Khazari ashkenazi, convertiti all'ebraismo (per convenienza), ma radicati nella "tradizione di famiglia"


Khazari,  convertiti all'ebraismo (ashkenazi)

Dopo la distruzione della capitale Itil e di Sarkel compiuta dai
Vichinghi-Variaghi di Svyatoslav, Rus' di Novgorod e Kiev, nel 965 e,
nel 1016, l’invasione dell’esercito congiunto russo-bizantino, la
dissoluzione definitiva del regno di Khazaria(1), prima ad opera dei
Pecheneghi (discendenti degli Unni), poi dei Cumani, infine dei
Mongoli, comportò anche una commistione dei Khazari e delle altre
tribù turaniche(2) da loro egemonizzate coi Pecheneghi, coi Cumani e
coi Mongoli stessi. E un insediamento stabile in Ucraina, in Lituania,
in Ungheria e, soprattutto, in Polonia e nella Russia occidentale.


Eredi in tutti i sensi di questa congerie etnica di predatori
seminomadi furono molti (e i più importanti) fra gli artefici del
putch dell'ottobre 1917, che in effetti costituì anche, sotto il
plumbeo manto ideologico del "marxismo-leninismo", una restaurazione
sui generis del giogo tartaro. Impossessatisi della macchina statale,
i bolscevichi attuarono tutto il contrario di ciò che l’ultimo Marx
aveva auspicato in teoria e (non solo) il movimento dei contadini
anarchici makhnovisti cercò di realizzare in pratica - la
rivitalizzazione superiore delle potenzialità comuniste dell’obščina e
una via rivoluzionaria che consentisse all’immensa Russia di non dover
passare obbligatoriamente sotto le forche caudine dell'accumulazione
primitiva(3). Fu messa in moto la più mastodontica e implacabile
macchina senza volto di capitalismo (industrialismo) di Stato e, al
contempo, si procedette al soggiogamento, alla repressione e allo
sterminio del "contadiname" riottoso, alla sua proletarizzazione
forzata, allo sradicamento, col ferro e col fuoco, da ogni presupposto
tradizionale (cristianesimo ortodosso, spirito comunitario slavo e,
insieme, pratica dell’autonomia e dell’indipendenza e rispetto della
natura, della madre terra)(4). L’esito di questo tremendo processo
totalitario statalista-"sviluppista", diretto in prima persona e,
ancor più, dietro le quinte dai pronipoti Ashkenazim dei Khazari
giudaizzati(5), confermò in pieno le più fosche previsioni, la vera
profezia, di Mikhail Bakunin(6).

Alla voce "Khazaria" della "libera" e "autogestita" enciclopedia
online wikipedia (capillarmente controllata e moderata per tutto ciò
che concerne il politically correct) si può leggere: "Tra l'VIII
secolo ed il IX secolo, consistenti nuclei di Ebrei semiti, dopo aver
attraversato il Caucaso entrarono in contatto con i Khazari. I sovrani
di quest'ultimo popolo imposero, per motivi di stabilizzazione
politica, la conversione del Khanato alla religione ebraica. Questo
fatto è stato alla base dell'elaborazione di diverse teorie, la più
nota delle quali vuole gli Ebrei Askenaziti discendere direttamente
dai Khazari (il romanziere ebreo Arthur Koestler sostenne in modo
particolare questa tesi). Recenti studi genetici sembrano però
dimostrare che elementi genetici originari del Medio Oriente dominano
la linea maschile degli Askenazi (il cosiddetto cromosoma Y Aaron), ma
la linea femminile potrebbe avere una storia diversa. Da ciò alcuni
hanno dedotto che uomini del Medio Oriente abbiano sposato donne
locali, il che significa che gli Askenazi non sono imparentati con i
Khazari o che questi rappresentano solo una parte degli antenati degli
attuali Askenaziti."(7) L’articolo cui si rimanda(8), in realtà non
dimostra quanto pretenderebbe tale frettolosa conclusione. Il mtDNA
degli ashkenaziti è estraneo all’originario bacino semitico
mediorientale, ed è la discendenza matrilineare che ha più
importanza(9), in primis per gli ebrei(10), nella determinazione della
loro identità etnica. Inoltre, le ricerche genetiche di Eran Elhaik
(dicembre 2012)(11) confermano la validità non dell'"ipotesi renana",
bensì di quella "cazara". La stessa difesa da Shlomo Sand nel suo The
Invention of the Jewish People (2008)(12) e prima di lui da Koestler e
da altri(13).

