"Le Origini Segrete della Razza Umana". Questo
il titolo dell’opera di Michael A. Cremo, tradotta da Giorgio Cerquetti per i
tipi della OM Edizioni, l’articolo che leggerete invece nasce col puro scopo di
divulgare le interessanti e fondate teorie dell’autore e per stimolare il
lettore ad approfondire personalmente le sue tesi attraverso la lettura del suo
voluminoso saggio.
Quando
compare l’homo sapiens sulla terra? Ossia il nostro più antico simile? I
ritrovamenti di ossa con forma e caratteristiche riconducibili a quelle dell’uomo
moderno oltre che vari utensili sono precedenti ai 200.000 anni, termine
temporale posto dagli evoluzionisti (Corno d’Africa), attraverso i reperti si
va indietro fino a 400 milioni di anni1. In realtà se si tenesse
fede ai Veda la data andrebbe fissata a 2 miliardi di anni fa, l’inizio del
corrente giorno di Brahma. I reperti ignorati dalla classificazione ufficiale
vede i vari homo, australopithecus, habilis, erectus e Neanderthal, invece che
in una evoluzione temporale alla conquista della posizione eretta, piuttosto come
ominidi convissuti ai sapiens ma in seguito estinti. I paleo genetisti
continuano a richiamare l’attenzione su passaggi evolutivi mancanti, che evidenziano
salti evolutivi inspiegabili (anche per i vegetali di diffuso consumo), tant’è che
il sapiens, risulta frutto di manipolazione genetica2.
A
sfavore della teoria darwiniana depone la statistica. Infatti considerando due
miliardi di anni di tempo dalla comparsa della prima forma di vita, e
guardando, ad esempio, il caso della coagulazione sanguinea, le probabilità che
gli aminoacidi si formino e si combinino a fare le giuste proteine, per
espletare le note funzioni complesse, si manifesta statisticamente impossibile,
poiché il tempo per ottenere le combinazioni supererebbe quello disponibile. Il
tutto poi casualmente. Tanto più che una volta realizzata la procedura corretta
questa si sarebbe dovuta ripetere a scapito di quelle errate. Ma la vita, come
la vediamo sul pianeta, si è organizzata in dinamiche ben più complesse (es. DNA)
del processo di coagulazione. L’autore, quindi, dati alla mano, ci dimostra così
che la vita non è legata al caso, e per l’impossibilità statistica che certe
dinamiche avvengano e si ripetano al punto da prevalere su altre, viene così scartata
l’ipotesi evoluzionista e la conseguente nostra provenienza dalle scimmie
antropomorfe (primati).
La storia della scienza compie nella metà del novecento una cieca virata
verso il materialismo, abbandonando, nello studio della realtà universale, qualsiasi
attenzione verso la metafisica e la spiritualità, intere generazioni di
ricercatori sono istruiti a considerare che tutto sia composto da materia
ordinaria regolata secondo le leggi del meccanicismo3.
Ma
la storia filosofica dell’umanità ci riporta un’altra rappresentazione della
realtà, dell’universo e della sua creazione. L’autore passando in rassegna e
comparando le cosmologie di svariati popoli dei continenti ottiene una trama
analoga a quella della cosmologia dei Veda. In ordine incontriamo una Suprema
Intelligenza Guida (Maha Visnu) che genera milioni di universi (galassie),
quindi un Creatore o Demiurgo per ognuno di questi (Brahma per la Via Lattea ), che a
seguire crea i Deva, gli esseri celesti, gli esseri umani, animali, piante,
spiriti, spettri, esseri inferiori e demoni; fino 8.400.000 “corpi” possibili,
dai Deva ai microbi.
Ecco
che le antiche conoscenze dei popoli terrestri ci riportano ad un universo
giammai composto di sola materia, bensì per lo più di spirito. Ma di cosa è
composto un essere umano? L’uomo è fatto di materia, il corpo fisico, di mente,
il corpo sottile o eterico e coscienza, ossia l’anima, lo spirito incarnato4.
Tre
gli elementi costitutivi quindi dell’essere vivente indicati dal nostro autore,
non a caso Alfred R. Wallace (1823-1913) co-fondatore con Darwin della teoria
evoluzionista si occupa di paranormale, ossia indaga parallelamente nel campo
dello spirito e delle origini umane. Wallace ipotizza che alcune forze abbiano indirizzato
il cammino evolutivo delle specie, una Mente originale dotata di Suprema
Intelligenza ha, tramite la volontà, trasformato la materia e la forza
nell’universo. L’orientamento positivista della filosofia della scienza ha però
consentito solo alla teoria di Darwin di avere fortuna critica.
