraiche e non arabe; 
2) Il fatto che al centro della mano venga costantemente riprodotto il Sigillo di Salomone.

Arya Samaj -   aryasamaj.roma@gmail.com

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"Gli incantatori di serpenti" di Simon Smeraldo - Recensione - Con un brano su Arcano XVII (La Stella)



Il libro "Gli incantatori di serpenti"  è ora in distribuzione. Buona lettura di storie di magia e dell'insolito, incentrate soprattutto su di una rivisitazione personalizzata dei Tarocchi e dell'Alchimia in senso lato... ma più in generale sul grande mistero della Vita.

Un Brano dal libro - Arcano XVII- La Stella 
"Tra le ballerine di Broadway la stella era indiscutibilmente lei, Trixie. Sì, io la conobbi in una notte fumosa al tavolo da poker...una di quelle notti in cui ti senti padrone del mondo.Sa, avevo vinto molto....quelle magiche situazioni in cui tutto gira per il verso giusto. Lei era insieme a qualcun altro,un altro giocatore dello stesso tavolo,ma nonostante ciò avevamo subito legato. Diventammo in breve amici,e poi amanti. Però, a parte l'appassionata relazione che c'era tra noi, le volevo davvero bene. Non era certo un corpo e basta. Era...come dire....speciale,ecco"
"Miss Trixie? E chi non le voleva bene? Registi, ballerini, tecnici...chi non la poteva sopportare, per ovvie ragioni, erano le altre ballerine...sapevano che lei valeva molto più di loro, sia come artista che come persona"
"Sì, io la conoscevo bene: era sempre allegra: così...così piena di vita, ecco.Lo so che è una banalità, ma è l'unico termine che mi viene in mente per descriverla"
"Ma certo, Trixie O' Neal....donna meravigliosa,bravissima ballerina...fantastica amante,perfino! Eh,ne so qualchecosina io ...abbiamo avuto una storia, non dico quella della vita,perchè è durata anche poco,ma mi creda se le dico che ha lasciato il segno. E non ne sono uscito mica tanto facilmente"
"Non penso di aver mai conosciuto una persona in gamba come Miss O'Neal. Era non solo inappuntabile come professionista, seria scrupolosa....ma era anche un piacere stare in sua compagnia"
"Un finissimo senso dell'humour...ci faceva ridere praticamente dalla mattina alla sera. Che allegria averla intorno! Che Dio la benedica,ovunque lei sia adesso"
"Una persona ammodo, con un animo pulito innestato su di un corpo da favola. E io l'ho stretta fra queste due braccia...mi considero un privilegiato"
"Era pazzerella, era divertente....entusiasta di tutto, non potevi restarle indifferente"
Mancava poco che volessero avviare un processo di beatificazione per questa famigerata Trixie; e il sottoscritto, che ha raccolto tutte le testimonianze di cui sopra, ha pure pensato di inoltrare la pratica al Vaticano. Ma avrei come l'impressione che....come dire...non la prenderebbero bene, ecco.
Comunque, nella mia lunga carriera di detective, quando si trattava di indagare su di una persona scomparsa,quello che capitava di sentire per lo più erano commenti negativi a proposito della persona scomparsa.Qui era tutto il contrario: nessunissimo benché minimo commento negativo; tutti entusiasti, tutti positivi, tutti innamorati persi di questa Trixie.
Ma chi era in realtà Trixie O' Neal? Nessuno lo sapeva,perchè sembrava non possedere un passato.Era comparsa sulla scena di Broadway così, da un giorno all'altro,conquistando i registi,i produttori, e infine il pubblico e la critica...oltre che molti cuori maschili nel processo.
E adesso dov'era Trixie O'Neal? Nessuno lo sapeva, perchè era scomparsa così come era arrivata, da un giorno all'altro, senza un motivo, senza lasciare traccia, nel pieno della sua parabola ascendente verso il successo.
Non so come,mi misi in testa che l'avrei trovata non in qualche caotica città a cercare di far perdere le sue tracce, ma dove nessuno pensava di cercarla. Nel deserto, il posto più improbabile in cui una ballerina di Broadway, che non può vivere senza un palcoscenico,si rifugerebbe.
