Ramana Maharshi – Hitler e la “dispensazione” karmica...



Ramana Maharshi lasciò il corpo nel 1950, molti dei suoi detti ed insegnamenti furono raccolti durante il periodo in cui in Europa imperversava la seconda guerra mondiale. Qualcuno si è chiesto qual’era il parere di Ramana Maharshi riguardo la figura di Hitler.

Qualcuno  ha anche “strumentalizzato” alcune affermazioni che vengono attribuite al saggio (vedi ad esempio: https://tresmontes7.wordpress.com/2007/11/30/ramana-maharshi-speaks-about-adolf-hitler/).

Comunque alcuni riferimenti in tal senso sono riportati sui testi che raccontano i dialoghi di Ramana Maharshi con i suoi devoti durante gli anni della guerra.

Ad esempio questa citazione, presente in un libro di memorie del maggiore inglese in pensione Chadwick, che era un residente fisso dell’Ashram e che sembra egli udì durante una discussione informale su quel tema: “Ramana Maharshi seemed unconcerned regarding World War II. He is reported to have once remarked, “Who knows but that Hitler is a divine instrument...?” (Chadwick, 35).

“Ramana Maharshi non sembrava preoccupato per quanto riguardava la seconda guerra mondiale. Si segnala che una volta egli avrebbe osservato, “Chi lo sa, se Hitler è  uno strumento divino.?” (Chadwick, 35).

Siamo tutti strumenti divini, secondo Ramana, nella misura in cui abbiamo uno scopo o missione da eseguire che è stata a noi affidata dal Dispensatore divino (Ishwara). 

Anche Adolf Hitler in tal senso era l’agente per consentire a milioni di persone di compiere il loro destino karmico. Se milioni di persone hanno meritato di soffrire e morire in una determinata epoca, qualcun altro deve incarnarsi al loro fianco con il karma di essere il mandante di quella sofferenza. Accettare di compiere il proprio destino anche in funzione del coinvolgimento di altri innumerevoli destini, indipendentemente che l’agente sia un “uomo di conoscenza” (Jnani) od un semplice strumento, implica solo che certe cose dovevano accadere in quel modo ed in quel periodo, e che Hitler aveva il karma per farle accadere. Tutte le persone coinvolte era attori sul palcoscenico, che recitavano un copione che era stato scritto e assegnato dal Dispensatore divino. Ogni persona coinvolta in quel drammatico evento in qualche modo si era individualmente guadagnata la sua parte attraverso azioni passate (karma).

Questa la visione nell’ottica di causa/effetto.

Ritengo però che quanto affermato ab initium nella citazione riportata da Chadwick (”Ramana Maharshi non sembrava preoccupato per quanto riguardava la seconda guerra mondiale.”) sia “corretto”, in quanto espressione riferita ad un saggio, che non si preoccupa degli eventi che accadono nel mondo, poiché li vede svolgersi come in un sogno.

Paolo D’Arpini



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