Gli Ebrei, per la stragrande maggioranza di etnia ashkenazita, hanno
invaso, occupato e pulito etnicamente la Palestina, rifiutando poi
sempre qualunque prospettiva di convivenza pacifica ed equa con i
residui abitanti locali. E i despoti con zuccotto compiono sui
prigionieri palestinesi sevizie e torture immonde in piena libertà
esattamente come fecero in Russia i loro avi della Cheka(14) su una
schiera innumerevole di disgraziatissimi Slavi(15). E' una tradizione
di famiglia che continua indisturbata da più di novant’anni.

Joe Fallisi



NOTE

(1) Il Gran Khanato di Khazaria o Khanato di Khazaria o Impero di
Khazaria (618-1016), l’impero degli "Ebrei rossi" (appellativo
medievale dovuto forse alla leggera pigmentazione mongola di molti
Khazari), giunse, al suo apogeo, a confinare a sud-ovest con quello
Bizantino, a nord-ovest con il Rus' di Kiev, a nord con le terre
abitate dai Bulgari del Volga e a sud-est con l'Azerbaijan.

(2) Cfr. http://www.treccani.it/vocabolario/turanico/,
http://www.treccani.it/vocabolario/turanide/. "Turchi. Termine
correntemente usato nell'Europa occidentale a indicare il complesso,
etnicamente oggi piuttosto multiforme, delle popolazioni parlanti
lingue del gruppo turco degli idiomi altaici, stanziate dalla Siberia
orientale ai Balcani. Le popolazioni turche originarie sono forse da
accostarsi ai mongoli. Con questi esse ebbero probabilmente, un tempo,
sedi comuni nell'Asia nordorientale, allontanandosene però, già
differenziati, verso occidente, dove vennero successivamente a
contatto con popolazioni iraniche (nell'Asia centrale e in Iran),
caucasiche e indoeuropee (in Asia Minore, in Russia, nei Balcani), che
turchizzarono in gran parte linguisticamente. Arduo è quindi
ricostruire la composizione etnica (il tipo più puro dovrebbe essere
rappresentato da baskiri, kazachi, kirghizi) di molte popolazioni
turche; un criterio etnicolinguistico è quello di applicazione più
plausibile in materia. Il termine europeo «T.» deriva dall'arabo turk,
plurale atrâk  (bizantino tourkoi; cinese t'u-küe, riferito a una
stessa popolazione turca già in fonti del sec. VI), che arabi e
persiani, venuti nei secc. VII -X a contatto con popolazioni così
chiamanti se stesse (türk è parola turca che vale "forza", e la si
trova nel sec. VIII, come sinonimo di una confederazione, nelle
iscrizioni della valle dell'Orkhon in Mongolia), generalizzarono
applicandolo a tutte le popolazioni di lingua affine, e trasmettendolo
in questa sua ultima accezione all'Europa. T. per eccellenza divennero
però per quest'ultima solo gli ottomani, unica popolazione turca con
cui gli europei siano stati a lungo a contatto diretto. (...) Circa le
sedi originarie dei popoli turchi grande incertezza regna tuttora fra
gli studiosi. L'opinione più plausibile pone codeste sedi in un
settore compreso fra l'Altaj, i monti Tien Shan e il lago Bajkal. La
questione della sede originaria è d'altronde connessa con quella dei
rapporti dei T. primitivi con gli ugrofinnici e con le altre
popolazioni uraloaltaiche, cui i T. sembrano vincolati da numerose
affinità linguistiche, relative sia alla struttura del linguaggio, sia
al lessico. La prima popolazione storica sulla quale vi sia qualche
testimonianza precisa, e che possiamo chiamare turca nonostante sia
sempre aperto il problema della sua maggiore o minore differenziazione
dagli altri popoli altaici, è quella chiamata degli hsiung-nu, contro
cui i cinesi costruirono nel 246 a. C. la Grande Muraglia. Il regno
hsiung-nu restò unito fino al 40 a. C. alle frontiere settentrionali
della Cina, poi si spezzò in due tronconi, occidentale e orientale.
Con gli hsiung-nu occidentali sono forse imparentati gli unni. E
probabile che dopo la sconfitta del 469 per opera dell'impero romano
d'Oriente i resti di questa popolazione mescolatisi con gli ogur del
mar Nero, abbiano dato origine ai bulghar, parte dei quali si insediò
nel sec. VII nell'attuale Bulgaria, in seguito slavizzandosi. Un altro
gruppo, quello degli utigur, avrebbe invece dato origine al regno dei
bulghar del Volga, islamizzato nel sec. IX, e assorbito poi (sec.
XIII) nella mongola Orda d'Oro. Certo è che la storia dell'Alto
Medioevo europeo è piena di ricordi delle invasioni da Oriente di
queste popolazioni nomadi costituite da predoni mobilissimi, molte
delle quali sembrano appartenere a gruppi etnici di tipo turco, che,
