La scomparsa delle varianti culturali bioregionali in un mondo ormai interconnesso dai mercati assesterà un colpo mortale alla varietà delle culture locali e nazionali, e alle tradizioni, alle consuetudini, ai costumi, ai miti, che costituiscono l’identità di ogni popolo e di ogni regione. Poiché il mondo non è capace di resistere all’invasione di... prodotti culturali provenienti dai paesi sviluppati - o per meglio dire dall’unica superpotenza, gli Stati Uniti - la conseguenza inevitabile è che la cultura del Nord America finirà per imporsi a tutti, standardizzando il mondo e sterminando la variegata flora delle sue culture.
In questo modo, tutti gli altri popoli, non solo i più deboli, perderanno la loro identità, perderanno l’anima, e diverranno nel XXI secolo nulla più che colonie, caricature costruite sulle norme culturali di un nuovo imperialismo che, oltre a dominare il pianeta per mezzo del suo strapotere militare e finanziario e delle sue superiori conoscenze scientifiche, imporrà agli altri il suo linguaggio, i suoi modi di pensare, di credere, di divertirsi, perfino di sognare.
Vargas Llosa (rivisitato)
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Jonas Vannar, dalla comunità Sami Sirges disse: 'Questo progetto mette in pericolo la nostra intera esistenza'.
Il parlamento Sami ha emesso una richiesta di fermare tutte le miniere sulle terre dei Sami senza il consenso libero, preventivo e informato. La disputa ha aumentato le chiamate per il governo svedese a riconoscere i diritti di proprietà dei Sami alla loro terra e alle ratificare ILO 169 , la convenzione internazionale unico giuridicamente vincolante per i popoli indigeni e tribali."
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