Allora, quanti deserti negli Stati Uniti? Death Valley, Mojave, Sonore, il Deserto Dipinto...negli stati di California, Arizona, Nevada, Utah, New Mexico, Colorado...c'era solo l'imbarazzo della scelta. Non potevo,per ovvie ragioni,controllarli tutti, così dovetti andare a naso.Arizona, ecco: mi era sempre piaciuto il suono di quel nome: lo sentivo...musicale, certo,perchè no.
L'aereo atterrò a Phoenix, ma sapevo che lì non ce l'avrei trovata di sicuro.
Noleggio una macchina vado verso sud, verso il confine: qualcosa mi dice che è lì che si trova lei.Che cosa non lo so. Però rifletto che da quando sono sulle sue piste è come se dentro me...dentro me si sia attivata una sorta di segnale, sapete come quei transponder che ti indicano dove sta andando un veicolo...qualcosa del genere. Sento come un segnale sonoro dentro, o luminoso, non so, che si intensifica ogni volta che prendo una decisione che mi avvicina- almeno credo - a lei.Come a dire: fuochino...fuocherello...focone...e mai una volta, ve lo assicuro, ho avuto l'impressione di essere sulla pista sbagliata.
E' una rispondenza, una risonanza che non so da dove scaturisca, da dove sia originata, né perché. Ma è come se da quando mi interesso alla sua scomparsa lei si sia...ma sì! ...Messa in contatto con me! Sì, lo so, "roba da fantascienza" direte voi. Forse avete ragione.Ma io...sento di dover credere in questi segnali. E' la prima volta nella mia vita, non mi è successo mai prima , e non ho mai creduto ai cosiddetti fenomeni paranormali. Ma,amici,mi sto ricredendo: questa è roba grossa.
Si fa buio,guido da molte ore ormai. Ma non sono stanco: l'aria frizzante del deserto di notte mi tiene sveglio. Sono quasi a Nogales: dopo di che, niente più States. Ma sono certo,non so perchè, che lei non ha sconfinato. Guardo su. Milioni,miliardi di stelle:tutte quelle che ci sono da vedere in cielo , nel deserto le vedi tutte.Ed è uno spettacolo che non ti stanca.Mi fermo, esco a fare un po' d'acqua e di nuovo guardo su. Quando riabbasso lo sguardo lei è proprio lì,a due metri da me. E non ha niente addosso. Il suo corpo indescrivibilmente bello però non è quello che cattura il mio sguardo: è quel viso, sono quegli occhi: occhi di un cielo senza limiti, occhi che fondono l'universo in uno sguardo.
"Lo so perchè mi cerchi" mi dice con un placido sorriso di quegli occhi, del cuore e della mente, senza increspare minimamente le labbra. E senza parlare.
Una gioia indicibile mi invade, e io non sono più io. Vorrei correre per il deserto, alzare la braccia al cielo,gridare al mondo che sono qui, sono vivo, e che lei....è proprio lei, semplicemente lei, ed è qui.
Invece mi sciolgo davanti a lei, la saggia, la dolce, l'amante immortale di tutto ciò che è vivo, tutto ciò che è bello, tutto ciò che è vero.
Sono un bimbo,sono un fiore, sono un cielo, e desidero solo una cosa:il suo bacio di vita, il sigillo dell'amore eterno che tutto abbraccia e tutto annulla.
Lei fa un passo, ha capito tutto, si protende in avanti e posa le sue labbra sulle mie, nel tocco incandescente che tutto trasfigura. E vivo mille anni nello spazio di un secondo: mi rivedo bimbetto nella culla, bambino nelle prime partitelle di baseball, adolescente foruncoloso alle prese coi patemi d'amore, studente universitario con poca voglia di studiare, uomo che si deve prendere la sua razione di calci nel sedere dalla vita per poi continuare per un po'a girare su se stesso...E' tutto cambiato, adesso, tutto trasformato da quel suo bacio.
E' tutto oro nella mia vita, perchè una stella è scesa su di me e mi ha incendiato il cuore.

Il Libro Incantatori di Serpenti  si può ordinare  in libreria oppure via internet al sito che fa capo alla casa editrice Caosfera al link: https://www.cinquantuno.it/shop/caosfera-edizioni/gli incantatori di serpenti/