non appena si stabilizzarono, sparirono senza lasciar traccia,
assorbiti dai popoli più civili con i quali vennero a contatto. E il
caso, nel sec. IV, degli avari del Caucaso, che si stabilirono fra il
Danubio e il Tibisco, assediarono nel 626 Costantinopoli, poi si
fusero con gli altri popoli danubiani; dei khazar, popolazione
d'incerta origine stabilitasi sul mar Nero fra i secc. IV e IX,
composta da cristiani e da musulmani, e con religione ufficiale
ebraica nel sec. IX, sconfitta e dispersa nel sec. XI dal principe
russo Mstyslav e da Oghuz Qipcaq (ma la Crimea fu detta a lungo
Hazaria anche dopo la loro scomparsa); dei cumani del sec. XI,
protagonisti di tanta parte delle leggende medievali russe (in cui
appaiono come polovcy), anch'essi spariti pressoché interamente; dei
peceneg, che apparvero nel sec. IX a N delle terre dei khazar, e
sparirono dopo essere stati sconfitti dai bizantini nel 1122.
Difficile è inoltre distinguere le popolazioni turche e mongole tra
loro e da tutte le altre che nel sec. IV risultano abitare, insieme
con gli hsiung-nu orientali, la Cina del N (hsienpei, t'o-pa, ye-ta,
juan-juan). Turco è però, questa volta senza dubbio, il popolo, o
meglio la federazione di tribù guerriere riunite sotto un capo che
porta il nome mongolo di qaghan (confederazione da cui si staccarono
le altre popolazioni, protagoniste in seguito della storia turca) dei
tu-küeh, dominante l'Asia centrale e orientale nel sec. VI. Questo
regno di nomadi sciamanisti e totemisti (veneravano il lupo), fondato
nel 552 su base patriarcale dal re Bumin, si divise nella seconda metà
del secolo in due regni diversi, orientale (dall'Altaj fin quasi al
mar della Cina) e occidentale (dall'Altaj all'Amu Dar'ja), e
quest'ultimo ebbe, con il sovrano Istami, rapporti con Bisanzio. E'
infatti di quest'epoca l'apparizione del termine Tourkoi, e di quello
Tourkia, riferito alla regione geografica oggi detta Turkestan. (...)"
(Grande Dizionario Enciclopedico UTET, vol. XX, UTET, Torino 1995, pp.
422-423. Cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/Altaic_peoples,
http://en.wikipedia.org/wiki/Central_Asia,
http://en.wikipedia.org/wiki/Eurasian_nomads,
http://en.wikipedia.org/wiki/Khazars,
http://en.wikipedia.org/wiki/Mongolia,
http://en.wikipedia.org/wiki/History_of_Mongolia,
http://en.wikipedia.org/wiki/Mongol_Empire,
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_medieval_Mongolian_tribes_and_clans,
http://en.wikipedia.org/wiki/Mongols,
http://en.wikipedia.org/wiki/Golden_Horde,
http://en.wikipedia.org/wiki/Khanate,
http://en.wikipedia.org/wiki/Crimean_Khanate,
http://en.wikipedia.org/wiki/Göktürks,
http://en.wikipedia.org/wiki/Oghuz_Turks,
http://en.wikipedia.org/wiki/Turkic_people,
http://en.wikipedia.org/wiki/Turkish_people,
http://en.wikipedia.org/wiki/History_of_the_Turkish_people,
http://en.wikipedia.org/wiki/Altaic_languages,
http://en.wikipedia.org/wiki/Mongolic_languages,
http://en.wikipedia.org/wiki/Mongolian_language,
http://en.wikipedia.org/wiki/Tungusic_languages,
http://en.wikipedia.org/wiki/Kalmyk_language,
http://en.wikipedia.org/wiki/Buryat_language,
http://en.wikipedia.org/wiki/Nikudari,
http://en.wikipedia.org/wiki/Turkic_languages,
http://en.wikipedia.org/wiki/Mogholi_language,
http://en.wikipedia.org/wiki/Turkish_language,
http://en.wikipedia.org/wiki/Category:Indo-European,
http://en.wikipedia.org/wiki/Proto-Indo-European_language,
http://en.wikipedia.org/wiki/Indo-European_sound_laws,
http://en.wikipedia.org/wiki/Indo-European_languages,
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Indo-European_roots,
http://en.wikipedia.org/wiki/Indo-European_people,
http://en.wikipedia.org/wiki/Proto-Indo-Europeans). L'opinione più
diffusa in ambito scientifico è che l'origine dei Turchi sia connessa
con quella dei popoli altaici e uraloaltaici. Le mescolanze (anche ma
non solo) con gli indoeuropei, che semmai vennero turchizzati
piuttosto che il contrario, furono successive. D'altronde, quando le
orde di Gengis Khan giunsero molti secoli dopo alle terre dei Khazari,
già sconfitti e sbaragliati, questi ultimi pensarono bene di
collaborare con loro come con fratelli di sangue. Era la soluzione più
naturale, assolutamente al di là del fatto che i mongoli fossero
sciamanico-animisti e i predoni stanziati in Ucraina seguaci del nero
Talmud.

