Tarocchi - Arcano XIV, la Temperanza


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Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto trasmuta. Ciò che è stato si ringiovanisce, e continua ad essere, perché sempre sarà.  L’azione dell’Arcano XIII si è conclusa e il cambiamento di stato è racchiuso e rappresentato dall’Arcano XIV, la Temperanza.
Dopo la lenta macerazione nelle profondità delle tenebre sotterranee, il seme libera il germoglio e la vita sboccia con nuove forme e nuovi colori. Dallo scheletro dell’Arcano senza nome, sboccia una creatura dalle fattezze angeliche: una donna alata che porta pace e salute mentre travasa un liquido da un’anfora all’altra. La creatura angelica rappresenta l’Eternità e travasa il fluido della vita, da un’anfora d’argento ( elemento lunare ed etereo) ad un’anfora d’oro (elemento vibrante ed attivo).
Dopo la totale decomposizione, il corpo purificato si è trasformato ed è capace di volare in alto, come lo spirito che ne esce completamente rinnovato. Le ali dell’Eternità sono ripiegate, pronte a spiccare il volo, ma la scelta angelica è quella di restare a terra,appoggiato al creato. La posizione fisica in cui si trova ricorda che occorre pensare ai bisogni materiali ma anche a quelli spirituali, solo mescolando gli opposti con impegno ed attenzione si può restare sani e integri.
Le pupille della Temperanza sono illuminate di pura coscienza. Il suo è uno sguardo ceruleo, puro e sovrumano. Anche la fluente chioma della Temperanza è piena di luce divina come il suo sguardo, l’unico che possa aver visto lo sguardo di Dio. Indossa una lunga tunica rossa (incessante attività spirituale), coperta da un mantello azzurro (serenità animica) e foderata di verde (vitalità).
Il sigillo sulla fronte della Temperanza è un fiore di colore rosso, con cinque petali, che richiama la quintessenza. Il suo sigillo è il segno dell’armonia che accompagna l’opera della Temperanza, perché tutto avvenga nel rispetto della propria natura, secondo il proprio assenso e  tramite l’ispirazione divina, quindi senza nessun calcolo.
Il liquido che la Temperanza travasa da un’anfora all’altra consente di cancellare le contrapposizioni degli opposti e delle forze contrarie,permettendo una vera comunicazione. Le passioni sono attenuate e il fluido energetico scorre perché ci siano solo energie complementari in perfetto equilibrio affinché non si spenga mai il sacro fuoco della vita.
L’Arcano XIV richiama l’inizio di una nuova vita, quindi l’UNO e stretta è la sua analogia con il Bagatto, che con le mani gioca e crea. Infatti anche la posizione delle mani è la stessa: la mano sinistra in alto, la destra in basso. La Temperanza però piega la mano sinistra con dolcezza e offre un dono: se stessa.
Non cerca la potenza come fa il Bagatto con la sua bacchetta; le sue mani sono rivolte verso la stessa direzione, come le due anfore che svuota e riempie hanno la stessa inclinazione. La Temperanza è manifestazione di spirito e corpo (1+4) ma che ancora separati devono essere miscelati, scorrere l’uno verso l’altro (7+7) perché si possano animare tramite l’energia degli opposti (8+6) e dare così avvio al nuovo ciclo (10+4).
Angela Braghin

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