"Habemus antipapam" - La profezia di Nostradamus su papa Francesco...

 


Nella Centuria X, quartina 91 delle profezie di Nostradamus leggiamo:

Clergé Romain l’an mil six cens e neuf,
Au chef de l’an feras election:
D’vn gris e noir de la Compagnie yssu,
Qui onc ne fut si maling.
Nostradamus scriveva in un francese arcaico, comunque la migliore traduzione è la seguente:
Il Clero Romano l’anno 1609,
All’inizio dell’anno farà elezione
Di un grigio e nero uscito dalla Compagnia di Gesù,
Giammai ci fu qualcuno così malvagio.
La quartina sembra alludere all’elezione di Bergoglio al soglio pontificio, ma salta agli occhi il problema della data.
Spesso, nelle profezie di Nostradamus, troviamo predizioni abbastanza precise, ma con date "sbagliate".
Studiosi che hanno indagato per anni su queste misteriose quartine affermano che bisogna trovare la chiave per decifrare queste date e che questa chiave sarebbe celata proprio nell’opera del veggente francese. Qualcuno asserisce anche di averla trovata.

Ma veniamo al significato recondito della quartina:

....è un'analisi sulle proiezioni "fantastiche"  che non  sono solo immaginazioni nel nostro pensiero, nel nostro sentire, il pensiero fantastico è mutevole ma attinge al  bagaglio dell'inconscio,  e lì tutto cova, a metà fra la fantasia e la "realtà". 

All'atto pratico si risolve tutto eliminando la fissità del credere unicamente nella "realtà oggettiva",  basata sull'attenersi ai fatti, accettando l'apparente incongruenza che li precede, in forma di fantasia (preveggenza).  

Questo atteggiamento è comunque utile  al mantenimento della congruità  della intelligenza-coscienza nell'affrontare il contingente "storico". Insomma la "saggezza" è la capacità di vedere e vivere  le cose in "movimento".  
E qui qualcosa si muove!

Paolo D'Arpini


Post Scriptum:  
“ ...tutta l'informazione è anche un po' di parte. Per questo bisogna cercare di vedere le cose da diverse angolazioni. Comunque nell'articolo si parla di "proiezioni fantastiche" non di verità assodate... ma anche nei "miti" permane un fondo di "verità oggettiva". Lobo logico ed analogico compongono un unico cervello. La mente non è fatta di sola "ragione" e le cosiddette prove storiche sono solo costruzioni di fatti adattati ad una ipotetica ragione...” 
(P. D'A.)

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