Ma
se c’è un’anima, va dimostrato, e il saggio di M. Cremo per buona parte si
occupa di fare proprio questo, per dirimere qualsiasi dubbio in merito, riportando
prove e testimonianze qualificate ed inoppugnabili del mondo paranormale, del
resto la letteratura su questi fenomeni è sconfinata, tutte le antiche culture contemplano
figure come lo sciamano, il guaritore, ecc; a riprova della capacita dello
spirito incarnato e non incarnato di influenzare gli esseri viventi e la
materia, eccone una rapida rassegna.
I medium,
tanto per cominciare, fanno solo da tramite tra spiriti e umani, gli spiriti accordano
ai medium questa facoltà di intermediari, la rassegna di fenomeni è estesa, tutti
i fenomeni avvenuti in presenza di osservatori sono provocati dalla volontà dagli
spiriti: il movimento di oggetti e più in genere interferenze sulla materia, tavoli
o persone che levitano, penne che scrivono, interruttori che accendono o
spengono luci, ecc.; oppure apparizioni di vario genere da sagome luminose
evanescenti fino ad esseri risultanti densi al tatto, apparizioni di parti di
un corpo, ad es. una mano che tocca i presenti ecc. Gli spiriti agiscono sulla
realtà psichica e materiale tramite il pensiero che attua la loro volontà.
Questa
dinamica vale anche per gli esseri viventi, senza facoltà medianiche evidenti, che
attraverso il pensiero influenzano al pari la realtà fisica e metafisica
circostante, ad esempio riuscendo ad auto programmarsi inconsciamente (condizionando
il proprio divenire corporeo e il proprio futuro esperienziale). Così anche gli
esseri incarnati, senza intermediazione alcuna, riescono ad operare
psichicamente, ecco dunque una rassegna di questi fenomeni.
La
trasmissione del pensiero, il fenomeno della telepatia, ove l’analogo apparato
neurologico in due soggetti distinti funge da trasmettitore per uno e da
ricevente nell’altro; il fenomeno della chiaroveggenza
(non la divinazione che comporta l’intercessione di uno spirito), quale capacità di conoscere eventi, luoghi o
oggetti, a distanza5 e nel tempo, attraverso l’occhio della mente6,
in questo caso il veggente rintraccia nell’infinito deposito eterico di memoria
l’onda emanata da persone o cose e infine la figura nella propria mente; il
fenomeno della psicocinesi, la facoltà di muovere gli oggetti e deformarli,
ossia di applicare una forza d’intento che agisce sulla gravità e sulla
coesione molecolare, un caso ancor più estremo è la capacità del pensiero di
influenzare i generatori di numeri casuali (Random Number Generator), ove ognuno dei termini della coppia
binaria 0 1 che in una serie si presenterebbero il 50% di volte, riportano
invece percentuali differenti in funzione dell’intenzione del soggetto pensante.
L’esistenza dell’anima è accertata, ad esempio, nella reincarnazione,
attraverso i casi di bambini che nei primi anni d’età ricordano la vita
precedente, mentre le ipnosi regressive si spingono indietro sino ai ricordi
fetali, prenatali.
Gli
esseri in vita raggiungono una propria consapevolezza, questa li accompagnerà
dopo il trapasso, ma a causa (per esempio) dell’attaccamento essi rimangono
vincolati alle cose terrene, ai propri cari, ai beni o a dei luoghi, questi
esseri disincarnati restano come anime nella dualità e danno prova di
intelligenza continuando ad avere contatto con i viventi. Così tra defunti e
umani si hanno contatti, apparizioni con o senza la presenza di un medium; si conoscono
anche casi di defunti che possiedono un vivente ossia occupano temporaneamente con
la loro anima il corpo di un vivente, tra i casi di possessione c’è quella
cosiddetta demoniaca, ossia l’anima che occupa il corpo è quella di un essere
malvagio, inferiore, sono i casi oggetto di esorcismi ma riscontrati e risolti anche
attraverso le ipnosi regressive.
Data
la visione cosmologica delle popolazioni terrestri che concordano
sull’esistenza di infiniti universi abitati (gli “infiniti mondi” di G. Bruno)
a questi va accordata la possibilità che siano abitati, bene le prove di vita
extraterrestre non mancano di certo, benché un tacito accordo planetario e
trasversale tenda da sempre a tacere la questione. Oltre agli innumerevoli avvistamenti,
persino collettivi, vi sono casi di incontri con umanoidi e persino rapimenti
di umani, esseri di tutte le fogge e dimensioni; d’altro canto gli indiani,
negli antichi testi parlano con naturalezza di 400.000 specie umanoidi presenti
solo nella Via Lattea, dei Deva e delle loro astronavi i Vimana.