(3) Cfr. https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/39217,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/39220,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/39221,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/47183.

(4) L’odio e il disprezzo nei confronti del mondo contadino,
considerato come forza "reazionaria", come intralcio e catena sulla
via dell’industrial-capitalismo di Stato verso le "magnifiche sorti e
progressive" e il "sol dell’avvenire" (oggi visibile a tutti nella sua
realtà spettrale), è tipico, anche se certo non esclusivo, delle varie
sette talmudiche marxiste (cfr.
http://holywar.org/jewishtr/07poland.htm,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/61382,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/76879,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/76880,
http://www.mailstar.net/marx-vs-the-peasant.html e, più in generale,
http://www.mailstar.net/zioncom.html). Un esaustivo compendio di
questo spirito-sguardo lo si può leggere nella squallida serie di
articoli di "Rotta comunista" sull’argomento (cfr.
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/100427).
Val la pena ricordare che già nel Talmud l’agricoltura è definita "la
più bassa delle occupazioni" (Yebamoth 63a) e che per centinaia di
anni il lavoro principale, "d'elezione", degli Ebrei ashkenaziti nei
territori dell'immenso Regno di Polonia-Lituania fu quello di arendarz
(esattori), sfruttatori immediati e insaziabili dei lavoratori della
terra (cfr. https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/68087,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/76374,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/78647,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/98232,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/100442,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/100444,
e, ancora, il 7°, fondamentale capitolo di When the victims rule:
http://holywar.org/jewishtr/07poland.htm).

