Scrivere è contro natura?

 


"Basta, la vita non ci sopporta più…"  scrive F. R. a commento della comunicazione libraria in cui annuncio l'uscita di "Compagni di viaggio", un libro che narra le mie esperienze spirituali “…gli alberi si stanno ribellando, hanno deciso di dire basta a tutto questo ego di scrittori incalliti fasulli e falliti che siamo noi, se almeno qualcuno ci leggesse sarebbe già diverso! A parte poi se calcoliamo l’impronta ecologica di tutte le mail che inviamo e quanta energia viene consumata per mantenere la memoria di tutto quel che postiamo o pubblichiamo, è finita! ricordo di aver letto da qualche parte che ogni mail equivale non ricordo a quanti km percorsi con un automobile”

Mia rispostina: “…allora restiamo in silenzio!? Purtroppo anche se respiriamo e parliamo emettiamo co2, se camminiamo spostiamo l’aria e chissà quali conseguenze drammatiche si manifesteranno nell’altro emisfero (una farfalla che vola provoca un uragano nell’altra parte del mondo), non abbiamo speranza nemmeno con la morte… con tutte le schifezze che abbiamo introdotto nel nostro corpo il cadavere inquinato andrà ad avvelenare la terra… Insomma non abbiamo alcuna possibilità di uscire dal “circolo”… se così è allora continuiamo almeno a parlare, a camminare, a scriverci pensieri di pace amore e fantasia. Se poi liberalizziamo la coltivazione della canapa non ci sarà nemmeno più bisogno di tagliare gli alberi per quelle poche pagine di un libro che magari potrebbe anche contenere utili informazioni… o no?”

Replica di F. R.: “…allora coltiva il cibo che mangi invece di trascorrere ore ore a scrivere, più che altro poi nessuno te lo chiede o ce lo chiede di scrivere perché se qualcuno ce lo chiedesse sarebbe già diverso, inserito in un contesto, per esempio come fanno Franco Arminio Vinicio Capossela e tanti altri, è il pubblico che vuole, a volte pretende, che essi scrivano, a noi non ce lo ha chiesto mai nessuno e continuiamo a inondare i social dei deliri che scriviamo che poi anche sui social nessuno li legge…”

Mia rispostina: “…sarà così, come dici tu, ma un tuo compaesano, di Pescara, un certo Gabriele D’Annunzio, disse “ama il tuo sogno se pur ti tormenta”…”

Paolo D'Arpini







Articolo collegato:  https://www.libroco.it/dl/Paolo-D-Arpini/OM/9788832299328/Compagni-di-viaggio-La-ricerca-spirituale-laica-inizia-e-finisce-nel-Se/cw746113576559674.html 

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