Stabilirsi alla sorgente dell'Essere: "Io sono"


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Questo senso di essere sia la tua casa!  Impregnati di questa certezza e poi torna ad occuparti delle tue attività necessarie per vivere,  ma lasciati prendere completamente da questa rivelazione,  da questo fatto. Questo fatto “IO SONO” sarà il tuo maestro. 
Finché ci sarà luce,  finché in te ci sarà questa scintilla, saprai di esserci,  saprai che tu “SEI”. Ma se tuttavia continui a desiderare di ottenere per questo qualche vantaggio, ecco cosa ti dico:  al di là di questa realizzazione “IO SONO” non esiste alcun Dio,  non esiste nulla. 
Tutto è qui, in questa presenza cosciente. Va avanti nella tua vita con questa ferma convinzione:  “IO SONO", non sono altro che questo”.
Non criticare, non combattere le altre religioni,  non disturbare la fede degli altri.  Se hanno una convinzione da cui traggono conforto, lasciali stare. Non parlare di queste cose,  a meno che non ti vengano poste delle domande. Finché si  vive in base all’idea del bene e male, giusto o ingiusto, continuerai a seguire una religione e a obbedire ad un cerimoniale. Quando te ne sarai reso conto, sorpasserai tutti questi concetti e soltanto allora ti stabilizzerai nell’essere.
Proprio prima di lasciare il suo corpo, il mio guru mi disse: “Abbi fede in me; tu stesso sei l’Assoluto, lo stato più alto. Non mettere in dubbio queste parole;  abbi fede in questa rivelazione, che esprime unicamente verità.  Agisci di conseguenza.”
Visitatore: “Allora tu che cosa hai fatto, in pratica?”
Non molto. Ho continuato a vivere la mia vita di tutti i giorni, compiendo il mio lavoro, ma in ogni momento libero, quando la mente era sgombra, avevo l’abitudine di ricordarmi in continuazione le parole del mio Maestro.  Nel mio caso questo è bastato.  Tutto è germogliato spontaneamente attraverso la mia comprensione, ottenendo così la conoscenza della Verità.
Sri Nisargadatta Maharaj

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Arunachala, la montagna sacra, emblema di Shiva


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Nella Suta Samhita è detto: la vera forma di Shiva è il Lingam, per cui il termine di Shivaligam. In seguito si realizzerà che il Supremo Essere rivelava se stesso come Linga di Fuoco.

Tutto viene svelato da Shiva che è la vera essenza della Consapevolezza e Conoscenza, ma nulla può manifestare Lui. Quindi il Linga è la sola Realtà Sé/splendente, Shiva è Consapevolezza Immanifesta, mentre lo Shivaliga è Consapevolezza Manifesta.
Ogni cosa si unisce in Brahman, ma il Supremo Brahman essendo la sola Realtà Eterna non si fonde in nessuna cosa. Tutto meno Shiva si unisce in Shiva.
Il Linga è inqualificato, oltre l’oscurità/ignoranza; è la sorgente delle sacre sillabe Pranava (OM). Esso non è un’entità né un non entità; non è ciò che pervade né il pervaso, non è né la conoscenza, né il conoscitore o il conosciuto; non è il manifesto né l’immanifesto; non è il reale e né l’irreale, è soltanto il Sé-Realizzato. Egli illumina tutto con la sua luce; non è in dissoluzione né in non dissoluzione; non è in movimento né in inerzia; non è l’aria vitale né la mente; né colui che vede né il visto; né l’immagine né il suo riflesso; né il visibile né il non visibile; egli è oltre la parola ed il pensiero; non è l’occhio, il cibo, l’odore, la terra, l’etere, l’aria vitale ed ogni altro oggetto dei sensi – realizzare il Sé, indagando in questo modo, è la vera venerazione -
Questo Linga, sebbene non sia l’etere non è diverso da esso, ma lo rivela; benché non sia la luce, ma la rivela; benché non sia l’aria, ma la fa muovere; benché non sia l’acqua, ma le dà la sua natura.

Questo Linga, si può vedere da una posizione illuminata nella casa dalle nove porte – mai installato lì da nessuno ma ha facce, mani, piedi, teste e si posiziona in tutte le direzioni. Egli è oltre l’oscurità; lì, nulla si vede. Dal Vedanta viene indicato come l’Essere Inqualificato. Da lui emerge la magnifica terra che si trasforma in esso. Le tre qualità chiamate: luminosità, attività ed oscurità (sattva, rajas and tamas) di cui è fatto l’universo, si manifestano da lui.
Le sue dimensioni non possono essere stimate per lui non è rilevante, egli rimane integro e unitario. Tutte le sfere del vasto universo si trovano in lui, non ha templi ma egli tutto contiene. E’ il più intimo centro di tutti gli esseri. Non è Isvara né il jiva ma il più Intimo Cosciente Sé, Beatitudine, Realtà Non-duale non relazionato a Brahma, Vishnu, Rudra, Indra ecc.; può essere realizzato soltanto con il Sé. Egli è il Sé; conosciuto se stesso egli dimora nel profondo della Suprema Beatitudine. Non c’è nulla al di fuori di lui ed è sempre venerato da tutti. Egli è libero dai tre stati di veglia, sonno e sogno profondo. Egli è drik, soggetto, – puro oltre la conoscenza. Né gli ignoranti, né gli individui sapienti o divinità ancora nel potere dell’ego o maya, possono vedere questo Linga.
Non tutti comprendono questo. Nella Sua spontanea infinita misericordia, Shiva è qui manifesto nella forma di Arunachala che tutti possono vedere ed onorare.

Sritha Lakshmi - Tratto da: ṂC. Subramanian – Ramana Asramam

Immagine incorporata 1

Il  Lingam  qui ritratto si trova al Ramanasramam al Tempio della Madre consacrato da Bhagavan Sri Ramana Maharshi.