(5) Emblematica, a questo proposito, la figura repellente di Lazzaro
Kaganovich, stretto collaboratore e ispiratore di Stalin innanzi tutto
nelle imprese di pulizia etnica e genocidio dei contadini (non solo
dell’Ucraina). Sopravvissuto indenne a qualunque "purga" e al
dittatore stesso, ne causò, con ogni probabilità, la morte insieme con
altri congiurati (cfr. http://www.mailstar.net/kaganovich.html,
http://www.mailstar.net/death-of-stalin.html,
http://www.mailstar.net/radzinsk.html,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/103350).
I "fattori di razza e nazione" sono operanti come forze materialissime
- v. sull'argomento l'apposito saggio di Amadeo Bordiga:
http://www.quinterna.org/archivio/1952_1970/fattori_razzanazione1.htm,
http://www.quinterna.org/archivio/1952_1970/fattori_razzanazione2.htm,
http://www.quinterna.org/archivio/1952_1970/fattori_razzanazione3.htm
(lo stesso Engels così affermava in una lettera a W. Borgius scritta
nel 1894, un anno prima di morire: "Per noi, le condizioni economiche
determinano tutti i fenomeni storici, ma la razza stessa è un dato
economico."). Interessante la seguente annotazione di Marx ripresa da
Bordiga: "Marx si interessa alla dottrina di Duchinsky (un professore
russo di Kiev, domiciliato a Parigi). Questi sostiene che 'i grandi
Russi, i veri Moscoviti, cioè gli abitanti dell'antico granducato di
Mosca, sono in gran parte mongoli o finlandesi, come d'altronde sono
mongoli gli abitanti delle parti orientali e sud-orientali della
Russia europea. Vedo in ogni caso che la questione ha grandemente
turbato il gabinetto di Pietroburgo (poiché sarebbe la fine del
panslavismo). Tutti i sapienti russi sono stati invitati a redigere
delle risposte o delle confutazioni; ma queste sono di una estrema
debolezza. La purezza del dialetto grande russo e la sua parentela con
lo slavo della Chiesa sembrano, in questo dibattito, testimoniare più
in favore della concezione polacca che della concezione moscovita
[...]. E' stato provato inoltre dalla geologia e dalla idrografia che
all'Est del Dnieper si stabilisce una grande differenza 'asiatica' per
rapporto ai paesi che restano all'Ovest del fiume, mentre l'Ural, come
Marchison ha di già sostenuto, non costituisce affatto una
separazione. Il risultato, quale Duchinsky lo, stabilisce, è che i
Moscoviti hanno usurpato il nome di Russia. Essi non sono Slavi, non
appartengono insomma alla razza indogermanica, e sono degli intrusi
che bisogna respingere al di là del Dnieper. Il panslavismo, nel senso
russo, è dunque un'invenzione del governo di Pietroburgo. Mi auguro
che Duchinsky abbia ragione e che in ogni caso la sua opinione si
generalizzi presso gli Slavi. D'altra parte, egli afferma che molti
dei popoli della Turchia, fin qui considerati come Slavi, quali i
Bulgari, per esempio, non lo sono'. Noi non sappiamo se questo brano
sia stato adoperato nella polemica borghese recente contro la
rivoluzione russa nella comune accezione che il popolo russo è
asiatico e non europeo, e che per questo subisce la dittatura! Certo
la tesi, assolutamente inoffensiva per il marxismo vero, è scottante
per i Russi di oggi che, sulle orme di Stalin, fanno leva su una
tradizione razziale, nazionale, e linguistica più che sul legame di
classe del proletariato di tutti i paesi. Nel senso marxista il fatto
che i grandi Russi siano da classificare come mongoli e non come
ariani (vecchia frase che Marx ricorda spesso: gratta il Russo e
troverai il Tartaro) ha (...) fondamentale importanza
(...)"(http://www.quinterna.org/archivio/1952_1970/fattori_razzanazione3.htm).

(6) Cfr. https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/61307.

(7) Cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Khazaria. Sul termine "semita"
v. https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/100519.

(8) Cfr. http://www.humanitas-international.org/perezites/news/jewish-dna-nytimes.htm.

(9) Com’è ovvio, delle due figure genitoriali la più certa è, in ogni
caso, quella materna.

(10) Nella genuina ottica razzista-sionista male minore risulta
l’unione di una femmina ebrea con un maschio goy, male maggiore il
contrario, perché in questo secondo caso è l’eventuale discendenza
stessa (non del cognome, ma del SANGUE) che viene spezzata. Val la
pena ricordare che qui in Italia qualunque Giudeo/a cittadino/a
italiano/a può ricevere, a semplice richiesta, anche la cittadinanza
israeliana (nonché andar a fare il servizio militare in Israele - e
persino combattere per l’entità sionista), sol che porti le prove
della propria ebraicità per via matrilineare. Effettivamente oggi
Israele è l’unico Stato razziale del mondo.

