Oggi vorrei raccontarvi dell’incontro che ebbi a Milano con Piero Angela mi sembra fosse il 1975…
L’antefatto sta nella mia frequentazione con l’insegnate di yoga Giorgio Furlan di Roma. L’Accademia Yoga da lui diretta era mia cliente quando ero titolare dell’Annapurna, la prima azienda italiana specializzata in prodotti integrali da me fondata in quegli anni. Non c’erano stati particolari risvolti spirituali nella nostra conoscenza, io sapevo che lui aveva seguito un corso di hata yoga a Rishikesh nell’ashram di Sivananda (che intendeva propagare l’hata yoga nel mondo) e lui sapeva di me che sono un discepolo di Swami Muktananda, e basta. Poi un giorno mi chiese se volevo partecipare al primo Festival dello Yoga che si sarebbe tenuto a Milano, organizzato da Carlo Patrian (un altro hata yogi), in rappresentanza del movimento del Siddha Yoga in Italia.
Accettai e con altri amici partii per il Festival dove, fra l’esibizione di pulizie intestinali con le garze, esercizi yoga a testa in giù, canti devozionali degli Hare Krishna, etc. fu da noi proiettato un documentario che il Film Luce, per la regia di Luciano Cattanie, aveva girato su Baba Muktananda nel suo ashram di Ganeshpuri. Il documentario era veramente ben fatto e solo un altro documentario era altrettanto evocativo, quello girato da Piero Angela che riproduceva un maestro sconosciuto dell’Himalaya.
A quel tempo Piero Angela era totalmente sconosciuto alle masse e costui con un piccolo imbroglio riuscì ad infilarsi nella stanza che era stata a noi affidata per parlare con il pubblico, che numeroso era giunto dopo la proiezione del Film Luce, per conoscere qualcosa di più sullo Swami Muktananda. Non so se l’intrufolarsi di Piero Angela fu voluta da Giorgio Furlan, da Carlo Patrian, dallo stesso Angela o … dal destino. Fatto sta che io non ebbi il “coraggio” di mettermi a litigare sull’uso della stanza e così tutte le persone che erano lì furono irretite dalla dialettica commerciale di Piero, mentre io mi ritirai in silenzio…
Da allora iniziò l’ascesa di Angela nel genere para-normale. Che volete farci, io non ho messaggi da vendere e così andò che non decollai nel filone televisivo new age… Ma chiaramente questa fu per me una vera fortuna, altrimenti adesso invece di essere quello che sono chissà chi e cosa sarei!
Paolo D’Arpini
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