In difesa degli ebrei...


Ancora ricordo quella notte di Natale del 2013, in cui mi svegliai nel cuore della notte con l'ispirazione di scrivere un articolo in difesa degli ebrei, distinti dai "sionisti".  Quello scritto fu il risultato di  una meditata presa di coscienza,  in cui  dovetti  “separare” le cattive intenzioni di una parte nei confronti di un’altra parte, senza per questo rendere tutti colpevoli. Si chiama "discriminazione". Ed in verità ci vuole molta discriminazione e senso di giustizia  per restare in una "via di mezzo" e -forse- solo chi ha sangue ebreo nelle vene può compiere quest’opera senza sentirsi oppresso…

Per anni restai in una  sorta di incertezza "psicosomatica", da una parte sentivo il richiamo del sangue  e dall'altra non potevo fare a meno di riconoscere tutti gli errori commessi da Israele e dal sionismo. Finché non si viene a conoscenza di certi retroscena di politica economica e di geopolitica si rimane preda dell’opinione generale indotta  dai media prezzolati  e partigiani… 

Il discorso è molto lungo ma buona parte di questo percorso è possibile individuarlo in tanti articoli pubblicati sul tema che sono apparsi sul Giornaletto di Saul dal suo inizio.   

Per me è stato un lento scavare, una lenta presa di coscienza. Ci vuole molta discriminazione e senso di giustizia.  Ovvio, quindi,  che io personalmente non sono contrario agli ebrei, come non sono contrario all’esistenza di cristiani e di maomettani e buddisti, etc. Sono solo contrario agli estremismi ed alle oppressioni dell’uomo sull’uomo. Un vizietto che hanno avuto ed hanno quasi tutte le religioni e ideologie. 

Particolarmente pericolosi in questo periodo storico sono i sionisti, perché hanno ottenuto un potere a lungo cercato e stanno vivendo una sorta di vendetta nei confronti dell'umanità. 

Ma qui occorre sapere che la maggioranza dei sionisti non sono “specificatamente” ebrei.. o perlomeno appartengono alla famiglia ashkenazita, di origine kazara, quelli che si sono convertiti en masse nell’anno mille, quando erano stretti fra musulmani e cristiani e vollero trovare un modo di mantenere la loro identità e differenza… Dal punto di vista genetico non sono quindi “ebrei” anche se ormai sono diventati la maggioranza della comunità ebraica e sono i fondatori di Israele. 

Gli ebrei  “semiti” sono al massimo un 5 o 10% del totale… Ma questi ebrei originari (a volte si dice pure “ortodossi”) sono perseguitati in Israele, od anche in altre nazioni,   e si lamentano delle conseguenze del sionismo che fa ricadere su di loro le colpe dell’odio popolare  scatenato dagli israeliani e dai banchieri americani (sionisti) per le loro malefatte e prevaricazioni.


Paolo D’Arpini


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