(11) Cfr. http://gbe.oxfordjournals.org/content/5/1/61.full. A onor
del vero bisogna aggiungere che uno studio scientifico successivo di
Marta D. Costa e Joana B. Pereira (ottobre 2013, cfr.
http://www.nature.com/ncomms/2013/131008/ncomms3543/full/ncomms3543.html#affil-auth,
http://www.theoccidentalobserver.net/2013/10/jewish-population-genetics-and-intelligence-revisted/)
ha di nuovo messo radicalmente in discussione l'ascendenza caucasica
degli ebrei ashkenaziti, che per l'81% risulterebbero d'origine
europea, confermando tuttavia, riguardo al DNA mitocondriale (“In
sexual reproduction, mitochondria are normally inherited exclusively
from the mother (…). The fact that mitochondrial DNA is maternally
inherited enables genealogical researchers to trace maternal lineage
far back in time. (...) The concept of the Mitochondrial Eve is based
on the same type of analysis, attempting to discover the origin of
humanity by tracking the lineage back in time. As mtDNA is not highly
conserved and has a rapid mutation rate, it is useful for studying the
evolutionary relationships - phylogeny - of organisms. Biologists can
determine and then compare mtDNA sequences among different species and
use the comparisons to build an evolutionary tree for the species
examined.”, http://en.wikipedia.org/wiki/Mitochondrial_DNA), la
scarsità dell'apporto genetico del Vicino Oriente (8.3%). Per quanto
concerne le ultime ipotesi e acquisizioni scientifiche sull'origine
etnica degli ashkenaziti e le discussioni relative v.  anche
http://www.khazaria.com/genetics/abstracts.html
,
http://www.khazaria.com/genetics/abstracts-jews.html
http://www.khazaria.com/genetics/abstracts-cohen-levite.html,
http://www.khazaria.com/genetics/abstracts-diseases.html
,
http://www.khazaria.com/genetics/abstracts-nonjews.html
,
http://www.khazaria.com/khazar-diaspora.html
,
http://www.khazaria.com/westernjews.html
,
http://www.khazaria.com/mountainjews.html
,
http://www.humanitas-international.org/perezites/news/jewish-dna-nytimes.htm
,
http://www.khazaria.com/genetics/family-tree-dna.html,

http://www.duerinck.com/migrate.html,
http://judaism.about.com/,
http://www.khazaria.com/khazar-quotes.html,
http://www.khazaria.com/khazar-biblio/sec6.html,
http://www.khazaria.com/khazar-biblio/sec7.html,

http://www.khazaria.com/khazar-biblio/sec12.html,
http://www.khazaria.com/khazar-biblio/sec13.html,
http://www.khazaria.com/khazar-biblio/sec14.html,
http://www.khazaria.com/khazar-quotes.html,
http://www.jewish-heritage.org/spp5.htm,
http://www.rockethub.com/projects/7471-the-khazar-dna-project,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/100604,
http://www.bloomberg.com/news/2013-10-08/founding-mothers-of-ashkenazi-jews-may-be-converts-study-finds.html,
http://www.theoccidentalobserver.net/2012/07/who-are-the-jews/,
http://forward.com/articles/155742/jews-are-a-race-genes-reveal/,
http://davidduke.com/the-genetics-of-judaism-a-review-of-harry-ostrers-book/,
http://gbe.oxfordjournals.org/content/5/1/61.full.pdf+html,
http://gbe.oxfordjournals.org/content/5/1/61/suppl/DC1,
http://gbe.oxfordjournals.org/content/5/1/75.full.pdf+html,
http://www.nature.com/ncomms/2013/131008/ncomms3543/pdf/ncomms3543.pdf,
http://digitalcommons.wayne.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1040&context=humbiol_preprints,
http://davidduke.com/khazar-theory-koestler-admitted-wrote-book-jewish-interests/,
http://davidduke.com/rethinking-khazar-theory/,
http://davidduke.com/ashkenazims-khazar-origins-attractive-misleading-theory/,
http://davidduke.com/jews-race-nicholas-wade-jewish-supremacism-attempts-guard-gates-science/,
http://davidduke.com/hear-dr-david-duke-nicholas-wade-race/,
http://davidduke.com/britains-labour-party-leader-proves-jewishness-religion/,
http://www.haaretz.com/jewish-world/jewish-world-features/1.601287,
https://sites.google.com/site/levitedna/origins-of-r1a1a-ashkenazi-levites/2014-klyosov-article-on-jewish-dna-genealogy/comments-on-2014-klyosov-article-on-jewish-dna-genealogy-p-2-of-2.

(12) Cfr. https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/71855,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/96173,
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/topics/98739.