Ad
ulteriore sostegno della fondatezza della natura spirituale preponderante della
realtà universale, ulteriori esempi dell’azione dello spirito sulla grossolana
materia sono le guarigioni. Spesso gli stessi medici curanti comprovano i casi diretti
o a distanza, ove lo spirito incarnato (lo sciamano, il santo, lo yogi)
miracolano in loro presenza o meno il malato, rigenerando ex nihilo integralmente
un tessuto diagnosticato come totalmente compromesso. Oltre a queste vi sono le
guarigioni procurate da esseri disincarnati, in questi casi il sofferente richiede
con esplicita preghiera l’intervento dell’anima compassionevole, oppure
quest’ultima agisce senza essere invocata, o ancora l’anima interviene in
soccorso ‘richiamata’ da un intermediario, il medium appunto.
Appartengono
a questa categoria quelle anime compassionevoli che manifestandosi nella
dualità guidano, confortano, miracolano gli individui e le cui apparizioni più
note in occidente sono universalmente interpretate come mariane, mentre per le
stesse in India si parla di avatar esseri esclusivamente spirituali che all’occorrenza
e temporaneamente assumono un corpo luminoso, ossia visibile. La cultura
cristiana popolare ha identificato come madonne gli esseri soprannaturali che
dispensano tutt’oggi comprovati miracoli in tutti i luoghi di culto mariano
alle persone meritevoli e pure di cuore.
Un
caso a parte sono le stigmate del Cristo che, sono sempre frutto dell’azione
dello spirito sulla materia/corpo, ma sono la conseguenza di un’azione
sinergica tra l’anima dello stigmatizzato e l’anima dell’essere incorporeo che lo
coadiuva, si fa notare che i segni sul corpo variano in funzione
dell’iconografia conosciuta dal ricevente (autosuggestione), mentre la
sofferenza appare (a mio parere) piuttosto una beffa in contrasto con la
promessa beatitudine.
Altri
fenomeni conosciuti e provati sono quelli della trasposizione suggestiva della
madre sul feto, il caso principe è quello dei nei, ma spesso i nascituri riportano
segni corporei ereditati dalle vite precedenti e trasmessi per mezzo del corpo
eterico ancorato all’anima.
Bene le prove dell’esistenza di un mondo spirituale ci sono tutte e pare
che possano bastare, prima però di tornare alla questione dell’origine della
razza umana e della vita, vi riporterò una mia considerazione a chiarimento
delle dinamiche miracolistiche. Prenderò a riferimento un esempio “estremo”,
quando uno spirito caritatevole, Madonna o Santo che sia, in un arco temporale mettiamo
di 24 ore, realizza il totale
risanamento, ricostruzione, di un tessuto del corpo che, ad una precedente
esame radiografico o tomografico risultava totalmente compromesso dalla più
perniciosa cancrena, lo spirito non sta utilizzando di certo le proprie
conoscenze mediche e tramite il pensiero gestendo passo per passo la
rigenerazione dei tessuti.
Quanta conoscenza necessiterebbe un’operazione
del genere: la complessità biochimica, le funzioni cellulari e istologiche, i
vasi sanguigni, le terminazioni nervose che fanno capo ad altre aree
dell’organismo, quanti specialisti occorrono solo per pensare i processi da
realizzare. Ma nel caso del miracolo la funzione dei luminari la svolge questa
conoscenza infinita che è stata già pensata, e in quanto pensiero/onda essa è
ovunque nell’infinito spazio eterico, e la realtà che da essa si genera a sua
volta la riflette all’infinito, le anime compassionevoli altro non fanno che
armonizzare i flussi eterici indirizzando la loro volontà verso uno scopo
specifico, la vibrazione/onda ricca di infinite informazioni conoscitive agirà
sulla materia. L’Infinita Intelligenza Cosmica (ciò che è chiamato anche Dio) è
ovunque. La creazione è quindi istantanea, si osservi il ragno che vomita e
ingoia il filo che si materializza7 all’istante, all’occorrenza:
Appena la sua volontà lo richiede esso appare alla sua coscienza, si crea. Quindi
è la coscienza che crea trasformando l’etere in vortici stabili (particelle
subatomiche) secondo le informazioni del pensiero/onda. Abbiamo così la
risposta all’altro quesito, chi ha pensato tutto questo, chi ha elaborato
questa conoscenza? Evidentemente un essere spirituale di somma intelligenza
dalla cui coscienza sono scaturiti gli altri esseri, spirituali poi incarnati.
