Le comuni di Osho... per l'uomo "nuovo"...?



Una prospettiva storica sulle Comuni di Osho degli anni ‘80 piena di spunti per l’Uomo Nuovo anche nella realtà contemporanea.  

...Le mie Comuni devono essere foriere di un nuovo essere umano, di un nuovo mondo.

Ma devi essere molto consapevole, perché se qualcuno è irrispettoso nei tuoi confronti, è un po’ difficile essere rispettoso nei suoi. Ma sii rispettoso per amore dell’umanità, per compassione dei tuoi fratelli e delle tue sorelle e comprendi che quell’uomo non sta mancando di rispetto a te, sta mancando di rispetto ai suoi genitori, ai suoi insegnanti, al prete. Tu sei solo un pretesto. È solo una coincidenza che abbia trovato te, altrimenti, avrebbe mancato di rispetto a qualcun altro.

Non farne una questione personale. Vivendo in una Comune, ricorda che non siete personalità. Certamente siete individui, ma non prendete nulla in modo personale. La persona è malata, ha bisogno di andare all’ospedale. Ha bisogno di amore più di chiunque altro, ha bisogno di calore più di chiunque altro. Questo è il modo in cui la Comune diventa il crogiolo della trasformazione.

I sannyasin che vivono fuori dalle Comuni non hanno questa opportunità. Se hai la possibilità di vivere in una Comune, dovresti farne parte davvero, perché lì hai la possibilità di gettare tutta la spazzatura, tutto il tuo risentimento e tornare a essere il tuo sé naturale. Lì puoi ritrovare il tuo volto originale.

Ma ci sono migliaia di sannyasin che non possono far parte di una Comune per centinaia di ragioni. A loro suggerisco di passare almeno qualche settimana all’anno in una Comune. 

Impara il sapore dell’Uomo Nuovo. Allora forse anche nella società esterna, vecchia, corrotta e morta potresti essere in grado di proteggerti dal suo marciume.

L’altro giorno un giornalista mi ha chiesto: “La tua Comune e i vicini non riescono a convivere?”. Ho semplicemente detto: “No!” Non credo che riuscirà a capire il mio no, ci sono molte possibilità che lo interpreti male. Ma il mio no ha enormi implicazioni.

Significa... Ciò che mi chiedeva era: “È possibile dormire nella stessa stanza, convivere, con un cadavere?”. Sarà difficile dormire con un cadavere che “dorme” sul letto accanto. Puoi anche aver amato il cadavere prima, ma ora che sai che è un cadavere sarà un incubo, aspetterai il mattino per uscire da quella stanza.

Ho risposto di no, perché la vecchia società e l’Uomo Nuovo non possono coesistere. Il vecchio, i morti dovranno cedere il passo al nuovo.

Noi non siamo ostili nei loro confronti, per il semplice motivo che siamo i nuo­vi e la vittoria è nostra! Loro sono ostili; nel profondo del loro inconscio capiscono che stanno morendo e che voi siete vivi, che stanno diventando sempre più marci e che voi diventate sempre più vitali. Sono ostili. È naturale, perché devono fare spazio affinché l’Uomo Nuovo prenda il sopravvento.

Qualcun altro mi ha chiesto: “Intendi conquistare l’Oregon?”.

Ho risposto: “No. L’Oregon è una cosa troppo piccola. Mi piacerebbe conquistare il mondo intero”.

Lo dichiaro in nome del nuovo. Lo dico in nome del Sole che sorge all’orizzonte. E non è solo una coincidenza che arrivo dall’Est. A Ovest il Sole tramonta soltanto, c’è solo il tramonto. Il tramonto rappresenta la morte; l’alba è l’inizio di una nuova vita.

Non è un caso che tutto ciò che è grande, bello, autentico, sia sorto in Oriente. L’India non avrebbe mai potuto produrre Adolf Hitler, Joseph Stalin, Benito Mussolini, è semplicemente inconcepibile! L’India può produrre Gautama Buddha, Bodhidharma, Nagarjuna. Non siamo separati dall’esistenza, siamo connessi molto profondamente. I “paesi dell’alba” hanno dato il meglio all’umanità.

L’India non ha mai invaso alcun paese. Un paese così grande avrebbe potuto diventare il più grande impero del mondo. Se può farlo l’Inghilterra che equivale esattamente a un distretto dell’India, nemmeno a uno stato, perché l’India non potrebbe diventare un gran­de impero? D’altra parte, il più grande imperatore dell’India – e ovviamente il più grande imperatore dell’intera storia dell’uomo – Ashoka, rinunciò al suo impero. Non solo rinunciò al suo impero, ma inviò suo figlio e sua figlia come messaggeri di pace in diversi paesi.


Osho -  Tratto da "From the False to the Truth"





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