(13) Cfr. Herman Rosenthal, "Chazars", articolo tratto dalla Jewish
Encyclopedia, 1901-1906,
http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=402&letter=C; Hugo
Freiherr von Kutschera, Die Chasaren, Holzhausen, 1910; il II cap. di
John Beaty, Iron curtain over America, 1951,
http://www.iamthewitness.com/books/John.Beaty/Iron.Curtain.Over.America.htm;
Benjamin H. Freedman, Facts are facts, 1954,
http://www.iahushua.com/JQ/factsR1.html,
http://www.iahushua.com/JQ/factsR2.html,
http://www.iahushua.com/JQ/factsR3.html,
http://www.iahushua.com/JQ/factsR4.html; Arthur Koestler, The
Thirteenth Tribe, Random House, 1976,
http://www.christusrex.org/www2/koestler/, trad. it.: La tredicesima
tribù, UTET, 2003; Alfred Posselt, Geschichte des chazarisch-jüdischen
Staates, Wien 1982 - la tesi di dottorato di Posselt, lontano parente
di Koestler, è forse il più considerevole fra tutti i libri su questo
tema, insieme con l’opera di Kutschera; Erwin Soratroi, Attilas Enkel
auf Davids Thron. Chasaren-Ostjuden-Israeliten, Grabert-Verlag,
Tübingen 1992, http://www.vho.org/D/Attila/; Paul Wexler, The
Ashkenazic 'Jews': A Slavo-Turkic People in Search of a Jewish
Identity, Slavica Publishers, 1993; Kevin Alan Brook, The Jews of
Khazaria, Rowman & Littlefield Publishers, 2009 - 2° ed.

(14) Solo qualche nome: Moisei Solomonovich Uritsky - Boretsky -,
anche conosciuto con l’epiteto-epitome de "il terrore ebreo contro il
popolo russo", Jankel Yurovsky, V. Volodarsky - Moisei Markovich
Goldshtein o Goldstein -, Olga Bronstein, I. S. Unschhlicht, Grigory
Zinoviev - Ovsei-Gershon Aronovich Radomyslsky -, il "farmacista"
Genrikh Yagoda - Enon Gershevich Ieguda, in onore del quale il Premio
Nobel per la letteratura Romain Rolland scrisse un inno -, Yakov
Agranov, Meer Trilesser, Mikhail Kedrov - Zederbaum -, Artemic
Bagratovich Khalatov, Moisei Boguslavsky, Yakov Veinshtok, Zakhlar
Volovich, Mark Gai, Matvei Gerzon, Moisei Gorb, Ilya Grach, Yakov
Deich, Grigory Rapoport, Abram Ratner, Abram Slutsky, David
Sokolinsky, Solomon Stoibelman, Semyon Firin, Vladimir Tsesarsky,
Leonid Chertok, Isak Shapiro, Grigory Yakubovsky Jakov Bljumkin, Aron
Soltz, A. A. Slutsky, Boris Berman, Shpiegelglas, Moisei Gorb, Lev
Elbert, Arkady Gertsovsky, Veniamin Gulst, Ilya Ilyushin-Edleman,
Matvei Potashnik, Solomon Milshtein, Lev Novobratsky, Leonid Reichman,
Naum Eitigen, Boris Rodos, Lev Shvartsman, Isaia Babich, Iosif Babich,
Iosif Lorkish, Mark Spekter, Karl Danker, Aleksandr Orlov, Martyn
Latsis, K. V. Pauler, M. I. Gay, Isaac Babel, Béla Kun - Aaron Kohn,
variante di Cohen -, Rozalia Zemlyachka - Zalkind -, Leiba Lazarevich
Feldbin, Itzik Solomonovich Feffer, Alexander Contract, Zakhar Ilyich
Volovich...). Nel gotha sbirresco non ho incluso il successore di
Moisei Uritsky alla direzione della Cheka, l’assassino fanatico Felix
Dzherzhinsky, essendo quest’ultimo polacco non ashkenazita - ma
sposato, come d’ordinanza, a un’ebrea ashkenazita (la maggior parte
dei dirigenti bolscevichi non-ashkenaziti ebbero come moglie un’ebrea
ashkenazita, sorta di legge non scritta, ma ferrea) -, né quelli del
sanpietroburghese Nikolai Ivanovich Yezhov, detto “il nano avvelenato”
o “il nano sanguinario” (sposato anch’egli a un’ashkenazita), e del
georgiano Cthulhu-Beria ("il nostro Himmler", secondo l’affettuoso
appellativo di Stalin), ashkenazita solo per un quarto (da parte però
di madre) - in compenso lo erano i suoi più vicini e fedeli
assistenti. La Chrezvychainaia Komissiia, Commissione Russa
Straordinaria per la Lotta Contro la Controrivoluzione e il
Sabotaggio, poi divenuta GPU-OGPU-GUGB (NKVD), NKGB, MGB, KI, MVD,
KGB, fu creata per volere di Lenin nello stesso anno del colpo di
Stato, solo due mesi dopo. Nel 1918, con macabra ironia involontaria -
che è sempre la più efficace -, i benefattori pensarono bene di
mutarne il nome in Commissione Russa Straordinaria per la Lotta Contro
la Controrivoluzione, la Speculazione e l'abuso di potere. In effetti
occorreva da subito combattere e annichilire i controrivoluzionari. Il
problema è che i bolscevichi avrebbero dovuto far fuori se stessi. E
non era esattamente il loro scopo, almeno per il momento. Quanto ai
Gulag (Glavnoe upravlenje lagerei, Direzione centrale dei lager, i cui
ideatori-supervisori furono anch’essi, compattamente, ashkenaziti:
Matvei D. Berman, l’"ebreo turco" Naftaly Frenkel, Mikhail Kaganovich,
Lev Ilic Inzhir, Semyon Firin, Yakov Rappoport, Lazar Kogan, Sergei
Zhuk), "il sistema dei campi di concentramento puntitivi appartiene
alla storia sovietica sin dagli esordi, dai tempi di Lenin (già nel
‘20, presso le isole Solovki, situate nel Mar Bianco, a circa duecento
chilometri dal circolo polare artico, era stato creato un ‘lager di
lavori forzati per i prigionieri della guerra civile’, dove vennero
imprigionati tutti coloro che si opponevano al nuovo regime, non solo
zaristi quindi, ma anche anarchici, socialisti rivoluzionari,
menscevichi), ma il maggior sviluppo avviene negli anni del
consolidamento del potere di Stalin, e durante il suo lungo 'regno',
che va dagli anni trenta fino alla metà degli anni cinquanta."
(http://cronologia.leonardo.it/mondo26d.htm)

