Trascendenza, spiritualità... e l'amore salvifico della donna...



Con la verità e soprattutto con la sicurezza la donna rende possibile … la voglia di stare con gli altri e di stare insieme (tanto pensa lei a risolvere i problemi). In questo modo, l’opera del “potere femminile” sviluppa quello che possiamo chiamare “altruità cognitiva” che sta alla base della nascita di: la socievolezza, l’altruismo, la asimmetricità affettiva, la sussidiarietà, le pari opportunità ed anche di quei sentimenti ecologici che portano alla difesa dell’altro, della natura, degli esseri viventi, … di se stesso in una logica di “difesa delle opportunità e della ricerca della convenienza.

Trascendenza e spiritualità

L’elaborazione di questi principi di coesistenza e di sviluppo di ordine superiore porta a mettere a fuoco quelle valenze che stanno alla base della concettualizzazione del Hubermensch, cioè di quello che Nietzsche chiama “l’uomo completo” o “l’uomo della consapevolezza” (come vuole Osho Rajneesh).

La trascendenza e la spiritualità, caratteristiche del quarto livello dello sviluppo psico-mentale (anche se nei tarocchi fanno riferimento a qualcosa che sembra arrivare all’uomo dal di fuori o da una dimensione superiore e, nella teoria gravitazionale, da un equilibrio universale) hanno si sé un significato “vibrazionale”, riferito ad una dinamica interiore che è sinonimo di equilibrio risonanza. Parliamo di un “flusso” che deriva più dall’interno che dall’esterno, che spesso è anche attivato da una “integrazione di massa”, cioè da una “partecipazione universale” nella quale ogni soggetto partecipa con le proprie facoltà personali, con le proprie integrazioni familiari, sociali e politiche, con i propri “… programmi di sviluppo” (espressioni dello sviluppo teleonòmico).

In questa logica trascendente e spirituale, ogni persona (soggetto) attiva dinamiche salvifico-sanatrici, insegnamenti reciproci, deduzioni profonde ed inconsce, desideri creativi di rinascita e di evoluzione, familiari, affettivi ed intimi.

Questo ambito di complessità vibrazionale ha in sé anche polarità complementari che, nell’interazione con gli altri, acquistano valori singolari che sempre riguardano i valori della saggezza, della potenzialità (forza) e della bellezza, oltre a quelli che fanno riferimento alla via, alla verità ed alla vita.

In tutto questo, c’è anche una sorta di mimetismo, di mascheramento, che il soggetto utilizza per coinvolgere l’altro ad un dialogo, ad una scoperta, ad una partecipazione che Lèvinas ha descritto come “… necessità dello sguardo dell’altro” che scioglie l’invisibilità nella partecipazione, nella sussidiarietà, nella logica esistenziale che Eraclito ha definito come “…senso dell’amore”.

Romeo Lucioni   (lerreomero@gmail.com) 



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