Tutte le ricchezze del vaticano - I costi della chiesa e la lotta all'ultimo doblone


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Il primo evasore fiscale assoluto in Italia è la Chiesa cattolica (seguita dalle banche). Il Vaticano detiene il 30% del patrimonio immobiliare sul suolo nazionale e non paga IMU, non solo per le chiese, i conventi, etc. ma nemmeno per le ex chiese ed ex conventi e siti di pellegrinaggio che sono diventati alberghi di lusso o supermarket (con vendita diretta esentasse dei loro prodotti). Inoltre il Vaticano non paga imposte per i servizi ricevuti, anzi viene foraggiato dallo Stato italiano con contribuzioni salatissime (conseguenza dei tristi Patti Lateranensi). Le ricchezze dalla chiesa cattolica, sia quelle immobiliari che azionarie, in opere d'arte, in preziosi ed un valuta estera, sono presso che incalcolabili, sono sparse su tutto il globo terraqueo e la ragione di questo accumulo sta nei duemila anni di storia e di monopolio religioso e politico che hanno portato il vaticano ad essere lo stato più potente del mondo. Certo non è una potenza "militare" come gli USA ma è in grado di influenzare la politica di parecchi stati sui quali esercita un'egemonia "spirituale". L'Italia è uno di questi, anzi possiamo definire lo stato italiano una semplice succursale vaticana  controllata  inoltre dall'apparato militare e politico degli stati uniti d'America (e dai suoi tentacoli cultural-finanziari).

A gestire il "patrimonio" cattolico ci pensano la CEI e lo IOR  amministrati con intelligenza manageriale, ferrea volontà e capacità organizzative dai suoi capi. Una chiave per leggere la recentissima parabola ascendente dell'accumulo patrimoniale -oltre a lasciti ed elemosine- si chiama "otto per mille". Un fiume di soldi che fluisce nelle casse della Cei dalla primavera del 1990, e sfocia ormai in un mare di miliardi di euro all'anno. Tolte le spese automatiche  è il presidente della conferenza episcopale, attraverso pochi fidati collaboratori, ad avere l'ultima parola su ogni singola spesa, dalla riparazione di una canonica alla costruzione di una missione in Africa agli investimenti immobiliari e finanziari.  

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Di tanto in tanto qualche coraggioso tenta di far luce sul costo della chiesa cattolica per gli italiani. Il calcolo non è semplice, oltre che politicamente "scomodo", tant'è che malgrado gli inviti della CEE in Italia non si riescono a tamponare le estorsioni (per paura dell'inferno), le evasioni fiscali  ed il flusso di denaro devozionale, diretto ed indiretto, che gonfia le casse papali. A ciò si aggiungono le spese di acqua, luce, gas e servizi vari a carico dello stato italiano. 

Bisognerebbe adottare al "costo della Chiesa" la stessa severità d'indagine rivolta ai piccoli evasori ed alle istituzioni locali in generale. Così facendo si arriverebbe a scovare cifre faraoniche in nero. Con una certa prudenza e realismo si può stabilire che la Chiesa cattolica costa ai contribuenti italiani almeno quanto il ceto politico. Oltre quattro miliardi di euro all'anno, tra finanziamenti diretti dello Stato e degli enti locali e mancato gettito fiscale.

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Ma quel che non fa lo stato italiano lo mette in atto la finanza apolide, il potere bancario (Goldman Sachs, Rothschild, Rockefeller, etc.) e i Mordecai vari che cercano di contrastare e controllare l'influenza del vaticano sulla società globale servendosi delle sue stesse armi: la menzogna, il ricatto e la lotta "all'ultimo doblone".  Queste "forze" conducono con tenacia la battaglia per eliminare la concorrenza dello IOR. Ovvero l'ultima banca, dopo che quelle svizzere hanno dichiarato forfait, a conservare il "segreto bancario" ed a gestire buona parte delle transizioni "in nero". L’unico potentato economico ancora "autonomo" rispetto alla grande finanza è lo IOR vaticano, che gestisce buona parte dei traffici illeciti e il riciclaggio di denaro sporco (mazzette, tangenti, etc), oltre alla gestione delle già menzionate ricchezze in immobili e di oro e metalli preziosi, conservati sia nei sotterranei vaticani che in tutte le chiese del mondo. Una ricchezza che secondo i “fratelli maggiori” deve cambiar padrone, utilizzando la consolidata tattica del “divide et impera”… Questa è la soluzione finale, all’ultimo sangue, per scardinare il potere finanziario vaticano, condotta dai “fratelli maggiori” (gli stessi che controllano la finanza mondiale, le risorse fossili, la produzione di cibo  e quasi tutte le banche centrali del mondo).

Ritengo che con le dimissioni di Paparatzy e l'ascesa al soglio di Papafrancy il vaticano abbia già iniziato a calarsi le braghe, il suo potere temporale e "spirituale"  si sta frantumando e le sue ricchezze passeranno nelle rapaci mani di chi sappiamo. Una volta effettuata la rapina e screditata la capacità di convincimento "religioso"  della chiesa cattolica (che ancora ha un certo peso) il  NWO e la nuova religione pseudo-sincretica piramidale  saranno cosa fatta…

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A dire il vero era mia intenzione parlare dell'accumulo di ricchezze nelle varie chiese, oltre quella cattolica anche nelle altre monolatriche (giudaismo, islam e cristianesimo in generale) e quelle di altre fedi e culture (buddismo, induismo, taoismo, paganesimo, etc.). Purtroppo mi rendo ora conto che trattare compiutamente l'argomento richiederà ulteriori interventi... 

Paolo D'Arpini

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1 commento:

  1. Mio commentino: “...per il riciclaggio di fondi neri resta solo lo IOR, che ancora resiste malgrado i silenzi del vaticano e le rogatorie dimenticate… La procura di Roma infatti ha inviato tre richieste di collaborazione giudiziaria, tra il 2002 e il 2008, per ricostruire il flusso di denaro della mafia transitato su alcuni conti segreti dello Ior. Ma la chiesa non risponde… Povera chiesa, anch’essa come la Svizzera vittima sacrificale della lotta finanziaria mondiale in corso… Alla fine a vincere saranno le grosse banche multinazionali in mani ebree?”

    Articolo storico correlato al tema “Lotta all’ultimo doblone…” In seguito alla divulgazione di un articolo precedente sullo stesso tema pubblicato su: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2012/01/10/lotta-finanziaria-allultimo-doblone-in-calo-svizzera-e-ior-stanno-trionfando-le-banche-internazionali-in-mani-ebree/, ho ricevuto alcune critiche e dubbi sull’uso da me fatto dell’aggettivo “ebreo” (riferito alle banche in mano di ebrei)…” - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=Lotta+finanziaria+all%E2%80%99ultimo+doblone%E2%80%A6+in+calo+Svizzera+e+IOR%E2%80%A6+stanno+trionfando+le+banche+internazionali+in+mani+ebree%E2%80%A6

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