(15) Cfr https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/libertari/conversations/messages/104508.


...............................

Articolo collegato:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/12/25/storia-di-come-e-nato-il-sionismo-ovvero-se-gli-ebrei-non-sono-ebrei-ma-khazari-convertiti/

2 commenti:

  1. Commento ricevuto via email da Enrico M.: "Secondo me evocare il DNA è una strada che spiega poco.Più importanti sono, a mio avviso, le tematiche culturali o di psicologia di massa come risultante, nel lungo periodo, del rapporto con l'ambiente circostante intrattenuto dai gruppi umani che lo abitano in aggiunta al rapporto tra questi ultimi e altri gruppi umani vicini. Se impostiamo il discorso in questi termini - senza scomodare inutilmente le teorie razziali - possiamo obbiettivamente cogliere un rapporto di continuità tra le pratiche politiche di Attila, Gengiz Khan, Ivan il Terribile e Stalin. Infatti questi sovrani "asiatici" regnarono sugli stessi territori, sugli stessi popoli e con le medesime pratiche sebbene in epoche diverse. Codesto modo di inquadrare il problema storiografico darebbe maggior valore all'affermazione - assolutamente corretta - della "giudaizzazione" dei popoli del Kazari: discendenti non in termini razziali, ma spirituali degli ebrei. Anzi, originale fusione tra la cultura ebraica e la cultura delle steppe: tra l'ebreo errante e il pastore nomade, tra il sacerdote talmudico e il guerriero turco-mongolo, tra l'usuraio giudaico e lo spietato conquistatore asiatico..."

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  2. Commento ricevuto via Email da G.Q.: "Sono stati scritti dei libri in proposito da studiosi russi e non solo russi.
    Si è cercato, nei limiti della documentazione esistente, di effettuare una ricostruzione dei popoli indioeuropei tenendo conto delle loro caratteristice etniche che in parte si sono mescolate in Europa e nella Eurasia e fino in India. Poiché c'è una guerra in atto da più di quattrocento anni guidata da una elite che si è trasferita da Venezia ai Paesi Bassi, poi in Inghilterra, (all' epoca di Guglielmo III D 'Orange di cui ne finanziarono la campagna di guerra per spodestare Giacomo II Stuart personaggio scomodo a loro - Periodo importante nel quale ebbe inizio la nascita della Banca d'Inghilterra privata con la messa in circolazione della prima Banconota "a debito" in sostituzione della moneta esistente)
    Kalergi massone legato a quella casta (che aspira al dominio globale), sapeva che la mescolanza delle razze aveva in se il potenziale di un genocidio, perché così veniva modificato il patrimonio genetico del gruppo etnico avversario, indebolendolo sotto l'aspetto culturale , scientifico organizzativo ecc."

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