Ancora la cosmologia indiana ci indica nei Deva, gli esseri di luce, le
coscienze creatrici.
Arriviamo dunque alle conclusioni di questo saggio, ovvero alla
spiegazione di come l’uomo si è fatto carne, il nostro autore accoglie e ci
indica la via del processo creativo descritto nelle cosmologie dei popoli. Il
desiderio di individualizzarsi, il
desiderio di assumere la posizione di fruitore indipendente da parte dello
spirito, comporta la sua separazione dall’Unità dello Spirito Universale, il Sé
cosciente supremo. Poiché non si può
assumere questo dominio nel regno della coscienza pura, si deve cercare di
assumerla in un altro dominio, quello delle energie materiali. Nel tempo l’originaria
condizione esclusivamente spirituale degrada verso forme sempre più grossolane,
fino a condensare matericamente nelle infinite e disparate forme viventi
dell’universo. Letteralmente l’inverso dell’elevazione spirituale, noi non ci siamo evoluti dalla materia,
piuttosto siamo scesi, ci siamo involuti dal livello della pura coscienza
individuale. A questo processo creativo va aggiunto quello che Darwin e
Wallace appurarono comunque sperimentalmente, ossia che gli esseri viventi posti
in determinate condizioni mutavano, adattandosi e differenziandosi fisicamente per
necessità, mettendo in rilievo una reale ed effettiva dinamica naturale e
universale, alimentata dalla spinta atta alla promozione della vita, la sopravvivenza.
A
queste due modalità creative va affiancata e non trascurata l’opera di
sperimentazione genetica sugli esseri viventi, umani e vegetali, descritta in
tutti i testi dell’antichità, ad esempio in quelli dei Sumeri, nella stessa
bibbia, oltre che nei Veda, a tal riguardo si è già accennato alle scoperte in
campo paleo genetico, che mostrano evidenze ormai non più trascurabili.
Chiuderei questo articolo con le parole dell’autore: se, seguendo la versione vedica, accettiamo che gli esseri umani, e le
altre entità viventi, sono discesi, attraverso un processo di involuzione, da
uno stato originale di pura coscienza, dove stavano in connessione col Sé
cosciente supremo, allora dovremmo diventare interessati a quella che può
essere chiamata ri-evoluzione, il processo per ritornare a quello stato
originale.
Moscatello Giuseppe
1. Cremo, Michael A./ Thompson,
Richard L., Archeologia proibita : storia segreta della razza umana, 2002 Roma.
2. P. Buffa, I geni manipolati di Adamo,
2015 Uno Editori.
3. Ne fa le spese l’incolpevole René
Descartes che mai aveva separato il mondo materiale da quello spirituale,
tant’è che scrive:” Con il termine Dio intendo una certa sostanza infinita,
indipendente, sommamente intelligente, sommamente potente, e dalla quale io
stesso, quanto tutto il resto che esiste – se dell’altro esiste – è stato
creato”, da: Meditazioni metafisiche, 2001 Milano.
4. Malgrado l’uso indistinto nel testo del
termine spirito, va posto un distinguo tra i termini anima e spirito: lo
spirito è una entità individuale porzione dello Spirito Universale (Suprema
Intelligenza Guida), l’Uno; l’anima è la condizione duale dello spirito, la
incontriamo sia incarnata che disincarnata. Cfr. M. Vannini, Storia della
Mistica Occidentale, 1999 Firenze.
5. A
riguardo della televisione, per gli esperimenti da lui condotti ma a pochi
noti, va citato di diritto il Dott. Prof. Giuseppe Calligaris (1876-1944) neuropatologo,
che ha speso l’intera esistenza per dimostrare il collegamento tra l’universo e
il corpo, producendo una letteratura sperimentale enorme, cfr.: Calligaris
Giuseppe, L'universo rappresentato sul corpo dell'uomo, 1937
Udine; oppure, La televisione degli astri: la luna, 1942 Brescia.
6. Ing. M. Todeschini (1899-1988) chiarisce
magistralmente come nel piano mediano del telencefalo avvenga l’interfaccia tra
le correnti eteriche scaturenti dalle terminazioni nervose, provenienti dai
cinque sensi, e la psiche (anima). Ing. M. Todeschini, Teoria delle Apparenze,
1949 Bergamo.
7. Il concetto di materializzazione (ex
nihilo) ossia l’etere che risuonando alle vibrazioni che giungono dai più
remoti angoli dell’universo genera la materia sub atomica è una teoria proposta
anche da Georges Lakhovsky (1869-1942) cfr. La nature e le sue meraviglie, 1938
Milano.
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